FORUM: chiacchiere
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bergio70: Guardando il Po prima che entri in Torino è molto più robusto rispetto a questo inverno.
Dunque non è tanto la siccità , ma il prelievo che si effettua.
Poi... siamo sicuri che quel filmatino si riferisca al Po della settimana scorsa???
Abbiamo un vincitore per la categoria negazionisti.
affatto.
ultimamente sei passato su un ponte sul Po, prima di Torino??
... immaginavo.
sei passato e basta o hai misurato la portata con uno scandaglio e velocimetro?
...immaginavo
Perche' e' cosi' che si fanno le misure, non basta buttare un occhio mentre passi, il letto del fiume cambia in larghezza e profondita', molte acque passano anche sotto il letto, non e' che se sei passato su un ponte hai in mano qualche argomento per discutere.
questi sono gli argomenti che puoi usare, eccoti le portate del Po a Torino
come vedi le quote sono dimezzate
queste invece le registrazioni delle precipitazioni
poi, io sono il primo a dire che bisogna limitare il prelievo ma tu stai affermando che il prelievo sia aumentato, il che non e' neanche verosimile, le abitudini delle persone non e' che siano cambiate cosi' in pochi anni cosi' come l'industria.
...
double_wrap
postato il: 28.06.2022, alle ore 19:25
Serve tener separati i conti per l'uso potabile da quelli per uso agricolo ed industriale
le perdite negli acquedotti (che sono mediamente del 32%) non influiscono sulla siccita' agricola perche' l'acqua da bere e' quasi sempre prelevata alle sorgenti (se ci sono) o dalle falde sotterraneee a 100-200 metri sottoterra.
L'annunciato razionamento dell'acqua potabile (come quello dei parrucchieri) serve solo e giustamente per creare consapevolezza al nord dove è sempre nevicato d'inverno, a nord ci sono le alpi. L'ultima siccita' risale a 70 anni fa, chi l'aha vissuta oggi ha 80 anni e magari non se la ricorda nemmeno.
Il problema della siccita' riguarda solo i fiumi perche' in inverno non e' nevicato ed a primavera non e' piovuto. Gli invasi (laghi e dighe) non hanno ancora problemi, ad esempio in romagna tutto va benissimo per l'agricoltura perche' la diga di Ridracoli e' parecchio piena. Quasi tutti i laghi soni pieni e nessuno ne vuole parlare, ai turisti non piacciono i laghi vuoti, sono brutti da vedere.
Infatti il vero enorme problema e' la regionalizzazione e comunalizzazione di fiumi e laghi. Dopo la dissennata riforma costituzionale dell'art quinto ogni regione e sindaco si fa gli affari propri e si tiene la propria acqua per i prori campi. C'è voluto un decreto governativo con minaccia penale per far defluire l'acqua dal lago di Idro in provincia di Brescia perche' i sindaci locali si erano opposti. Anche le provincie autonome di trento e bolzano sono state costrette a rilasciare acqua nell'adige per servire il veneto.
Per contro al sud italia non ci sono pwer ora problemi per i campi (in sicilia ci sono decine di laghi artificiali PRIVATI pieni) ma continuano ad esserci problemi con l'acqua da bere (la perdita e' piu' del 50%). Costruire acquedotti disturba troppi interessi e non porta voti.
"se peso cado, ma se cado non peso"
adamatj.altervista.org
caccamo2
postato il: 28.06.2022, alle ore 19:59
double_wrap: le perdite negli acquedotti (che sono mediamente del 32%)
Continuate tutti a dire sta cosa ma...la fonte? Possibilmente una dichiarazione ufficiale non la fake news su repubblica ne il report di legambiente et simili. A me sembra tanto uno di quei luoghi comuni popolari anti statali, ripetuto allo sfinimento per favorire le privatizzazioni.
double_wrap: L'annunciato razionamento dell'acqua potabile (come quello dei parrucchieri) serve solo e giustamente per creare consapevolezza al nord
Giustamente?! Ma stiamo scherzando?
Ma tu dimmi se mi tocca difendere i piccoli imprenditori, hai idea della quantità di acqua che usa l'industria?
Possibile che a rimetterci debba essere sempre la gente comune?
double_wrap: Il problema della siccita' riguarda solo i fiumi perche' in inverno non e' nevicato ed a primavera non e' piovuto. Gli invasi (laghi e dighe) non hanno ancora problemi
Scusa e i laghi chi li riempie? Se hai problemi nei fiumi li hai anche nei laghi...anche se te ne accorgi meno facilmente per ragioni di geometria elementare. Cioè io boh
Delle faide tra regioni onestamente non credo freghi nulla a nessuno, il punto è che siamo a questo livello a causa delle politiche di crescita infinita dell'industria, e ora che i danni si palesano in ogni loro forma, invece di rivedere i modelli di sviluppo rallentando la crescita, si cominciano a togliere diritti di base pur di conservare le risorse per i profitti.
Questo, è il punto, tutte queste manovrine servono non a creare consapevolezza ma ad abituarci a tirare la cinghia nel nome di un sistema fallito che sta collassando su se stesso.
