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FORUM: Elettronica Generale
Qui si parla di tutto....dall'analogico al digitale, dal software all'hardware, dal semplice crepuscolare al computer.


Aiuto progetto "Growing"
     
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SmartIdIoT





postato il:
23.01.2019, alle ore 20:33
Aiuto progetto "Growing" 

Salve a tutti,
apro questa discussione perchè ho un progettino in mente e vorrei realizzarlo. Le mie conoscienze in ambito di elettronica sono indubbiamente ridotte, come ho spiegato nella mia presentazione, quindi spero abbiate pazienza e perdonerete gli errori e le inesattezze che potrebbero esserci in quello di cui vi sto per parlare.

L'idea molto base è questa: vorrei realizzare una "centralina" smart, dotata di RTC ed un sensore temperatura/umidità cablato in grado di pilotare ad esempio 8CH. I carichi che dovranno essere azionati sono diversi fra loro, possono essere delle luci, riscaldamento, umidificatori, deumidificatori, ventilatori o aspiratori.
Tutto ciò che viene normalmente utilizzato per coltivazioni indoor, ovviamente al momento su piccola scala.

Suppongo che detta così potrebbe sembrare troppa carne al fuoco per uno che non ne sa molto ma non intendo correre prima di riuscire a camminare, per adesso sto facendo esperimenti con cose molto "piccole". Diciamo che per adesso vorrei avere un piccolo prototipo stabile e affidabile per poter fare degli esperimenti.


Volendo prendere dei riferimenti di prodotti esistenti mi piacerebbe ottenere alla fine delle versioni "migliorate" di cose del genere:



https://www.fyobot.com/it/gamma-fyobot-idroponica/15-fyopowe…



Questo è attualmente il mio "prototipo", penso che non ci sia migliore descriione di qualche foto:














Attualmente il mio progetto comprende i seguenti componenti:

- modulo esp32 devkit
- modulo RTC DS3231
- scheda relè 8ch optoisolata (cinese immagino)
- sensore temperatura umidità DHT22
- alimentazione 2x HLK-PM01 5V

Sono sicuro che se il progetto dovesse evolversi non userei mai dei relè cinesi ma volevo iniziare a capire quanto potesse essere realizzabile la mia idea.
Anche se instabile il sistema sembra funzionare, senza carichi non da problemi di software diciamo, ma adesso vorrei fare un piccolo step in avanti. Per adesso ho evitato di azionare carichi "puramente" induttivi perche mi sono accorto che in fase di spegnimento la mia schedina si resettava per via delle interferenze. Nonostante ciò ogni tanto ho dei reset random a cadenza quasi giornaliera direi, quando si riattiva spesso i relè restano tutti azionati.

Le mie domande riguardano intanto il cablaggio generico, vorrei ridurre al minimo le interferenze, essere sicuro di non aver fatto gravissimi errori, collegare bene la messa a terra, saldature o cavi inadatti per l'alimentazione ecc...tra l'altro al momento ho avvitato tutto su un pezzo di MDF spero di non aver fatto una cavolata esagerata.

In teoria come letto online ho provato a collegare la scheda dei relè assicurandomi che fosse optoisolata, ho rimosso il jumper e fornito l'alimentazione tramite un HLK-PM01 dedicato. L'altro alimenta il resto, i due alimentatori hanno l'ingresso AC in comune.

Poichè non ne capisco molto potrei sbagliarmi ma cercando online tra le soluzioni che ho trovato ma che non sono pienamente in grado di valutare ho letto di aggiungere dei condensatori all'alimentazione della schedina, comandare diversamente i pin dei relè (non so se si può fare ma credo non sarebbe male controllarli attraverso un unico pin dell'ESP32), aggingere degli RC snubber sui contatti dei relè (se non sbaglio vanno bene in AC) quelli che vendono già fatti mi pare siano formati da varistore condensatore e resistenza, oppure non ho capito se potrebbero essermi utili dei TVS.

Ho visto che esistono in vendita schedine simili già fatte, e per questo mi sono convinto della fattibilità. E' la prima volta che chiedo aiuto su un tema del genere e quindi chiedo scusa se sono stato poco chiaro. Inoltre spero che questo possa essere il punto di partenza per poi potervi aggiornare sulle evoluzioni di questa idea. Un saluto a tutti!
rcc.roberto



[pagine pubblicate]

postato il:
23.01.2019, alle ore 21:17
Intanto qualche piccola osservazione:

- importante, per potersi capire bene, è pubblicare lo schema del tuo lavoro.

- spero che quei fili bianchi e rossi saldati sotto la millefori non portino il 230....


- e comunque, innanzi tutto devi fare molto esercizio con il saldatore, i fili sono spelati molto lunghi, le saldature sono pastrugnate, lo stagno è eccessivo e va a toccare le piazzole vicine

- se tiri il filo ti rimane in mano, strappi la piazzola, il filo deve stare sopra e passare attraverso il foro.

