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FORUM: chiacchiere
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Marche
     
Autore Messaggio opzioni
ENRICO51





postato il:
16.09.2022, alle ore 18:50
Marche 

Poche parole per esprimere il mio cordoglio alla gente colpita dal nubifragio. Coraggio!


L'uomo ha diviso l'atomo ma non sa dividere il pane
Anche il chiodo ha la testa però non ci ragiona, la stessa cosa capita a più di una persona.(Gianni Rodari)
diegobincoletto




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postato il:
16.09.2022, alle ore 23:24
Che succederà ancora, nonostante il tuo nobile intento.

Non ci saranno investimenti per migliorare la fragilità geologica di molte parti d'Italia.

I soldi servono a portare voti ai partiti, vedi i 5 fuori di testa che con Conte stanno cercando di 'comprarsi' il Sud anche questa volta, promettendo una valanga di nuovi bonus.



Scusate, passavo di qua\'...
L'unica rivoluzione possibile
è quella di migliorare se stessi.
double_wrap




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postato il:
17.09.2022, alle ore 13:09
Non e' questione di investimenti non fatti o di ruberie, ma solo di clima neo monsonico.

A parte il Po, Adige, Arno e Tevere, tutti gli altri corsi d'acqua sono a carattere torrentizio: e' normale che il livello dell'acqua possa salire di qualche metro e allagare tutto. Non e' possibile costruire argini alti 6 metri su ogni torrente italiano, la recente piena del Misa e' stata alta 5 metri. Anche i ponti sui torrenti dovrebbero essere alti 6 metri per passare sopra gli argini, altrimenti l'acqua esce al primo ponte.

Anche sui 4 fiumi l'aqua sale di svariati metri, quando do il po ando' in piena grande si e' dovuto sollevare il ponte ferroviario di un paio di metri (i ponti ferroviari furono costruiti nel dopoguerra apposta per essere sollevati coi martinetti). L'area di potenziale inondazione del po e' tutta la val padana, idem per le valli dell'arno e del tevere (l'adige viene dirottato nel garda con una galleria). E' gia' successo in passato e succedera' di nuovo.

Le alluvioni distruttive una volta avvennivano ogni 10-20 anni, adesso ci saranno ogni 2-3 anni e forse anche tutti gli anni. Serve adattarsi al nuovo clima monsonico se si vuole abitare piu' vicino di di 2-300 metri da ogni corso d'acqua, piccolo o grande che sia. Se si è fortunati si puo' salvare la pelle ma non la casa.

ps. alle piene catastrofiche non interessa che sia stata rilasciata una regolare concessione edilizia, l'acqua e' al di sopra della legge civile.



"se peso cado, ma se cado non peso"
adamatj.altervista.org
rcc.roberto



[pagine pubblicate]

postato il:
17.09.2022, alle ore 17:00
Tutto giusto quello che dici.

Però, probabilmente, se si facesse un po' di manutenzione e di pulizia un pochetto si diminuirebbero i disastri.... non credi?
schottky





postato il:
17.09.2022, alle ore 18:12
E anche se si fosse costruito tenendo conto di queste informazioni che comunque si avevano, vero che le alluvioni avvenivano come dice @double_wrap ogni 10 anni, ma comunque non erano piacevoli nenche allora.


Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
double_wrap




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postato il:
17.09.2022, alle ore 19:29
rcc.roberto:
Tutto giusto quello che dici.
Però, probabilmente, se si facesse un po' di manutenzione e di pulizia un pochetto si diminuirebbero i disastri.... non credi?


Sono compeltamente d'accordo per il controllo e la manutenzione degli argini che ormai viene fatta solo <dopo> la rottura.
Buona parte delle alluvioni <piccole> sono dovute a rotture degli argini e conseguenti allagamenti. Una volta i contadini facevano le <ronde> a turno per controllare gli argini.

Purtroppo le piene <grosse> scavallano gli argini anche di un paio di metri.

Non c'e' speranza: il clima e' davvero cambiato e questo sono le conseguenze.






