Scacciatopi
elettronico
Alcuni mesi fa, un collega di lavoro si lamentava del fatto che la moglie avesse speso circa 90 euro per l'acquisto di tre scacciatopi elettronici,da collocare nella cantinola, acquistati tramite televendita. Dopo alcuni mesi l'amara sorpresa.
L'ospite( o gli ospiti) indesiderato persisteva con la sua presenza. Il collega, mi chiese se avessi potuto costruirgli qualcosa che funzionasse. Contrariamente ad altri sistemi (chimici, ecc), quelli elettronici basati su suoni, ultrasuoni o vibrazioni richiedono tempo per allontanare gli animali. Pertanto ho aspettato cinque mesi prima di sottoporvi questo progettino.Quello che noi chiamiamo suono, è in realtà una vibrazione udibile dall'orecchio umano, che sente nel caso di una persona giovane e sana frequenze comprese tra i 20 e 20.000 Hertz. Molti animali hanno un udito molto sensibile e con una gamma di frequenze udibili molto più estesa. Come per l'essere umano esistono frequenze di disturbo, un esempio è la sveglia elettronica che funziona a 800-1000 Hz, così, anche per ogni animale esiste una frequenza di disturbo alla quale l'intolleranza diventa elevata. Il protrarsi di perturbazioni fisiche all'ambiente, porta l'animale ad abbandonare il territorio occupato. Del resto, è un po' quello che succede agli esseri umani, che abbandonano il loro ambiente quando c'è una condizione sociale difficile. Per i ratti in genere, la frequenza di massimo disturbo è stata calcolata intorno ai 23.500 Hz, frequenza che per noi è considerata ultrasuono. Per i pipistrelli, la situazione è radicalmente diversa; in quanto essendo ciechi utilizzano un sistema di orientamento (da cui è stato copiato il sonar) ad ultrasuoni. Immettendo ultrasuoni nell'ambiente, si disorientano e abbandonano il locale per sempre. Non sempre e non in tutte le situazioni gli ultrasuoni sono sufficienti; è il caso delle intercapedini con materiali
isolanti o fonoassorbenti o all'interno di controsoffitti non smontabili.Gli ultrasuoni non sono in grado di arrivare negli spazi e negli angoli più nascosti,all'interno di imballaggi o di prodotti confezionati;come anche negli anfratti di muri o delle pareti. In questo caso è necessario usare sistemi Sismici a vibrazione. Chi volesse utilizzare questo dispositivo per allontanare zanzare o volatili (piccioni), andrebbe incontro ad un fallimento certo. Per le zanzare, anche se vengono disturbate a determinate frequenze, poichè esistono centinaia di varietà con frequenza di massimo disturbo molto diversa, è difficile creare apparecchiature adatte per tutte. Per i volatili in genere, si usano i sistemi sonici, che si basano sulla riproduzione del grido degli uccelli rapaci. Anche se efficienti, il difetto è quello di essere molto rumorosi, pertanto, possono essere installati solo in aree extraurbane. In definitiva, all'esterno i sistemi ad ultrasuoni che utilizzano tweeter pizoelettrici non danno grandi risultati, perchè sono molto direzionali. Per raggiungere buoni risultati occorrerebbero tweeter orientati in tutte le direzioni e con potenze molto elevate.
Per la realizzazione
di questo piccolo circuito sono necessari due comunissimi NE.555 e una manciata di componenti discreti.
Il primo Ne.555 viene usato come vibratore astabile, per generare una frequenza di circa 50 Hz (dai miei calcoli 48 Hz) che modula il segnale del 2° NE.555 usato per generare una frequenza di 23.500 Hz.
Schema :
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Gli unici dati che emergono dallo schema sono : L'uscita del 1°(piedino 3) NE.555 è collegata col piedino 4 (reset) del 2° NE.555 (normalmente il reset è collegato al positivo) e i due condensatori C3 - C4 collegati in parallelo. Sull'uscita 3 del 2° IC è stato collegato un piccolo tweeter pizoelettrico in grado di emettere il suono a 23.500 Hz. Ora, tutti i miei calcoli sono teorici, non avendo a disposizione un frequenzimetro e un oscilloscopio. La formula per determinare la frequenza che ho usato è questa:
F = 1,44 / (R1+2R2) C
Componenti :
R1=1.000 Ohm IC1= NE.555
R2=12.000 ohm IC2= NE.555
R3=1.000 ohm CP1= tweeter pizoelettrico
R4= 18.000 ohm
C1= 1uF elettr.
C2=10.000 pF poliestere
C3= 1.500 pF poliestere
C4 = 100 pF ceramico
C5 = 10.000 pF poliestere
C6= 100.000 pF poliestere
Per testare il circuito e vedere se effettivamente desse qualche risultato, abbiamo fatto in questo modo: sono state messe tre esche (cibo) in punti diversi di questa cantinola (circa 12 Mq), senza inserire nessun dispositivo scacciaanimali (chimico o elettronico). Per circa 20 giorni controllando periodicamente le esche si è notato che queste non erano intatte (erano mangiucchiate). Questo dava la certezza della presenza dell'ospite indesiderato. Dopo i venti giorni sono stati collocati due di questi scacciatopi autocostruiti. Controllando periodicamente le esche, quest'ultime non apparivano intatte. Adesso, sono passati altri quattro mesi e le esche sempre presenti nel locale non sono state più toccate; da ciò si deduce che l'animale non è più presente.Ora ho consigliato al mio amico di togliere le esche. Lungi da me il fatto di aver risolto un problema atavico che interessa migliaia di persone; ma forse in questo caso, a qualcosa è servito. Se qualcuno avesse lo stesso problema, potrebbe tentare con questo dispositivo.
Alcune foto
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E' preferibile racchiudere il circuito all'interno di un contenitore e non lasciarlo così come lo vedete.
Un saluto a tutti