- per quanto riguarda i relè e le prese, devi interrompere sia la fase che il neutro, perché non sai mai come metti la spina nella presa, in un senso ti troveresti la fase sempre presente

- oltretutto, da come lo hai cablato, sembrerebbe che interrompi il neutro e lasci la fase fissa, guardando i colori dei cavetti

- per quanto riguarda i disturbi, la prima cosa da fare è collegare bene le masse dei vari circuiti, senza fare dei loop e poi collegarle a terra

per ora basta.
Alan_Ford




una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli


postato il:
23.01.2019, alle ore 23:15
SmartIdIoT:
Tutto ciò che viene normalmente utilizzato per coltivazioni indoor, ovviamente al momento su piccola scala.




caccamo2





postato il:
23.01.2019, alle ore 23:33
Non so da dove iniziare, parti con una spina da 16A per alimentare 16 prese da 16A ciascuna, passando da dei relay da 10A sopra una tavola di truciolato, controllata attraverso una piattina da un microprocessore privo di schermo ad un centimetro da un fascio di cavi, il tutto per alimentare carichi in un ambiente ad alta umidita o immersi in acqua, e ti chiedi perche' resetta il micro?
Tralasciando gli scopi, qui il rischio di incendio e folgorazione e' altissimo, fermati assolutamente.



...
*SYSTEM*



[pagine pubblicate]

postato il:
24.01.2019, alle ore 00:20
Resetterei a zero e penserei a una scatola + grande, doppia guida DIN e un PLC serio, che ci puoi fare tutto quello che vuoi, una soluzione elegante e funzionale per fotocellule e sensori vari, usare cavo LAN con connettore RJ, ci sono adattatori su guida DIN per RJ > PLC, PLC italiano naturalmente.
SmartIdIoT





postato il:
24.01.2019, alle ore 01:59

rcc.roberto:
Intanto qualche piccola osservazione:

- importante, per potersi capire bene, è pubblicare lo schema del tuo lavoro.

- spero che quei fili bianchi e rossi saldati sotto la millefori non portino il 230....


- e comunque, innanzi tutto devi fare molto esercizio con il saldatore, i fili sono spelati molto lunghi, le saldature sono pastrugnate, lo stagno è eccessivo e va a toccare le piazzole vicine

- se tiri il filo ti rimane in mano, strappi la piazzola, il filo deve stare sopra e passare attraverso il foro.

- per quanto riguarda i relè e le prese, devi interrompere sia la fase che il neutro, perché non sai mai come metti la spina nella presa, in un senso ti troveresti la fase sempre presente

- oltretutto, da come lo hai cablato, sembrerebbe che interrompi il neutro e lasci la fase fissa, guardando i colori dei cavetti

- per quanto riguarda i disturbi, la prima cosa da fare è collegare bene le masse dei vari circuiti, senza fare dei loop e poi collegarle a terra

per ora basta.


Intanto grazie mille per aver risposto pur avendo intuito le mie scarse conoscenze in materia ma la voglia di migliorare è molta.

Non ho postato lo schema perchè avevo paura di non esere in grado di disegnarlo in modo corretto ma domani provvedo.

Rifarò la parte dell'alimentazione come hai suggerito, ho visto qualche foto e credo di aver capito come farla in modo più adeguato.

Come hai intuito ho interrotto solo il neutro. In teoria visto che dipende dal verso di inserimento della presa come hai fatto notare. Ho pensato di risolvere in due modi: scegliere propriamente il verso di inserimento della spina in modo da interrompere sempre la fase (cambierei i fili per non far confusiuone con i colori ed utilizzerei sempre la stessa presa) oppure dimezzare i canali a 4 ed interrompere fase e neutro. Se fosse possibile preferirei la prima soluzione.

Per quanto riguarda l'ultimo punto non saprei come fare da solo e spero che posrtando lo schema domani mi potrai aiutare.

Grazie ancora specialmente per non avermi 'giudicato' ma per aver offerto dei consigli utili che non vedo l'ora di seguire.
SmartIdIoT





postato il:
24.01.2019, alle ore 02:19
Alan_Ford:
SmartIdIoT:
Tutto ciò che viene normalmente utilizzato per coltivazioni indoor, ovviamente al momento su piccola scala.






BINGO!! Ma spero vivamente che questo non venga minimamente associato ad attività illecite o altro. Sono cresciuto in campagna a contatto con la natura, il futuro del nostro pianeta dipende da come riusciremo a rendere il nostro sviluppo sostenibile e questo boom di tecnologia smart, IoT ecc avvicina un po' persone con delle idee alla possiblità di poterle realizzare pur non avendo troppe conoscenze in elettronica, almeno così credo.
Oggi anche l'acqua è una risorsa preziosa, molta viene utilizzata per coltivare. Il 95% dei campi oggi viene irrigato col metodo più inefficiente ovvero l'allagamento. Tecnologie che permettono di ottimizzare al meglio l'utilizzo di risorse potrebbero essere il futuro. Mi affascina la coltivazione di microgreen, l'acquaponica o in generale in piccoli ambienti controllati (sogno lasciandomi ispirare dai germogli sulla luna XD).