"se peso cado, ma se cado non peso"
adamatj.altervista.org
MB54




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postato il:
18.09.2022, alle ore 10:28
Secondo il Corriere della Sera.
'È in particolare dal 1986, quando sono stati stanziati miliardi per la messa in sicurezza degli argini del Misa con i Fondi per gli investimenti e l’occupazione (Fio), che si comincia a parlare di cantieri da aprire a Senigallia per evitare le alluvioni che si sono susseguite numerose fin dal 1765: solo dal Novecento sono già state 13, le ultime tre in soli 16 anni'

Articolo sotto paywall, leggibile in :
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/cronaca-tragedi…

bergio70



[pagine pubblicate]

postato il:
19.09.2022, alle ore 09:01
rcc.roberto:
Tutto giusto quello che dici.

Però, probabilmente, se si facesse un po' di manutenzione e di pulizia un pochetto si diminuirebbero i disastri.... non credi?


già....

Il greto dei torrenti, come l'alveo dei fiumi è demaniale, ovvero appartiere allo stato.
... Chi ha del terreno adiacente al corso d'acqua ha, fino a pochi anni fa, tagliato gli alberi, e comunque pulito il luogo.
Fino a che... a qualche genio non è venuto in mente di multare chi si appropriava degli alberi dello stato...
Come conseguenza tutti si sono ben guardati dal effettuare tagli, o pulizie, vicino al fiume/torrente.

Il risultato ora lo si vede.

Non è che il contadino pulisca tutto, ma comunque una mano, agratis, la dava... Pur sottraendo qualche albero allo stato.
Ora il medesimo albero portato via dalla piena va a fermarsi dove gli riesce meglio, contro un bel ponte. Uno solo farà poco danno, ma unito a ad alcuni suoi simili ha buone probabilità di portar via il ponte, che a questo punto lo stato deve ricostruire.

Un bella legge che autorizza il taglio nei paraggi dei corsi d'acqua risolverebbe, sempre agratis, il problema. Oggi poi che le risorse energetiche sono sempre più care dare una mano a chi ancora utilizza legna per riscaldarsi non sembra neppure una cattiva idea.

Poi... cosa ne discutiamo a fare? Una cosa del genere non porterebbe nulla in tasca a chi conta, dunque abbiamo l'assoluta certezza che non verrà mai in mente a nessuno.

Ci terremo le alluvioni con tutto quel che ne consegue.



La risposta dipende solamente dalla domanda.
Rispondo nello stesso luogo e nei termini che ritengo più opportuni.
Se la cosa non piace a qualcuno... non so che farci.


http://iw1au.altervista.org/au_AXR.html

Molti altri non mi sopportano, e la cosa è reciproca.

http://www.iw1axr.eu

Daniele
rbacchi




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postato il:
19.09.2022, alle ore 13:59
Lo stesso problema citato da Bergio, lo si ha con i chiavicotti delle strade, intasati dalle foglie in questi mesi di siccità. Teoricamente se ci mettessi mano saresti in torto, oltre che sobbarcarti la responsabilità se ci fossero delle conseguenze. Quindi....?


Se lo puoi fare fallo e non t'arrabbiare,
se non lo puoi fare, pazienza e non t'arrabbiare
diegobincoletto




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postato il:
19.09.2022, alle ore 17:26
La natura ha sempre il sopravvento, ò NATURALE che sia così.

Quello che noi possiamo fare è adattarci ad essa con i mezzi che abbiamo.
I romani e poi la Serenissima, per quanto mi riguarda, avevano sviluppato strategie efficaci contro questi eventi naturali, quado la tecnologia era basata sul lavoro manuale.

Ora abbiamo macchinari e tecnologia di previsione degli eventi molto più sofisticati, ma come sempre conta come si usano i mezzi disponibili.

Ai tempi della Repubblica di Venezia, il Magistrato delle Acque era uno degli organi più importanti e ben gestiti del loro governo, i risultati sono stati eccezionali.
Ora lo stesso organismo, ancora esistente, è sostanzialmente una lobby polistica speculativa atta a fare gli interessi di pochi (come la gran parte della gestione pubblica in Italia).

Infine, come già detto, manca il buonsenso dei nostri avi che cercavano di non sfidare la natura.

Una nota, è risaputo da tempo che più del 50% del territorio italiano è a rischio di calamitò naturali e pertanto non dovrebbero esserci insediamenti significativi in quei posti.
Questo porta alla conclusione che l'Italia è sovrappopolata almeno del 50%, e pertanto una riduzione significativa della popolazione è auspicabile in futuro, per una maggiore sostenibilità.



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