AVVIATORE per MOTORI TRIFASE
Dispositivo utile ad avviare grossi motori trifase a partire dalla alimentazione monofase di casa
Il problema che dovevo risolvere era quello classico di avviare, e far funzionare, un motore trifase di discreta potenza (3 Hp) disponendo solo della normale alimentazione monofase di casa.
Il sistema di collegamento del motore è quello standard, con gli avvolgimenti cablati per 220 v trifase, stella o triangolo a seconda dei casi, alimentando due capi direttamente con i 220v di rete e il terzo attraverso un condensatore.
|
clicca per ingrandire |
Sull’argomento e sul dimensionamento del condensatore ci sono in rete fiumi di informazioni per cui non ha senso riportare cose ipernote.
Basta dare corrente ed il motore si avvia però...
Avviare un motore di grosse dimensioni es. 3Hp, usando i 3KW di un contatore casalingo non è banale. La coppia disponibile al momento dell’avvio col solo condensatore di marcia da 20-50 mF (scelto caso per caso) è minima ed il motore (più è grosso più è problematico) stenta molto ad avviarsi, anche a vuoto.
La cosa si può risolvere aumentando di molto la capacità, solo in fase di avvio, salvo poi rimuoverla a motore avviato lasciando solo quella giusta di marcia.
In questo fase però si assorbe dalla linea una corrente molto forte, e c'è il concreto rischio di far saltare il contatore.
L’avviamento è possibile solo se la capacità aggiuntiva resta inserita solo per il tempo strettamente necessario.
Questo circuito fa proprio questo, in modo automatico.
L’idea mi è venuta misurando la tensione esistente sul terzo polo del motore, quello collegato al condensatore, rispetto al filo di fase o al neutro. Al momento in cui si dà tensione si leggono 50-70 v i quali salgono poi a 190-210 a motore avviato.
Guardiamo lo schema che riporto:
|
clicca per ingrandire |
Sfruttiamo questa tensione, variabile (motore fermo o avviato) la si applica ad un piccolo trasformatore 220-9v, raddrizzata, ad azionare un rele 12v cc.
Quando il motore è fermo questa tensione non è sufficiente a far scattare il relè. Uno dei contatti del relè N/C chiude l’avvolgimento di un teleruttore sulla linea connettendo, coi suoi contatti, una grossa capacità in parallelo a quella di marcia 200-300mF.
Tutto ciò fa si che il motore disponga di una coppia di avviamento più robusta ed inizia, quindi, ad avviarsi rapidamente. Non appena il motore sarà parzialmente avviato, la tensione sul trasformatorino salirà fino a far scattare il relè e qui succedono due cose: si apre il circuito del teleruttore in quale disconnette la capacità aggiuntiva di avviamento lasciando solo quella di marcia, inoltre si commuta il primario del trasformatorino direttamente sulla 220 di linea evitando così, tentativi di riavviamento in caso di rallentamento del motore dovute al carico.
Tutto questo accrocchio fa si che l’avviamento duri il minimo indispensabile, anche solo 1-2 secondi prevenendo eventuali reazioni del contatore.
Personalmente l’ho installato in un convertitore rotante (cercare in rete se siete interessati) che mi serve per generare corrente trifase a partire dalla monofase, corrente che poi utilizzo per il tornio, fresa, trapano ed altre macchine che montano motori trifase standard da 3Hp.Queste attrezzature sono a corredo del mio laboratorio di elettronica.
Sono certo che il problema dell’avviamento possa essere risolto anche in modo più elegante, ma questo funziona ottimamente da almeno 10 anni senza sbagliare un colpo, nel pieno rispetto dell’HAM SPIRIT di cui sono un convinto assertore.
Resto a disposizione per ogni chiarimento fosse necessario,e se questo articolo sarà pubblicato, mi riservo di proporre altre cose rigorosamente farina del mio sacco, magari più elettroniche.