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FORUM: Elettronica Generale
Qui si parla di tutto....dall'analogico al digitale, dal software all'hardware, dal semplice crepuscolare al computer.


Reset automatico alimentatore ATX da banco
     
Autore Messaggio opzioni
Navid





postato il:
21.02.2018, alle ore 00:28
Reset automatico alimentatore ATX da banco 

Salve a tutti grixiani! Volevo condividere con voi il primissimo circuito che ho progettato e costruito da zero (se escludiamo quelli ispirati/copiati da bambino da un bellissimo gioco di inizio anni \'90, \"Elettronica Sperimentale\" della Clementoni); volevo cogliere inoltre l\'occasione per...chiedervi chiarimenti sul funzionamento :D In sostanza, sto realizzando un alimentatore di potenza 12V 35A con due alimentatori ATX in parallelo, tuttavia i suddetti alimentatori vanno in protezione per sovraccarico quando si collegano improvvisamente a un carico richiedente grande corrente di spunto (nello specifico, 8 lampade H7 55W 12V). Il reset della condizione di sovraccarico è possibile scollegando e ricollegando a massa il cavo verde che, come molti di voi sapranno, permette l\'accensione degli ATX. Con 3-4 cicli di stacca-attacca si riesce, di fatto scaldando gradualmente e a più riprese i filamenti, e facendone così diminuire la resistenza, ad accendere e mantenere accese tutte le lampade insieme. Il mio schema nasce dal voler automatizzare questo processo di attacca-stacca, e contemporaneamente rendere palese una condizione di sovraccarico non risolvibile. Lo schema si basa su Q1 che \"ruba\" la corrente dalla base di Q2 fintantochè l\'alimentatore acceso fornisce i +5V sul filo grigio, con il condensatore che fa terminare la fase di conduzione di Q2 dopo pochi istanti. Come effetto finale abbiamo un rapido reset e riaccensione dell\'alimentatore. Adesso, lo schema fa ciò che ho pensato quando l\'ho progettato, ma non riesco a capire come il condensatore possa poi scaricarsi, almeno in parte, e far trovare il relè sempre \"pronto\" al reset (che è ciò che osservo sul circuito reale) :D Scusate il papiro e grazie a chi vorrà rispondermi!
fly71




una ogni 10 livelli


postato il:
21.02.2018, alle ore 01:27
Non ho capito se tu vuoi risolvere il problema della protezione del sovraccarico di corrente o migliorare la questione di fare 4-5 riavvi con il giochino del l'aumento della resistenza del filamento.
Se fossi in te risolverei il problema della protezione del sovraccarico e poi magari punteri ad un accensione a sequenza , tipo prima 4 e poi 6 e infine tutte.
Il problema della protezione lo risolvi facendo delle modifiche all'integrato che pilota i rami della 12, 5 e 3,3V dell ATX , io con un ATX e relative modifiche ci tiro fuori senza problemi 16-18A a 12,8V stabilizzati con uno scarto di 0,1V lo uso per alimentare un piatto riscaldato di una 3D.
ho dovuto rifarr il partiotre resistivo per il feedback ch ecompensa entrambi i due rami di 5 e 12V e poi togliere anche la protezione di sovratensione sul ramo 5 V e 3,3V
Visita questo sito qui spiegano molto bene queste modifiche da fare ad un ATX
http://radioesperimenti.altervista.org/alimentatore.htm
www.chirio.com
fabri00





postato il:
21.02.2018, alle ore 14:27
Sicuro che vada bene collegare in parallelo 2 alimentatori atx.....?
Navid





postato il:
21.02.2018, alle ore 15:30
fly71:
Non ho capito se tu vuoi risolvere il problema della protezione del sovraccarico di corrente o migliorare la questione di fare 4-5 riavvi con il giochino del l'aumento della resistenza del filamento.
Se fossi in te risolverei il problema della protezione del sovraccarico e poi magari punteri ad un accensione a sequenza , tipo prima 4 e poi 6 e infine tutte.
Il problema della protezione lo risolvi facendo delle modifiche all'integrato che pilota i rami della 12, 5 e 3,3V dell ATX , io con un ATX e relative modifiche ci tiro fuori senza problemi 16-18A a 12,8V stabilizzati con uno scarto di 0,1V lo uso per alimentare un piatto riscaldato di una 3D.
ho dovuto rifarr il partiotre resistivo per il feedback ch ecompensa entrambi i due rami di 5 e 12V e poi togliere anche la protezione di sovratensione sul ramo 5 V e 3,3V
Visita questo sito qui spiegano molto bene queste modifiche da fare ad un ATX
http://radioesperimenti.altervista.org/alimentatore.htm
www.chirio.com


Scusa, forse sono stato un po' confusionario nella spiegazione! Dunque, a me non interessa risolvere il problema del sovraccarico, almeno per adesso, preferisco un metodo "brute force", e cioè appunto i due alimentatori in parallelo. Ho già spulciato vari siti (anche se quello che mi hai linkato tu non l'avevo ancora visto, ti ringrazio) anche in inglese, e le modifiche da fare sono spiegate in modo generico, sempre con i 494 e sempre con uno schema d'esempio (e non potrebbe essere altrimenti visto che ogni alimentatore è diverso). Uso il dummy load sulla linea 5V per stabilizzare la tensione. Inoltre ho avuto la fortuna di trovare un semplice trimmer dentro questi alimentatori, che mi permette, girandolo a fondo scala, di avere poco più di 13V a vuoto, avendo quindi una tensione superiore a 12V anche con carico di 8 lampade. Le modifiche necessarie per eliminare tutte quelle protezioni sono sinceramente troppo impegnative per essere giustificate in questo momento, seppure con pazienza siano assolutamente fattibili. Ciò che mi interessa è semplicemente automatizzare la riaccensione degli ATX, per un numero eventualmente indefinito di volte. Le lampade sono soltanto per fare carico, in mancanza di resistenze corazzate di adeguata potenza. Il circuito da me costruito si comporta come voglio, tuttavia non capisco come faccia il condensatore C3 a scaricarsi, una volta che Q1 è nuovamente il conduzione e Q2 interdetto!Non riesco a "vedere" la maglia chiusa attraverso la quale dovrebbe scaricarsi C3...
Navid





