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  dukeluca86
postato il:
23.04.2017, alle ore 22:09 |
E' questa "italianità " che mi disturba, ognuno può dire quello che vuole, noncurante della scienza e dalla ragione, e finchè resta una sua opinione non ci sarebbe neanche problema...
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double_wrap
postato il:
24.04.2017, alle ore 12:54 |
 schottky: Questo non impedisce alle aziende di somministrare nelle mense aziendali carni rosse (anche insaccate) e sopratututto il pericolosissimo caffè!
Il contesto e' diverso: alla mensa aziendale non ti obbligano a bere caffe' o mangiare salsicce: farlo e' esclusivamente una tua libera scelta. L'uso di una dotazione di lavoro e' invece un obbligo al quale non puoi sottrarti. Se per lavorare devi usare necessariamente il cellulare allora e' una dotazione obbligatoria di lavoro.
Finche' le dotazioni di lavoro non sono definite a rischio certo (come per i videoterminali, l'amianto o l'acciaio fuso) non ci sono obblighi, se per caso pero' diventano di classe 1 IARC le cose cambiano e parecchio.
Cio' detto concordo sul fatto che emettere una sentenza che riconosce il legame di causa ed effetto sulla base della perizia di UN SOLO esperto (anche se addetto ai lavori) sia una follia. Fra l'altro il perito sostiene che la IARC dovrebbe classificare i cellulari in classe 1 (sicuramente cancerogeni) riconoscendo quindi implicitamente che la IARC non li ritiene tali.
"se peso cado, ma se cado non peso"
adamatj.altervista.org |
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dsalva
postato il:
24.04.2017, alle ore 13:11 |
Datemi del complottista ma lo studio Interphone si sa chi lo ha finanziato.
Io penso solo che se si certificasse pubblicamente la correlazione fra uso di cellulare e insorgenza di gravi patologie, cominceremo ad avere dei GROSSI GROSSI problemi relativi all'intero sistema di telecomunicazioni cellulari (e non solo) attuale. Per cui, la cosa più semplice per tutti parrebbe minimizzare....
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ENRICO51
postato il:
24.04.2017, alle ore 13:16 |
Per fortuna siamo in democrazia. Io continuero' ad usare il cellulare solo quando sono in viaggio, non bere caffe'(lo faccio da 30 anni) e non mangiare carne(da 3 anni). continuero' anchio a mangiare la borragine che il mondo scentifico ritiene nociva,
restero' nella mia incertezza da ignorante ma a pensare con la mia testa e quando sento pareri diversi faccio una mia valutazione.
L'uomo ha diviso l'atomo ma non sa dividere il pane
Anche il chiodo ha la testa però non ci ragiona, la stessa cosa capita a più di una persona.(Gianni Rodari) |
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schottky
postato il:
24.04.2017, alle ore 16:23 |
Veramente qui non si tratta di pareri ma di fatti, tu fai bene a fare di testa tua, ben sapendo che la tua è una idea senza ALCUN FONDAMENTO di carattere scientifico.
Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen |
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schottky
postato il:
24.04.2017, alle ore 16:27 |
double_wrap:
Cio' detto concordo sul fatto che emettere una sentenza che riconosce il legame di causa ed effetto sulla base della perizia di UN SOLO esperto (anche se addetto ai lavori) sia una follia. Fra l'altro il perito sostiene che la IARC dovrebbe classificare i cellulari in classe 1 (sicuramente cancerogeni) riconoscendo quindi implicitamente che la IARC non li ritiene tali.
Tra l'altro lo IARC non c'entra un'accidente in quanto il tumore di cui si parla NON E' UN CANCRO!
Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen |
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schottky
postato il:
24.04.2017, alle ore 16:29 |
Intendo anche che le famose classificazioni 2A 2B 1 etc non hanno nulla a che vare con la cosa di cui si parla perche sono gradi di cargenogenicità . Quando la finirà la gente di dire scrivere stupidate su argomenti di cui non capisce un cavolo?
Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen |
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double_wrap
postato il:
24.04.2017, alle ore 18:12 |
La discussione sara' anche aspra ma resta interessante e vale la pena di continuarla.
Che il neurinoma del nervo acustico (quello della sentenza) sia un tumore benigno vuol dire solo che non va in metastasi e non che non faccia danni. Come tutti i tumori benigni puo' espandersi e nel caso particolare ledere il nervo acustico causando sordita' permanente, cosa che e' considerata una patologia invalidante.
Tuttavia il contesto di discussione non e' tanto quello medico quanto quello normativo e nei criteri IARC il termini cancro e tumore vengono usati senza distinzioni (almeno credo e posso anche sbagliare)
http://www.iss.it/binary/elet/cont/criteri_IARC.pdf
Quindi SE E SOLO SE fosse acquisito che i cellulari siano certamente cancerogeni (e quindi causano tumori maligni o benigni che siano) allora si puo' ricondurre un eventuale stato di invalidita' alla esposizione continuata e non protetta ai cellulari (ed anche ai ripetitori).
La conseguenza della sentenza di Ivrea (che pure mi lascia dubbioso) e' infatti il riconoscimento della malattia professionale invalidante con conseguente pagamento delle indennita' da parte INAIL e magari successiva rivalsa della stessa sulla ditta.
Ovviamente se i criteri IARC riguardano solo i tumori maligni e non anche quelli benigni allora riconsidero la mia posizione, ma mi piacerebbe avere una fonte che lo dice chiaramente.
"se peso cado, ma se cado non peso"
adamatj.altervista.org |
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gironico
postato il:
24.04.2017, alle ore 19:42 |
Double_wrap: da parte INAIL e magari successiva rivalsa della stessa sulla ditta.
io sinceramente quando sento questo tipo di sentenze mi innervosisco....
Tutto fa male se se ne fa un uso smisurato.... questo l'ha capito anche la mi figliola di 5 anni che se mangia troppa cioccolata poi gli brucia la patatina e il culetto....
Tutte le volte si punta il dito alla fine della filiera sull'azienda che ti ha fatto usare il cellulare, il trattore, il trapano, il mouse, la tastiera....
Ma le altre ore fuori da lavoro cosa fai?
Al cellulare non parli mai? Chiedi se ti forniscono l'aurecolare, se no compratelo, costa 5 euro...
Il trattore e trapano se non ti metti le cuffie porta alla sordità con il tempo.... poi magari quando torni a casa passi la serata ad ascoltare la musica per ore in cuffia a tutto fuoco....
Mouse e tastiera ti fanno male al polsino dai e dai.... poi vai a giocare a tennis nel tempo libero...
Quando si decide di fare un mestiere, si sa prima di incominciarlo quali possono essere gli eventuali danni biologici nel tempo...
I DPI e nuove attrezzature nascono per cercare di limitarli....
BRUTTO DIRLO, ma non possono almeno i mezzi odierni eliminare totalmente gli effetti collaterale prodotti da qualsiasi mezzo, a partire dal trattore al beneamato smarphone che la gente lo ha sempre in mano sempre di più....
ma dar sempre la colpa al lavoro che uno ha fatto senza considerare il restante 3/4 di tempo della giornata più i weekend e feste e dare colpa solo esclusivamente al lavoro.... la trovo la classica strategia del passare la palla quando incomincia a bruciare...
Già con questo sistema il lavoro mi sembra che ha preso una brutta piega... e questo è un dato di fatto
La vita è troppo breve per bere vini mediocri |
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dsalva
postato il:
24.04.2017, alle ore 21:46 |
Gironico, tutto fa male se esageri e se sai che fa male. Se non lo sai o se ti raccontano che non fa male? |
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