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FORUM: chiacchiere
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Autore Messaggio opzioni
Maxim_84





postato il:
24.04.2015, alle ore 22:43
FrancoGual:
Beh, in Sardegna non c'è più l'anonima sequestri, ma ci hanno trovato una cellula di terroristi... tanto per non farvi sentire esclusi da questa giostra.


Ahahaha, lascia perdere..... Fidati!



http://www.elettronica.cc
FrancoGual



[pagine pubblicate]

postato il:
24.04.2015, alle ore 22:52
Potrei anche fidarmi, in caso di precisazione o smentita....
Per ora la notizia è quella.
Poi, che c'è..... se fosse stato in un'altra regione era plausibile?



Anche il viaggio più lungo inizia con un piccolo passo.
Si vis pacem, para bellum!!!
Mark Zuckerberg ha reso suoi schiavi milioni di persone senza che se ne rendessero conto. F.G.
<Avete vinto voi,ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice> Da Mediterraneo.
Inferno,Canto III,verso 51 Virgilio dice.........
diegobincoletto




una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli


postato il:
25.04.2015, alle ore 09:15
Penso che una discussione campanilistica sia fuori tema ed irrilevante a confronto della catastrofe epocale che dovremo affrontare.


Scusate, passavo di qua\'...
L'unica rivoluzione possibile
è quella di migliorare se stessi.
ENRICO51





postato il:
25.04.2015, alle ore 11:35
Ho letto i vostri post,tanti pareri, ognuno con le sue ragioni. Io non dimentico quando noi italiani si migrava in cerca di fortuna o perché si viveva nella miseria più nera. Entrambi i miei nonni erano migrati e mio padre ,anche, voleva andare a lavorare in Francia. Non è andato perché un "signore" del paese voleva 150.000 lire per fargli avere il contratto di lavoro. Cifra abbastanza consistente a quei tempi, mio padre,facendo il muratore, guadagnava sulle 60.000 lire al mese.A me sembra che cambiano gli attori, ma il dramma è sempre lo stesso. Io penso che niente può farti sentire ricco, come il donare i propri averi a chi ha più bisogno ed è innegabile che tra noi e quei disperati c'è un abisso, dal punto di vista dell'avere.


L'uomo ha diviso l'atomo ma non sa dividere il pane
Anche il chiodo ha la testa però non ci ragiona, la stessa cosa capita a più di una persona.(Gianni Rodari)
Sjuanez





postato il:
25.04.2015, alle ore 11:43
ENRICO51:
Ho letto i vostri post,tanti pareri, ognuno con le sue ragioni. Io non dimentico quando noi italiani si migrava in cerca di fortuna o perché si viveva nella miseria più nera. Entrambi i miei nonni erano migrati e mio padre ,anche, voleva andare a lavorare in Francia. Non è andato perché un "signore" del paese voleva 150.000 lire per fargli avere il contratto di lavoro. Cifra abbastanza consistente a quei tempi, mio padre,facendo il muratore, guadagnava sulle 60.000 lire al mese.A me sembra che cambiano gli attori, ma il dramma è sempre lo stesso. Io penso che niente può farti sentire ricco, come il donare i propri averi a chi ha più bisogno ed è innegabile che tra noi e quei disperati c'è un abisso, dal punto di vista dell'avere.


Quoto volentieri e sottoscrivo! I flussi migratori sono una dinamica nota e consolidata. Solo fa comodo dimenticarsi che pochi lustri fa eravamo dall'altra parte della storia.

Fortunatamente, qualunque cosa faremo, non sarà facile impedire agli altri di sopravvivere. Ed il fatto che queste persone vedono una meta desiderabile nel nostro paese, dovrebbe farci quantomeno apprezzare quello che abbiamo.



Bisogna rispettare sia la conoscenza che l'ignoranza, in tutte e due si trovano gli spunti per il progresso.
diegobincoletto




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postato il:
25.04.2015, alle ore 13:19
Sjuanez:
ENRICO51:
Ho letto i vostri post,tanti pareri, ognuno con le sue ragioni. Io non dimentico quando noi italiani si migrava in cerca di fortuna o perché si viveva nella miseria più nera. Entrambi i miei nonni erano migrati e mio padre ,anche, voleva andare a lavorare in Francia. Non è andato perché un "signore" del paese voleva 150.000 lire per fargli avere il contratto di lavoro. Cifra abbastanza consistente a quei tempi, mio padre,facendo il muratore, guadagnava sulle 60.000 lire al mese.A me sembra che cambiano gli attori, ma il dramma è sempre lo stesso. Io penso che niente può farti sentire ricco, come il donare i propri averi a chi ha più bisogno ed è innegabile che tra noi e quei disperati c'è un abisso, dal punto di vista dell'avere.