postato il:
21.02.2018, alle ore 15:37
fabri00:
Sicuro che vada bene collegare in parallelo 2 alimentatori atx.....?


No, non ne sono certo in realtà, non ho le competenze per esserlo :D Tuttavia, prima che sull'esperienza diretta, mi sono basato sui video YT di PierAisa, il quale mostra come sia effettivamente possibile, usando anche solo resistori, equilibrare abbastanza le uscite dei due ATX per farli rimanere accesi insieme! La corrente disponibile è visibilmente aumentata rispetto al singolo ATX, non so se poi questo schema di collegamento possa in qualche modo ridurre la vita degli alimentatori o avere altre controindicazioni.
fly71




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postato il:
21.02.2018, alle ore 17:24
scusami ma tu hai chiesto di voler costruire un alimentatore da 12V 35A , accomppiando due ATX e su questo ho qualche dubbio , cmq se vuoi tirar fuori da un ATX 15A in su senza problemi di riavvio c e che ti va in protezione di continuo devi fare quelle modifiche su i rami del feedback delle tensioni , il giochino della resistenza sul ramo del 5V , falsa di poco i controlli , appena aumenti gli assorbimenti sul ramo 12V lui aumenta il PWM su i Trasformatori e dato che la 12V e 5V sono con un unico TA , la 5V non ha un carico eccessivo e aumenta la tensione e il feedback lo manda in blocco perche superi quella di soglia, te lo dico per esperienza, oltre alla protezione dei 5V ho dovuto falsare anche la protezione sul ramo dei 3,3V , sia ben chiaro il mio ATX che uso per il solo piatto della 3D , ha ancora le altre uscite 5V e 3,3V che io non uso perchè le tensioni variao nel momento che ho grossi assorbimenti di Amper , anch'io ho inserito due piccole resistenze che mi assrbivano un paio di Watt sul ramo da 12V e 5V proprio per non tenere le due uscite a vuoto e con il rischio di picchi di tensione , appena accendo l 'alimentatore
zio bapu




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postato il:
21.02.2018, alle ore 21:27
Ma tu, devi alimentare stabilmente delle lampade a filamento?
Se no, stai cercando di risolvere un problema che non esiste.

Sarebbe meglio vedere che integrati usano gli ATX e aumentare il tempo di soft start, probabilmente basta mettere un condensatore piu' grande.



mandi
FrancoGual



[pagine pubblicate]

postato il:
21.02.2018, alle ore 21:30
Ha scritto che le lampade servono da carico, invece delle resistenze.
Quindi non saranno lampade ma un carico diverso, che ovviamente non ci è dato sapere.



Anche il viaggio più lungo inizia con un piccolo passo.
Si vis pacem, para bellum!!!
Mark Zuckerberg ha reso suoi schiavi milioni di persone senza che se ne rendessero conto. F.G.
<Avete vinto voi,ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice> Da Mediterraneo.
Inferno,Canto III,verso 51 Virgilio dice.........
Navid





postato il:
21.02.2018, alle ore 23:41
No no, scusate, non mi sto riuscendo a spiegare bene. Il mio unico problema in questo momento è solo e soltanto: capire come faccia il condensatore C3 a scaricarsi, permettendo correttamente il ritorno alla condizione iniziale di: Q1 in conduzione, Q2 interdetto, C3 scarico, relè diseccitato e dunque filo verde cortocircuitato a massa.

I due ATX sono già collegati in parallelo e funzionano bene, nel senso che sono già oltre le previsioni per quanto riguarda la corrente erogata (infatti il mio obiettivo erano i 12V 30A, ma a quanto pare si riesce a fare di meglio), non necessito di ulteriore stabilizzazione, anche se sarà il prossimo obiettivo e mi tornerà per questo molto utile il link ad altervista.

Li utilizzerò per alimentare una pompa di benzina e un iniettore, per fare dei test.

Per "sfizio" volevo automatizzare il reset degli alimentatori in caso di sovraccarico: è un metodo molto rozzo, ma voglio procedere per gradi, così ho fatto il circuito di cui in foto...che funziona, ma come ho detto, non riesco a capire esattamente perchè!
zio bapu




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postato il:
22.02.2018, alle ore 18:37
Devi mettere un diodo con il catodo sul negativo di C3 e l'anodo a massa.

Inoltre in parallelo a C1 e pure a C2 devi mettere una resistenza da 10k-22k.

Le lampadine a filamento hanno uno spunto altissimo che probabilmente la pompa non ha.

E tieni presente che se compare un vero sovraccarico e non sei li ad accorgertene il tuo aggeggio ti frigge i due alimentatori.

Il metodo migliore per evitare il blocco per lo spunto e' quello di collegare in uscita degli ATX una resistenza che dopo un paio di secondi viene esclusa dal contatto di un rele.



mandi
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