marsram: In ogni caso devi aggiungere elettronica e micro. Tutti i multimetri attuali , compresi quelli analogici/digitali, sono gestiti da microcontroller
Si, vero. Da solo non ho le competenze per farne uno fatto bene. Con l'elettronica me la cavicchio benino, un pochino pure coi micro.
Potrei cominciare col solito display hitachi compatibile per la parte digitale (forse consuma troppo per un portatile) accoppiato ad un micro con ingressi analogici, il software in mikrobasic riesco a farlo. Con un commutatore fare la parte che collega i vari partitori e resistenze per leggere le correnti. Per fare lo schema potrei modificare qualcosa trovato in rete. Certo da solo mi vorrebbero mesi di lavoro ed esperimenti... Vedo che in rete voglia di lavorare ce n'è poca, io oggi sono riuscito a stare al pc tanto tempo, la prossima settimana magari non ho tempo neppure per aprire internet sob. Quindi se lo si fa in tanti io ci metto il mio tempo, altrimenti non ce la faccio da solo.
Prova a misurare le inversioni di una torretta cambia utensile comandata a 110ac, se il teleruttore perde una fase per un'istante con l'analogico lo vedi col multimetro no, e questa è esperienza fatta sul campo. Un bravo tecnico ha sempre entrambi gli strumenti, non so se posso ritenermi un bravo tecnico ma io senza mi sento nudo. Poi puoi usare oscilloscopio con memoria ecc ecc. >Si ma a tue spese perchè certi strumenti costosi nessuno te li passa.
Quindi tu (speri) di riparare macchine utensili, aggredendolo con un tester.
caccamo ti ha dato un buon consiglio, sfoglia un catalogo Fluke e trova lo strumento che più si avvicina alle tue esigenze, considera che mediamente le supera abbondantemente.
Io, come tanti sanno in questo forum ne ho più di uno, ognuno di essi ha anche la sua brava scala analogica in basso, abbastanza veloce, di sicuro più di un qualsiasi analogico, è uno strumento da LAVORO, robusto e affidabile, ci metti i puntali nella 230 mentre lo tieni in ohm e lui al massimo si lamenta col cicalino, ti accorgi di quanto sei (sono) cogl.... sposti il selettore al posto giusto e prosegui.
Devi uscire la pecunia se vuoi lavorare tranquillo, io non mi fiderei di una misura fatta da un accrocco homemade.
Se poi le mie riparazioni devono finire in mano a terzi, i quali ci lavorano ritenendo che la macchina sia 'affidabile'.
Accatta accatta....
Anche il viaggio più lungo inizia con un piccolo passo.
Si vis pacem, para bellum!!!
Mark Zuckerberg ha reso suoi schiavi milioni di persone senza che se ne rendessero conto. F.G.
<Avete vinto voi,ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice> Da Mediterraneo.
Inferno,Canto III,verso 51 Virgilio dice.........
Non è obbligatorio usare il paracadute, ma ricorda, lo puoi fare una volta sola.
double_wrap
postato il: 12.01.2020, alle ore 18:38
cegweb: Ho già trovato un tester analogico digitale in vendita ad un prezzo neanche tanto alto, tra i 30/50 euro. Il problema è che se sbagli polarità o valore di tensione lo cacci via. [CUT]
L'unico modo di cioccare un tester digitale di fascia bassa (o analogico di fascia media) e' quello di applicare una tensione quando e' impostato da amperometro o ohmetro, capita.
Per contro praticamente tutti hanno il controllo del sovraccarico in modalita' voltmetro, anche il mio vecchio ice680G ha due diodi al germanio in antiparallelo sullo strumento da 40 uA. Al massimo ci vanno 190 uA (300 mV / 1600 ohm di resistenza interna). Con un sovraccarico ridotto a solo 5 volte una inversione di tensione sposta poco l'ago, mentre un fondo scala sbagliato non lo muove abbastanza in fretta da piegarlo a fondo scala (la coppia antagonista ne rallenta la velocità ). Sei sicuro che il vecchio Chinaglia non avesse i diodi di protezione aperti?
Ad ogni modo uno strumento universale ed economico non esiste (men che meno per manuenzioni su macchine utensili trifase). Concordo col suggerimento di MB54 per il tester da battaglia a barra di led.
Hai già costruito il classico visualizzatore di tensioni concatenate con memorizzazione dei cali/buchi sulla singola fase? Dovrebbero bastare tre lampadine, tre relè veloci e l'occhio clinico!
"se peso cado, ma se cado non peso"
adamatj.altervista.org
gironico
postato il: 12.01.2020, alle ore 18:51
di uno strumento di misura ci si deve fidare, costruirlo per divertimento ha un senso, uno si fà un'esperienza e impara qualcosa....
Per tutto il resto, non ha senso, anche in termini economici. Qui trovi la scarpa giusta adatta al tuo piede:
La buona anima del mio papo soleva dire:
'Se ti devi fare uccidere, scegli un macellaio bravo!'
Comprare un Fluke da RS significa pagarlo a prezzo di listino, meglio sfogliare un VERO catalogo, https://dam-assets.fluke.com/s3fs-public/6012512a-it-2020-TT… Poi una volta trovato il modello giusto cerchi il prezzo migliore, esistono gli sconti.
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non solo, vorrebbe pure essere aiutato perche lui non e' capace.
quindi noi dovremmo aiutare quest'impresa, che sia sua o di altri, a titolo gratuito.
poi si lamenta che in rete c'e' poca voglia di lavorare.
...
nautiluso
postato il: 12.01.2020, alle ore 22:19
Molti anni fa avevo costruito un provacoppie per battere i cavi sul lavoro, rispetto a quelli in dotazione aveva un super audio.. Nulla di che..ricordo il cazzatione del mio capoccia..a lui non importava il che e il come, ma solo che semi facevo male..chissà come..erano cazz...Un altro aneddoto..in ufficio un collega lamenta una presunta allergia a detersivo lavapavimenti di odore inconsueto e molto intenso...visto che è un rompic..apo..chiama la ditta ed esce fuori che laddetta dell impresa ha usato un prodotto comprato da lei al posto di quello fornito..ora io sono certo della buonafede della addetta, avrà pensato quello che mi danno non funge, ne compro uno io..grave errore, credo l'abbiano sospesa o giù di lì.. ti direi in questi casi vai coni piedi di piombo
non solo, vorrebbe pure essere aiutato perche lui non e' capace.
quindi noi dovremmo aiutare quest'impresa, che sia sua o di altri, a titolo gratuito.
poi si lamenta che in rete c'e' poca voglia di lavorare.
Non proprio, chiede di essere aiutato e fin qui ok, a realizzare qualcosa che deve usare per riparare qualcosa che a loro volta vanno in mano a terzi.
E quando riparo in prima persona mi assicuro che non siano possibilità anche minime di danni. Figuriamoci.
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