Quoto volentieri e sottoscrivo! I flussi migratori sono una dinamica nota e consolidata. Solo fa comodo dimenticarsi che pochi lustri fa eravamo dall'altra parte della storia.

Fortunatamente, qualunque cosa faremo, non sarà facile impedire agli altri di sopravvivere. Ed il fatto che queste persone vedono una meta desiderabile nel nostro paese, dovrebbe farci quantomeno apprezzare quello che abbiamo.


Il paragone che hai fatto e' molto semplicistico e ben rappresenta la sindrome da peccato originale.
Stai confrontando situazioni profondamente diverse, l'unica cosa in comune e' la disperazione ed il desiderio di migliorare la propria situazione economica.
I nostri emigranti andavano in un paese di cultura e religione affine quando c'erano opportunita' disponibili, non per essere mantenuti senza fare niente.
A quei tempi non c'era un problema di sovrapopolazione come ora.

Se analizzi alcuni paesi che sono stati interessati da flussi migratori importanti scoprirai che coloro che arrivavano da culture e religioni affini si sono integrati e non hanno creato problemi particolari.
Al contrario, gruppi etnici non affini non si sono integrati e hanno cercato di imporre la propria cultura ed abitudini dei paesi d'origine.
Questo ha creato le varie ChinaTown, Little India, Vietnamatta, le Balieurs, e altri quartieri ghetto in Francia, Inghilterra, Australia, USA, e tanti altri paesi.

E' normale che persone che provengono dallo stesso paese si tengano uniti e si aiutino, jn'altra cosa e' creare un'enclave cge ha lo scopo di evitare l'integrazione ed ancor peggio favorire attivita' criminali.

L'Italia ha addottato da tempo un atteggiamento ambiguo, da un lato produce leggi e regole molto rigide per cittadini e dall'altro accetta qualsiasi 'inosservanza' delle stesse leggi da parte di stranieri (non solo da ora).
Questo ha diffuso nel mondo la convinzione che chiunque puo' venire in Italia e delinquere a piacere (ci sono molte intercettazioni che lo confermano e spesso incontri stranieri che te lo dicono in faccia sorridendo).

Come potete vedere non si puo' mettere lo stesso piede in due scarpe allo stesso tempo.

Negli ultimi decenni ideologie suicide create da cosidetti intellettuali radical chic che vivono nella bambagia hanno ritenuto di poter creare 'un mondo perfetto ed equo' dove tutti gli esseri umani abbiano le stesse oppurtunita'.
Idee lodevoli ma utopiche (irrealizzabili).

L'unico modo per ottenere dei cambiamenti e' di imporli, come evidenzia Renzi non si puo' fare in modo democratico.
Pero' i nostri 'cervelloni buonisti' non vogliono ferire nessuno e pensano di esportare i principi della rivoluzione francese in paesi dove la gente accetta e difende la legge islamica e altre simili.
Questa e' la principale ragione del fallimento e dell'ecatombe che vediamo (la primavera araba dovrebbe insegnare qualcosa).

Le stesse persone che non accettano alcuno dei nostri principi vogliono venire in occidente, attraverso l'Italia, per godere della richezza (spesso apparente) che vedono qui' senza accettare le nostre regole, anzi vogliono imporre le loro e con il tempo e la loro crescita demografica assumere 'democraticamente' il controllo.

Io mi sto' organizzando per non vedere tutto questo (non intendo il suicidio) e mi spiace molto per i nostri giovani che avranno un futuro da Nuovo Medio Evo.
E' inutile farsi tante illusioni, prima o poi un grande conflitto sia inevitabile, ed allora saremo circondati dal nemico.
A quel punto le vittime saranno molte piu' di alcune migliaia!




Scusate, passavo di qua\'...
L'unica rivoluzione possibile
è quella di migliorare se stessi.
Sjuanez





postato il:
25.04.2015, alle ore 13:42
Il mio intervento è sintetico, non semplicistico.

Discuterei volentieri con te, ma mi sembra che hai una visione assolutamente catastrofistica del tema e va bene così, ci mancherebbe.

Solo ricordati di sottolineare ogni tanto che è la tua visione e il tuo punto di vista, non una verità a tutti i costi.