Delle faide tra regioni onestamente non credo freghi nulla a nessuno, il punto è che siamo a questo livello a causa delle politiche di crescita infinita dell'industria, e ora che i danni si palesano in ogni loro forma, invece di rivedere i modelli di sviluppo rallentando la crescita, si cominciano a togliere diritti di base pur di conservare le risorse per i profitti.
Questo, è il punto, tutte queste manovrine servono non a creare consapevolezza ma ad abituarci a tirare la cinghia nel nome di un sistema fallito che sta collassando su se stesso.
Poi diranno che le dighe sbarrano il percorso dei pesci
double_wrap
postato il: 29.06.2022, alle ore 00:07
caccamo2: Continuate tutti a dire sta cosa ma...la fonte? Possibilmente una dichiarazione ufficiale
E questo e' giusto, domani mi metto a cercare negli archivi dei vari ministeri
Scusa e i laghi chi li riempie? Se hai problemi nei fiumi li hai anche nei laghi...anche se te ne accorgi meno facilmente per ragioni di geometria elementare.
La differenza sta nel fatto che i laghi e gli invasi delle dighe hanno molta piu' capacita' di accumulo pluriennale di un fiume che e' solo giornaliero o della neve che e' annuale. Ripeto che la diga di Ridracoli in Romagna NON ha problemi e sta irrigando tutta la Romagna, analogamente fanno le dighe di Bilancino e Montedoglio e Toscana. Che ci sia allarme e' vero ma non sono a secco come al nord.
il punto è che siamo a questo livello a causa delle politiche di crescita infinita dell'industria,
io non hai difeso l'industria che ha troppo spesso inquinato mezza italia. L'industria USA l'acqua (e le cartiere e le concerie usano tantissima acqua) ma NON LA CONSUMA visto che dopo averla adeguatamente depurata (si spera) la si reimmette nei fiumi, non la versano mica nei terreni (sempre si spera). Idem per le centrali idroelettriche ed anche termiche che USANO l'acqua senza consumarla. Ci fan girare le turbine idrauliche e la vaporizzano per le turbine termiche ma poi la condensano nelle torri di raffreddamento. Mettiamo in conto un 10% di perdita giusto per sicurezza. Se sbaglio correggetemi, magari sbaglio davvero, l'eta' avanza ed i ricordi di scuola sbiadiscono!
Ribadisco che la vera emergenza e' nell'irrigazione dei campi della pianura padana, per le altre regioni non si sono sentite molte lamentele sui media, c'e' allarme ma non si parla di raccolti perduti (es mais e riso).
E ribadisco anche i sindaci NON vogliono usare l'acqua dei loro laghi turistici (Garda, Como, Maggiore, Iseo,ecc) come anche Enel ed altri privati NON vogliono far usare l'acqua delle loro dighe alpine, al massimo hanno concesso di abbassare il livello di un metro, una miseria.
Pero', come e' giusto che sia, ognuno ha la propria visione che e' diversa in base al mestiere che si fa, se agricoltore o cittadino. L'italia e' la risaia ed il frutteto d'europa, oltre a produrre il 13% del grano duro mondiale (quello con cui si fa la pasta). Per alcuni non e' importate, per altri si.
(fonte ISMEA https://www.ismeamercati.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.ph…)
"se peso cado, ma se cado non peso"
adamatj.altervista.org
ma...
la tua fonte quale è??
tu non sei neppure passato sopra a un ponte.
parli perchè lo puoi fare.
Non ho detto che non sia vero, ho solo espresso un parere dettato da quel che si vede, nulla di più.
E' evidente a tutti che rispondere quando sei nei paraggi è solo fonte di rogne.
Aspetteremo tutti seduti su quel ponte.
La risposta dipende solamente dalla domanda.
Rispondo nello stesso luogo e nei termini che ritengo più opportuni.
Se la cosa non piace a qualcuno... non so che farci.
http://iw1au.altervista.org/au_AXR.html
Molti altri non mi sopportano, e la cosa è reciproca.
http://www.iw1axr.eu
Daniele
caccamo2
postato il: 29.06.2022, alle ore 08:13
bergio70: ma...
la tua fonte quale è??
Se provi a guardare le immagini che ho postato, noterai che provengono dall'Arpa.
Non esiste ente più autorevole.
bergio70: tu non sei neppure passato sopra a un ponte.
parli perchè lo puoi fare.
Po e ticino, TUTTI i giorni.
...
caccamo2
postato il: 29.06.2022, alle ore 08:34
double_wrap: Ripeto che la diga di Ridracoli in Romagna NON ha problemi e sta irrigando tutta la Romagna, analogamente fanno le dighe di Bilancino e Montedoglio e Toscana. Che ci sia allarme e' vero ma non sono a secco come al nord.
Scusa Double ma continuo a non vedere il senso in questa cosa.
