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COLONNINA PER TRAPANO ELETTRIFICATA tipo: livello:
Modifica ad una colonnina da banco per trapano in modo da regolare elettricamente lìaltezza della punta dal pezzo in lavorazione.
 
 



 

COLONNINA per TRAPANO... ELETTRIFICATA

 

Modifica apportata ad una colonnina da banco per trapano in modo da poter regolare elettricamente la distanza della punta dal pezzo in lavorazione.


Buon giorno a tutti...!
Il  mio banco di elettronica ha a corredo alcuni utensili che mi servono per le piccole lavorazioni meccaniche sempre presenti un progetto elettronico... come tutti penso.
Una delle lavorazioni più frequenti e quella di praticare fori, dai pannelli di alluminio, agli chassis, alla vetronite degli stampati. Queste lavorazioni si possono fare a "mano libera" ma spesso e con risultati migliori è più comodo farle con un "trapano a colonna". Nel mio caso ho usato per anni una piccola colonnina da banco col pianale in ghisa con una escursione verticale, comadata dalla apposita leva di non oltre 60mm.
Però a volte capita che il pezzo da lavorare sia alto es. nel caso di chassis... e allora occorre spostare in alto la parte fissa della colonna, poi magari subito dopo capita un foro su un lamierino e allora si deve riabbassare di nuovo, o usare qualcosa sotto il pezzo per alzarlo dal banco.
Poi capita di dover lavorare una basetta di vetronite e allora si può usare un piccolo trapano con elevato numero di giri e le micropunte in vidia e anche qui ci vuole l'altezza giusta e una buona stabilità altrimenti si rischia di spezzare le fragilissime punte.
Per me questo era un piccolo stress... e poi idea...!
Perchè non accoppiare un crick alla colonnetta... con un pò di giri di manovella si risolve il problema.
Poi l'appetito vien mangiando, la pigrizia impera... e allora la manovella è sparita a favore di un motorino e tutto quello che ci vuole per farlo funzionare...
 
 

La foto penso sia abbastanza eloquente.
Passiamo alla realizzazione... 
Ho usato un crick FIAT carico d'anni, che ha avuto nuova vita, ora nelle auto sono forniti degli attrezzi molto più miseri per consentire la sostituzione di una gomma forata, complice il fatto che le "panne" sono veramente molto rare. Comunque questi crick si trovano ancora dai demolitori, anche se sono diventati ambiti perchè si prestano a tanti riutilizzi... 
Tagliamo a squadro il piede.
Apriamo il coperchio della testa, togliamo i vari seger, smotiamo la manovella sfilandola dalla coppia conica di simil-alluminio. A questo punto, svitatndo la vite principale (quella che ha il compito di sostenete l'auto) si libera il cursore (quello che si impega nel appositi alloggiamenti esistenti sotto pianale dell'auto) ci ritroveremo con questi pezzi:
 
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Riponiamo la parte della manovella, non ci servirà in questa sede, ma... potrebbe sempre servire...!
Mettiamo la vite sul tornio, meglio proteggerla con un po di carta avvolta anche se gli ultimi cm non saranno mai usati. Contropunta, troviamo il centro ed eliminiamo l'ingranaggio, Del codolo che rimane , sempre usando la contropunta, ho ridotto a 10mm il diametro (solo perchè avevo un cuscinetto con un intermo di quel diametro esterno 25mm) fino a 2-3 mm dall'inizio della vite. Se abbiamo lavorato bene deve entrare preciso nel cuscinetto.
Eliminiamo anche parzialmente le due ali in testa all'ex crick meglio di tutto lo descrive la foto...
 
 
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Sempre al tornio si sagoma la ruota dentata (sempre di recupero...) adattando i diametri in modo che poggi solo sul centro del cuscinetto (attraverso il piano di alluminio e la rondella forata). Due grani bloccano tutto a posto. Ulteriori 4 brugole di 6mm tengono assemblata la pila piasta+rondella+cuscinetto+piano della testa del ex-crick.
Purtroppo il cuscinetto si trova ad essere sollecitato anche trasversalmente, cosa non proprio ortodossa, la soluzione canonica prevederebbe  2 cuscinetti conici contrapposti, ma per questo modesto sforzo penso che regga e così ho deciso di non cmplicarmi la vita... e se poi si dovesse sgabbiare lo sostituirò... non può creare grossi danni comunque...
Per centrare bene il cuscinetto, portare in alto il cursore, bloccare le 4 brugole in centro, ovviamente quando poi il cursore sarà lontano dal cuscinetto i problemi saranno ancora minori potendo contare sulla flessibilità della barra-vite...
Ora vediamo come fissare il meccanismo di sollevamento, appena descritto, alla colonna.
Vediamo le foto:
particolare superiore
 
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particolare inferiore
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I due supporti li ho fatti semplicemente con un pezzo di trafila piena 50x12mm, foro di 32mm (uguale al diametro della colonna) poi taglio col flessibile, foro, filettatura e brugola a scomparsa di 6MA per serrare il tutto sulla colonna.
Sistema banale, ma di grande affidabilità.
Il crick è saldato sopra e sotto con due... puntini di saldatura...
OVVIAMENTE DIRITTO,A SQUADRO E PARALLELO...!!!
 
