FORUM: Musica ed elettronica
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amplificatori Vintage
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Patri
postato il: 27.11.2018, alle ore 14:05
amplificatori Vintage
Salve a tutti, ho scoperto poco tempo fa che esiste un mercato di amplificatori vintage...si dice che il suono sia più caldo e avvolgente rispetto a quelli di nuova generazione e, a paritàdi caratteristiche, i nuovi costano almeno 10 volte tanto (dai 3.000 in su). E\' davvero così? Ho adocchiato uno Yamaha ax-V401 a prezzo simbolico, avrebbe senso secondo voi?
Chiedo scusa se la domanda è banale o ingenua ma non saprei davvero come muovermi in questo complicato mondo. Grazie in anticipo.
pippodue
postato il: 27.11.2018, alle ore 15:07
Quello che ti so dire è che gli amplificatori non durano in eterno, specialmente i commutatori ed i potenziometri cominciano ad andare male, ma finchè tutto funziona anche un amplificatore vintage va benissimo.
anche i grandi uomini, come gli uomini comuni, possono talvolta cadere in errore (Voltaire)
schottky
postato il: 28.11.2018, alle ore 06:04
A parte le ragioni giustissime, di pippodue, quello che hai adocchiato è un ampli audio video degli anni '90. Nulla a che fare con quello che viene considerato "vintage'. Anzi fa parte di apparecchi che hanno provocato negli audiofili il tipo di atteggiamento di cui in scrivevi
Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
double_wrap
postato il: 28.11.2018, alle ore 16:33
patri: [CUT]si dice che il suono sia piu' caldo e avvolgente rispetto a quelli di nuova generazione [CUT]
In una catena audio il ricevitore finale e' la corteccia cerebrale uditiva. Sembra che il cervello preferisca suoni con un ricco corredo di armoniche PARI (una, due, tre, ecc, ottave sopra la frequenza base) che quindi mantengono i rapporti armonici della scala musicale di passo radice_dodicesima_due.
Un amplificatore perfettamente lineare NON aggiunge nulla di suo e al nostro cervello il suono prodotto sembra <freddo e distaccato>, ma se c'e' anche pochissima distorsione che aggiunga armoniche pari, il cervello e' letteralmente gratificato ed il suono viene subito percepito <caldo ed avvolgente>. Gli organi Hammond avevano una drawbar marrone che aggiungeva la prima subarmonica (una ottava sotto) proprio per dare <ampiezza> al suono senza modificarne i rapporti interni.
Occorre quindi scegliere fra un suono <gratificante> o un suono <assolutamente identico alla sorgente> magari equalizzando l'ambiente se non si e' in camera anecoica. Gli hifi-guru non saranno assolutamente d'accordo, ma la corteccia uditiva primaria e' una strana bestia da soddisfare.
Per inciso le armoniche dispari non rispettano l'andamento della scala musicale: la 3 e 5 armonica sono 19 e 28 semitoni sopra la fondamentale e introducono dissonanze che il cervello percepisce subito anche se di bassissima entita' e che non apprezza per niente. Magari si ricorda ancora lo stridio di allarme delle scimmie di 3-4 milioni di anni fa....
"se peso cado, ma se cado non peso"
adamatj.altervista.org
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