Inoltre come intuitivamente hai fatto notare con l'immagine postata è facile collegare un dispositivo del genere alla coltivazione di cannabis che come mercato a livelo mondiale sta esplodendo a seguito di varie legalizzazioni, in Italia al momento solo quella 'light'. Dal punto di vista imprenditoriale non vedo perchè non investire sullo sviluppo di tecnologie utilizzabili in questo ambiente.
SmartIdIoT





postato il:
24.01.2019, alle ore 02:33
caccamo2:
Non so da dove iniziare, parti con una spina da 16A per alimentare 16 prese da 16A ciascuna, passando da dei relay da 10A sopra una tavola di truciolato, controllata attraverso una piattina da un microprocessore privo di schermo ad un centimetro da un fascio di cavi, il tutto per alimentare carichi in un ambiente ad alta umidita o immersi in acqua, e ti chiedi perche' resetta il micro?
Tralasciando gli scopi, qui il rischio di incendio e folgorazione e' altissimo, fermati assolutamente.


Pensavo di risponderti a tema ma ho capito che sei fatto così e non mi va di abbassarmi a certe cose, non è da me. La prossima volta che lascerai un mess anche minimamente provocatorio semplicemente ti ignorerò.

Nonostante tutto ci tengo a fare delle precisazioni visto che col tuo brillante intuito hai capito tutto e rischi di fare inutile allarmismo.

Conduco gli esperimenti in un piccolo box che ho costruito appositamente, il tutto è lontano da persone o cose se non quelle utilizzate per i test. La 'centralina' per ora controlla dei piccolissimi apparecchi ed è posta ESTERNAMENTE al box, il box è VUOTO quindi niente acqua. In più è tutto controllato da una presa con sensore d'umidità COMPRATA che in caso di umidità eccessiva stacca tutto.
SmartIdIoT





postato il:
24.01.2019, alle ore 03:13
hnjmkl:
Resetterei a zero e penserei a una scatola + grande, doppia guida DIN e un PLC serio, che ci puoi fare tutto quello che vuoi, una soluzione elegante e funzionale per fotocellule e sensori vari, usare cavo LAN con connettore RJ, ci sono adattatori su guida DIN per RJ > PLC, PLC italiano naturalmente.


Grazie mille per la risposta, mi piace molto il modo in cui immagini la cosa, in effetti avevo pensato a qualcosa di simile anche io, magari usando SSR, ho visto delle schede che potrebbero essere adatte ma senza aiuto non saprei quale scegliere. Sono rimasto molto affascinato dall'ESP32 perche ha WIFI, BLE e LORA (alcuni moduli, potrebbe essere utile all'aperto).

Forse correndo un po' troppo ho già comprato per la 'FASE 2' del progetto una scatola bella grande per qualcosa di più isolato.
Esattamente questa questa: https://www.gewiss.com/it/it/products/experience-catalogue/c…

Dove avrei voluto montare 8 di queste:



Come cavo per i sensori sul LAN ho avuto dubbi per la questione poli inutilizzati, ho letto che possono creare interferenze, che vanno accoppiati adeguatamente ed essendo abbastanza ignorante per ora ho evitato ma sarebbe tutto molto più ordinato specialmente internamente. Esternamente non vorrei connettori per essere resistente ad ambienti molto umidi o eventuali schizzi d'acqua.

Prima però di passare ad un design più 'serio' e professionale vorrei avere un prototipo col quale testare il software.
Attualmente la centralina si collega tramite WIFI e comunica con protocollo MQTT, ho creato una piccola dashboard con la quale setto i parametri che vengono memorizzati su memoria flash. Il tutto funziona anche in assenza di collegamento internet, la connessione serve solo per cambiare parametri e per loggare i valori che poi possono essere analizzati.
gironico




una ogni 100 livelli


postato il:
24.01.2019, alle ore 09:10
Oggi anche l'acqua è una risorsa preziosa, molta viene utilizzata per coltivare. Il 95% dei campi oggi viene irrigato col metodo più inefficiente ovvero l'allagamento.


Assolutamente falso, te lo dice un'agricoltore di professione. Eviterei di diffondere a profani in materia un'assurdità. E' dal medioevo che si sà, che allagando un campo, sono più i danni del beneficio. Culture particolari a parte, vedi per esempio Riso.

L'acqua in agricoltura viene usata molto, questo è vero, ma nel maggior parte dei casi per lavare o sanitizzare ambienti/contenitori per lo stoccaggio di alimenti/bevande.

Sempre da agricoltore, mi preoccuperei più di ottimizzare sul vecchio invece di inventare qualcosa di nuovo.... le condutture sono un colabrodo.

Discorso a parte, inizierei a ripensare, il toto, partendo dall'alimentatore. Se non erro quei moduli ac/dc erogano 500mA ciascuno. Quei moduli relè piò fotoaccoppiatore e led a bordo si ciucciano 100mA ciascuno... più c'è esp.... Per me è un pò stitico... non vorrei che in qualche condizione esp non riesca a trasmettere correttamente.



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