La somma di sinusoidi non è una sinusoide, quindi non si può dire che le irregolarità che vedi con audacity siano dovute a errori di campionamento.
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Il principio di funzionamento è controllato da un microprocessore... mi fido di più quando il principio di funzionamento è controllato da chi ha progettato l'apparecchio!
Renzo91
postato il: 18.12.2014, alle ore 12:48
Ok, mi sembra chiaro, ma...
Daniels118:
La somma di sinusoidi non è una sinusoide, quindi non si può dire che le irregolarità che vedi con audacity siano dovute a errori di campionamento.
Non ho detto questo, ma che comunque si ottiene una funzione trigonometrica (probabilmente si esprime solo in seno e coseno), concordi?
Le irregolarità che vedo, sono proprio punti angolosi, a volte tipo dente di sega, mi riesce difficile da pensare che un segnale audio sia realmente così.
Inoltre, son d'accordo che il termine sinusoidale non è appropriato generalmente per qualunque suono di uno strumento, essendo che questo varia generalmente in frequenza e timbro nel tempo, però non saprei come dimostrare la possibilità o meno che una composizione di suoni dia luogo in ogni caso a una funzione trigonometrica più o meno complessa, oppure definita differentemente periodo per periodo di una certa frequenza fondamentale.
Quindi quella di sopra è solo una mia ipotesi intuitiva...
Semplice ed elegante, come sempre la soluzione è sotto gli occhi di chi sa vederla.
schottky
postato il: 18.12.2014, alle ore 13:59
Renzo91: Grazie a tutti per gli interventi, ho visto che l'argomento viene affrontato in corsi come "teoria dei segnali" o "informatica musicale", ho provato a contattare un professore per avere almeno delle dritte su un buon materiale di studio.
Se avete consigli su libri, son tutto orecchi, grazie!
Sicuramente più il primo che il secondo, meglio prima le basi e poi le "applicazioni creative"
Renzo91:
Schottky:
parli di segnale "sufficientemente lungo", non si può creare un algoritmo complesso che ovvia a tale problema considerando un solo "periodo" del segnale, o meglio periodo per periodo??
E poi, parli di singola nota, però non capisco perchè sia così necessario, prendi un piano e fai un accordo, la funzione che lega il suono risultante alle singole note esiste sempre, è unica e biiettiva, quindi secondo me in questo caso c'è soluzione. Sbaglio?
Penso, in ogni caso, che prima di discutere dell'argomento e di alcune idee, ho necessità di approfondire almeno le basi, tanto per intenderci a vicenda e non dire cose banali o insensate.
Certo che se hai un seganle periodico puoi farne l'analisi di fourier anche conoscendone un solo periodo, il probleme è che il segnale costituita da un solo periodo o da più periodi NON E' PERIODICO
Parlo di una singola nota, tenuta per un tempo lungo perche quello approssima bene il un segnale periodi ad una certa frequanza (la fondamentale) e io posso considerare le singole componenti armoniche che al costituiscono, Queste sì sono tutte sinusoidi "di frequenza multipla della fondamentale"
Dove sbagli e non solo qui ma anche nella risposta a Daniel (che sbaglia anche lui) è nel fatto che le componenti frequenziali di un segnale complesso e di durata limitata e con andamento non ripetitivo NON SONO SINUSOIDI ma si esprimono con una funzione continua "spalmata su tutto l'asse delle frequenze" cioè lo spettro continuo del segnale.
(nessuno più di te può sapere da differenza tra una somma e un integrale)
Quando fai la DFT le "componenti frequenziali" cioè i valori della DFT non vanno in nessun modo interpretati come funzioni sinusoidali sono solo una approssimazione discreta di questo spettro.
Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
schottky
postato il: 18.12.2014, alle ore 14:07
Circa la questione delle "irregolarità " nella analisi, in primo luogo mai confondere quella che è la realtà matematica di un oggetto e quello che una approssimazione fornita da un programma di calcolo, proprio tu che dici che vuoi approfondire gli "aspetti teorici" e poi vuoi "dimostrare i teoremi" usando l'output del programma, boh.
Questo non toglie che le irregolrità epunti angolosi ci possono stare anche in teoria, cosa c'è di più "irregolare" di una funzione dicontinua com'è un'onda quadra?
Eppure quella si la possiamo spiegare come somma (infinita) di sinusodi
Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
schottky
postato il: 18.12.2014, alle ore 14:09
Per inciso come si vede dalla figura che ti ho messo il costo della "irrogolarità " è che la convergenza, che esite per ogni punto in cu la funzione è continua, purtroppo non è "uniforme"
Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
Daniels118
postato il: 18.12.2014, alle ore 15:35
Renzo91: Ok, mi sembra chiaro, ma...
Daniels118:
La somma di sinusoidi non è una sinusoide, quindi non si può dire che le irregolarità che vedi con audacity siano dovute a errori di campionamento.
Non ho detto questo, ma che comunque si ottiene una funzione trigonometrica (probabilmente si esprime solo in seno e coseno), concordi?
Le irregolarità che vedo, sono proprio punti angolosi, a volte tipo dente di sega, mi riesce difficile da pensare che un segnale audio sia realmente così.
Inoltre, son d'accordo che il termine sinusoidale non è appropriato generalmente per qualunque suono di uno strumento, essendo che questo varia generalmente in frequenza e timbro nel tempo, però non saprei come dimostrare la possibilità o meno che una composizione di suoni dia luogo in ogni caso a una funzione trigonometrica più o meno complessa, oppure definita differentemente periodo per periodo di una certa frequenza fondamentale.
Quindi quella di sopra è solo una mia ipotesi intuitiva...
Il principio di funzionamento è controllato da un microprocessore... mi fido di più quando il principio di funzionamento è controllato da chi ha progettato l'apparecchio!
schottky
postato il: 18.12.2014, alle ore 19:34
Non ho capito perchè se ne è andata l'immagine che avevo messo, questa l'ho fatta io
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schottky
postato il: 18.12.2014, alle ore 19:35
Il fenomeno per cui nell'intorno delle discontinnuità l'errore si riduce di poco (convergenza non uniforme) è chiamato Fenomeno di Gibbs
Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
Renzo91
postato il: 20.12.2014, alle ore 00:54
Grazie ragazzi per i chiarimenti e le info, ho un bel pò di materiale da studiare, e considerando anche che ho gli esami del mio corso a breve forse non è il momento migliore per buttarmi sull'argomento, ma l'interesse è forte e non potevo non chiedere...
vi terrò aggiornati!
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