FORUM: chiacchiere
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I danni economici sono causati dalle conseguenze del distanziamento non dal lockdown, che di per se e' durato pochissimo e attuato solo parzialmente.
Come ho gia' ribadito piu' volte, un lockdown serio e di poco piu' lungo avrebbe consentito adesso di avere ZERO contagi, fine del distanziamento e una ripresa economica e sociale immediata, vedi cina.
Se adesso commercianti e albergatori sono in crisi lo devono agli industriali che hanno deciso per la via della convivenza col virus, spostando la maggior parte delle perdite dalle multinazionali alle PMI e al turismo.
Chissa' perche' quelli che sono disposti ad accettare un rischio sulla salute della comunita' non sono disposti ad accettare il rischio d'impresa, come sempre, profitti privati, perdite pubbliche.
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schottky
postato il: 11.08.2020, alle ore 07:30
pippodue: Devo dirla proprio tutta? Io sarei per l'accettazione di un rischio moderato. E guarda che sono over 70. Naturalmente posso sbagliare. Ma intanto quà e là si muore lo stesso, e non ci trovo molta correlazione coi lockdown.
Ho capito come la pensi: accettando un rischio maggiore ci saremmo trovati con una popolazione più "leggera" e la crisi sarebbe stata minore?
Magari come hanno tentato di fare il Lombardia con la gestione delle RAS nel tentativo di ridurre tutta questa popolazione improduttiva?
Guardarci intorno però è utile, guardiamo in USA dove hanno accettato il rischio, si muore in modo "uguale"?
Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
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pippodue:
