Allunghiamo il brodo Il motorino della ventola lo potresti controllare con un mosfet logic level e il PIC con frequenze supersoniche. Da configurare il modulo PWM del PIC a farti il lavoro.
Ovvero dovresti trovare un mosfet come l'IRL540N dovrebbe girare subito anche a 32 kHz. Facilmente da metter un diodo volano in parallelo alla ventola.
Altrimenti un modulino cinese
Che facile costi mezzo euro.
Una commutazione dell'alimentazione in PWM è il modo peggiore per ottenere una variazione della velocità delle ventole PC.
Questo è dovuto alla struttura del motore della ventola, che è un flip-flip a due transistor.
Se alle commutazioni del flip-flop sovrapponiamo anche quelle dell'alimentazione, il risultato è la generazione di impulsi casuali che arrivano anche al doppio della tensione di alimentazione. Con possibile distruzione dei transistor che sono componenti di bassissimo pregio.
La stessa cosa accade nella serie di due di queste ventole. Per curiosità , ho fatto alcuni test: mai avuta una coppia non funzionante (marche, non no name), ma la forma d'onda rilevabile con l'oscilloscopio ai capi delle ventole è tale da fa desistere chiunque. La causa è l'assenza di sincronismo tra le commutazioni dei flip-flop che ciclicamente passano da conduzione a interdizione, comandando bobine avvolte su ferro.
Un miglioramento netto si ha ponendo in parallelo ad ogni ventola un elettrolitico tra 33 e 100uF, con una netta o completa eliminazione delle sovratensioni eccessive.
La regolazione di una ventola PC si ottiene col variare della tensione. E non è un problema filtrare il PWM per ottenere una tensione variabile (da metà circa al massimo dell tensione nominale è il range utile).
Oppure, molto meglio, basta usare ventole a 4 fili con controller integrato: il pwm si limita ad un segnale, mentre la potenza è gestita dal controller stesso.
Queste ventole sono ormai molto diffuse, dato che le m/b attuali le prevedono.
Costeranno qualche frazione di euro in più, ma vale.
Beh, io ho realizzato tempo addietro un regolatore pwm per ventole dc, unica accortezza è il pwm a bassissima frequenza, tipo 20 30 Hz al massimo.
Così il circuito interno riesce a stare dietro, magari diventa fastidioso il ronzio, ma non si rompono, provato.
Anche il viaggio più lungo inizia con un piccolo passo.
Si vis pacem, para bellum!!!
Mark Zuckerberg ha reso suoi schiavi milioni di persone senza che se ne rendessero conto. F.G.
<Avete vinto voi,ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice> Da Mediterraneo.
Inferno,Canto III,verso 51 Virgilio dice.........
piero55
postato il: 18.08.2019, alle ore 12:33
OK per tutti....
Di prove ne ho fatte tante anche tempo indietro....poi realizzai quello con l'LM317 e 12F675 pubblicato. Ora ho ricominciato le prove e devo dire con scarsi risultati. Le ventole indipendentemente dalla frequenza, (prove da 2 a 30KHz), non si regolava la velocità : 1,2,3% di duty gia' girano al massimo.... il modulino che utilizzo è esattamente quello, e' molto valido, ne presi un paio non ricordo da chi, per pochi euro e ne sono molto soddisfatto. Il modulino, pilotava un IRF540 con la ventola tra drain e +12. Ho provato anche con un IRF9540 con la vetola tra il mos e la massa stessi risultati. Poi ho trovato il progetto con il 555, l'ho provato e va benissimo, variazione di velocita' da 1 a 100(in %) perfetto, insomma. altra cosa è che a me interessava avere la ventola con il negativo a massa per poter leggere la tensione.
Unico neo è che il transistor ha una Vcesat alta.....al 100% perde piu' di 1 volt.
piero55
postato il: 18.08.2019, alle ore 12:35
dimenticavo, in parallelo alla ventola ho messo un 3,3uF poliestere e un diodo veloce.
piero55
postato il: 18.08.2019, alle ore 12:39
Per quanto riguarda le ventole 4 fili(ne ho alcune), sono sicuramente piu' facili da utilizzare, 25KHz fissi con DUTY variabile per variare la velocita'. pero' mi conoscete, se realizzo un circuito, cerco di utilizzare SOLO materiale che ho nei cassettini..... e ne ho MOLTI......... spesa tendente a ZERO... li riterrei soldi sprecati.....
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