Ora l'intervento più delicato, e a "mano libera"...
Smontata la colonnetta nelle sue parti e...
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Smontare la vite che serviva a bloccare la parte della colonna contenente l'ingranaggio comandato dalla leva che si aziona far scendere la parte mobile della colonna.
Anche il questo caso la parte rossa in primo piano presenta un taglio, rivolto verso la colonna, che minimamente deformato dal bullone consentiva di bloccare il tutto alla altezza voluta.
Col flessibile ho allargato il taglio di quel tanto (10mm) da consentire di fissare un pezzo di metallo saldato poi al cursore del ex-crick.
ALLARGARE SOLO LA ZONA CHE SERVE ALL'INTORNO DEL FORO DEL BULLONE...!
Manovra da gestire con molta cautela, cercando di non rovinare tutto.
Il bullone originale ritornerà al suo posto, non serrato a fondo (tramite la vite del ex-crick deve consentire al blocco rosso lo scorrimento verticale ma, in ogni caso, senza gioco). Tale bullone consentirà inoltre anche il trascinamento verticale.
Sulla sommità ho montato un motorino+riduzione a vite senza fine "tipo tergicristallo", le due pulegge e la cinghietta positiva, due grani sui perni e via andare...
Una nota sul motorino: meglio scegliere un tipo con la riduzione a vite senza fine ortogonale con l'asse del motore elettrico (spesso si trovano con un angolo di 10-15°). Secondo me quelli ortogonali funzionano bene anche invertendo la alimentazione del motore, mentre gli altri, quelli inclinati sono stati progettati per andare sempre per lo stesso verso (tergi).
 
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Una nota "elettronica" la piastra si un durissimo alluminio, venuta a morire lì, in origine era una parte di una apparecchiatura a microonde e i fori erano per le viti di regolazione delle cavità sottostanti... CHE BRUTTA FINE...!!! comunque meglio che in fonderia...!
Tre fori ed un bell'alleggerimento della puleggia maggiore danno un tocco più fico...
 

Non sto a descrivere l'alimentatore i relè, l'interruttore a zero centrale che servono a sollevare o abbassare il trapano anche se so che mi esporrò alla critica di "GRIX è un sito dedicato all'elettronica e non alla meccanica...".

Su questo argomento, comunque non mi sento fuori tema, il tutto è nato per la sola elettronica, per la meccanica ho altre macchine. Inoltre, secondo me, per lavorare è necessaria l'attrezzatura giusta se no è difficile se non impossibile, fare qualcosa di buono.
Ritornando a noi... la corsa finale dell'accrocchio è di circa 250mm, stabilità rocciosa... oddio ovviamente  non è un trapano per lavori "pesanti".
posizione tutto sù...
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e tutto giù
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A corredo dell'atrezzo c'è il comando a pedale per accendere il trapano utilissimo perchè libera le mani consentendo lavori più precisi (sempre di riciclo), e per quello a pistola (si vede nelle prime foto) il sistema di riduzione dei giri ma, con mantenimento della coppia, a SCR su singola semionda: il più funzionale fra i 4 o 5 diversi che ho realizzato e poi cestinato anche questo circuito, geniale e utilissimo, è giustamente ipernoto e quindi lo cito solamente.
Sempre a corredo il collarino per inserire il trapanino veloce (impagabile per la vetronite e altro), fatto al tornio da un pezzo di alluminio ex fotocopiatrice costruita in epoca nontuttaplastica...
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Non potete credere quanto è funzionale quest'aggeggio, sono stato ben felice del tempo impiegato per la realizzazione, ed in ogni caso come ha scritto qualche saggio di cui non so il nome, il buono sta nel viaggio e non nella meta.
Di quest'oggetto, prego, apprezzate o criticate l'idea non la realizzazione che poteva sicuramente essere più curata... se qualcuno è interessato sono a disposizione per tutti i chiarimenti, considerando comunque che ogniuno, a seconda di quello che ha a disposizione dovrà fare i suoi bravi adattamenti...
Mi ricordo su questo tema una vecchia rivista che aveva come sottotitolo "costruire diverte"...
 
Sono identicamente felice di collaborare con questo sito, ho già imparato un sacco di cose, ed ancor di più aspettano di essere scoperte. 
 
Saluti e cordialità a tutti 
 

 



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Questa pagina è stata creata da i4gsj
il 17/02/2013 ore 13:01
ultima modifica del 19/02/2013 ore 21:35
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