Qualcuno potrebbe trovare strano che non hai citato i nostri "migranti noti" degli anni trenta e quanto sia stato facile per loro "integrarsi"



Bisogna rispettare sia la conoscenza che l'ignoranza, in tutte e due si trovano gli spunti per il progresso.
diegobincoletto




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postato il:
25.04.2015, alle ore 14:24
Ovviamente esprimo la mia opinione che ritengo supportata da diversi fatti e da tanti anni che ho vissuto all'estero, oltre ai frequenti viaggi che faccio per lavoro.

Voi siete liberi di pensarla come volete, non mi offendo.
Ti consiglio di leggere o rileggere gli ultimi libri scritti da Oriana Fallaci, una che ha veramente conusciuto il mondo e non solo sentito le notizie ufficiali che ci arrivano.

Per quanto riguarda i migranti noti degli anni 30 penso che ti riferisca a mafiosi e gangsters.
Ci sono sempre mele marcie ovunque, e' innegabile.
Non volgio fare campanilismi ma ti ricordo che a quei tempi L'Italia aveva 50 anni ed era formata da regioni che avevano avuto uno svilippo socio-culturale molto diversi tra loro.
Fai un po' di ricerca e vedi da quali regioni veniva la stragrande maggioranza di quei personaggi.

Questo dimostra inoltre che popoli piu' affini si integramo meglio, con risjultati positivi.
Gli immigrati provenienti dal nord italia si sono intergrati molto meglio con quelli di cultura anglosassone e nord europea che formavano la maggioranza neglu USA.
I 'quartieri italiani' malfamati di alcune citta americane avevano un'altissima percentuale di immigrati dal sud (non vuole essere un giudizio ma una constatazione).





Scusate, passavo di qua\'...
L'unica rivoluzione possibile
è quella di migliorare se stessi.
Sjuanez





postato il:
25.04.2015, alle ore 14:40
diegobincoletto:
Ovviamente esprimo la mia opinione che ritengo supportata da diversi fatti e da tanti anni che ho vissuto all'estero, oltre ai frequenti viaggi che faccio per lavoro.

Voi siete liberi di pensarla come volete, non mi offendo.
Ti consiglio di leggere o rileggere gli ultimi libri scritti da Oriana Fallaci, una che ha veramente conusciuto il mondo e non solo sentito le notizie ufficiali che ci arrivano.

Per quanto riguarda i migranti noti degli anni 30 penso che ti riferisca a mafiosi e gangsters.
Ci sono sempre mele marcie ovunque, e' innegabile.
Non volgio fare campanilismi ma ti ricordo che a quei tempi L'Italia aveva 50 anni ed era formata da regioni che avevano avuto uno svilippo socio-culturale molto diversi tra loro.
Fai un po' di ricerca e vedi da quali regioni veniva la stragrande maggioranza di quei personaggi.

Questo dimostra inoltre che popoli piu' affini si integramo meglio, con risjultati positivi.
Gli immigrati provenienti dal nord italia si sono intergrati molto meglio con quelli di cultura anglosassone e nord europea che formavano la maggioranza neglu USA.
I 'quartieri italiani' malfamati di alcune citta americane avevano un'altissima percentuale di immigrati dal sud (non vuole essere un giudizio ma una constatazione).




Ci mancherebbe, non ho mai inteso offenderti. Ma mi sembrava corretto farti notare che a margine di un intervento completo avevi dimenticato di precisare che fosse comunque una tua opinione.

Questione mele marce, italia del nord, del sud, dove stanno le vere mele marce ora, dove erano in passato, cosa è successo...non saprei. Preferisco non iniziare un discorso così complicato di sabato pomeriggio.

Un salutone.



Bisogna rispettare sia la conoscenza che l'ignoranza, in tutte e due si trovano gli spunti per il progresso.
pippodue




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postato il:
25.04.2015, alle ore 18:01
diegobincoletto:
I 'quartieri italiani' malfamati di alcune citta americane avevano un'altissima percentuale di immigrati dal sud

Questi erano doppiamente emarginati, in quanto migranti e in quanto ridotti alla fame dopo l'unità d'Italia mentre in precedenza non conoscevano l'emigrazione. Non erano delinquenti che emigravano ma emigrati che si associavano per proteggersi e poi delinquevano.



anche i grandi uomini, come gli uomini comuni, possono talvolta cadere in errore (Voltaire)
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