Al nord siamo pieni di laghi e dighe, in più i ghiacciai, molta più riserva che in romagna e del resto d'Italia per cui non mi pare possibile che il livello di allarme possa essere superiore al nord rispetto al resto d'italia.
double_wrap: L'industria USA l'acqua (e le cartiere e le concerie usano tantissima acqua) ma NON LA CONSUMA visto che dopo averla adeguatamente depurata (si spera) la si reimmette nei fiumi, non la versano mica nei terreni (sempre si spera).
Se la prendi dall'acquedotto e la metti nel fiume la stai consumando, stai dicendo che il problema è la potabile no? Non puoi mica berla l'acqua di fiume, non puoi mica bere l'acqua che esce da una cartiera.
Ad ogni modo in europa la sola industria chimica e di raffinazione del petrolio consuma l'11% dell'acqua dolce, sparisce, puff, non c'è più.
https://cordis.europa.eu/article/id/151163-cutting-water-use…
double_wrap: Ribadisco che la vera emergenza e' nell'irrigazione dei campi della pianura padana, per le altre regioni non si sono sentite molte lamentele sui media, c'e' allarme ma non si parla di raccolti perduti (es mais e riso).
double_wrap: E ribadisco anche i sindaci NON vogliono usare l'acqua dei loro laghi turistici (Garda, Como, Maggiore, Iseo,ecc) come anche Enel ed altri privati NON vogliono far usare l'acqua delle loro dighe alpine, al massimo hanno concesso di abbassare il livello di un metro, una miseria.
Guarda che i sindaci non hanno alcun controllo non è che possono chiudere i laghi a loro piacimento.
Idem per le dighe, se il governo dice di aprire loro devono farlo, gli impianti potranno essere anche privati ma l'acqua è pubblica.
...
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postato il: 29.06.2022, alle ore 13:04
I circuiti dell'acqua potabile, dell'acqua agricola e dell'acqua industriale sono separati, almeno per quanto e' possibile farlo. In italia altre l'85% per cento delle acque potabili sono di origine sotterranea (sorgenti e pozzi)
https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=itali…
Un caso particolare è per il delta del po (ferrara e rovigo) che prendono l'acqua dal po per depurarla e metterala in acquedotto. Gli ultimo 30 Km stanno tornando salmastra ed i depuratori non funzionano a dovere. Ci sono grossi problemi per l'acqua potabile
PeL'industria USA l'acqua non potabile e ne CONSUMA circa un 10%
- Le cartiere di Fabriano prendono l'acqua dal fiume e non dall'acquedotto. E ne restituiscono il 95% dopo averla depurata e raffreddata
https://fabriano.com/sostenibilita/
- Anche le concerie restituiscono il 90% delle acque prelevate da fiumi o attinte da pozzi (faglia superficiale). Nel caso dei pozzi non sono in concorrenza con il prelievo delle acque per uso potabile che devono essere attinte dalle falde profonde a 150-200 metri (piu' sopra sono inquinate da fertilizzanti e pesticidi)
https://www.pi.camcom.it/documenti/REPORT%20La%20con… Fra l'altro stanno sperimentando l'uso di acque domestiche reflue previa depurazione iniziale e finale
- Come hai detto anche tu, l'industria petrolifera consuma l'11% dell'acqua che usa, quindi siamo nel 10% che avevo già indicato io
- le piscine sono un caso a parte perche' l'acqua deve essere potabile, va presa dall'acquedotto
Per quanto riguarda i parrucchieri bolognesi, come espressamente detto dai due sindaci interessati, la decisione e' stata presa solo per sensibilizzare i <cittadini> ai problemi dei <contadini>. C'e' anche un forte intento di creare un movimento di contrasto/opposizione collettivo alle direttive europee che vogliono privatizzare la gestione dell'acqua
Fra stato, regioni e comuni non e' ancora ben chiaro chi sia il proprietario (che e' diverso cda chi ne ha il diritto d'uso) delle acque dei fiumi, dei laghi e <delle dighe>. Ad esempio dal 2006 in sardegna l'acqua e' diventata regionale. Se vale anche per le altre regioni allora di chi e' l'acqua del lago di garda con tre regioni? E chi ha il diritto di prelievo per mandarla nei campi?
https://www.lanuovasardegna.it/regione/2018/03/21/news/l-ene…
C'è voluto un decreto ministeriale per far uscire l'acqua dal lago di Idro a brescia e dalle dighe alpine di Enel ed Edison, quindi pare proprio che l'acqua ritorni <pubblica> (nel senso di decisione di come usarla) solo dopo aver decretato lo stato di emergenza e dopo un decreto con la ceralacca. Ci sono le concessioni di 20-30-50 anni e la concessione e' un diritto di uso e possesso che e' difficile revocare o sospendere.
Oggi mi guardo i notiziari rai, sky e mediaset e mi scrivo le localita' che evidenziano allarme sia per l'acqua potabile che per l'agricoltura. Di solito chi non si lamenta sta bene. Ad oggi non ho sentito allarmi per cartiere e concerie (tranne che per il gas), pero' hanno chiuso alcune centrali elettriche.
ps. sto ancora cercando le perdite degli acquedotti nei siti governativi, sembra quasi un segreto di stato!
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adamatj.altervista.org
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