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FORUM: Pic Micro
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arduino nano - dubbio su schema elettrico
     
Autore Messaggio opzioni
ax77





postato il:
02.09.2025, alle ore 10:45
arduino nano - dubbio su schema elettrico 

Buongiorno a tutti,
per svariati motivi sono costretto a utilizzare un modulo arduino nano (e' una imposizione).

Nello schema ho trovato una stranezza, e credo di non essere l'unico: il condensatore C4 in serie al pin DTR del FT232.

https://content.arduino.cc/assets/NanoV3.3_sch.pdf


Cercando in rete nei forum

https://forum.arduino.cc/t/some-question-for-nano-schematic/…

ho trovato che dovrebbe servire a dare un impulso di reset al FT232, pero' ho notato che nello schema elettrico il pin RESET del circuito integrato è flottante.
Inoltre, nel datasheet del FT232, non ho trovato indicazioni circa questo strano condensatore (puo' essere che non ci abbia fatto caso). Da come la sapevo, il segnale DTR serviva solo alla comunicazione, poi magari nel frattempo qualcosa e' cambiato.

Qualcuno potrebbe dire: se devi utilizzare il modulo, prendilo a scatola chiusa e adoperalo. Purtroppo non posso farlo proprio cosi' semplicemente, altrimenti lo avrei gia' fatto.

C'e' qualche buon samaritano che sa darmi qualche indicazione per favore?



Il circuito ha sempre ragione

Il 555 sta all elettronica come arduino all informatica: entrambi loro malgrado.
amilcare.c



[pagine pubblicate]

postato il:
02.09.2025, alle ore 12:15
La butto lì
Sono in macchina e non ho modo di vedere lo schema in maniera approfondita ma a mio parere quel condensatore è collegato a RP10 una resistenza di pull up da 1K vicino al pulsante di reset.
Se ispezioni il pcb sono sicuro al 99% che è così
Tutti i riferimenti a reset sono collegati tra loro altrimenti gli avrebbero dato un altro nome



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Perche' la tua coscienza e' quello che tu sei,
la tua reputazione e' cio' che gli altri pensano di te.
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Elettronica: il LEGO dei grandi
ax77





postato il:
02.09.2025, alle ore 14:34
Il fatto e' proprio quello, e' disaccoppiato.
I reset dovrebbero in qualche maniera essere accoppiati tra loro, magari con qualche rete di ritardo e quello che vuoi.
Cosi' anche no, oppure qualcosa mi sfugge.

Poi se io guardassi la documentazione del micro non so che mi verrebbe da pensare:

https://ww1.microchip.com/downloads/en/AppNotes/00002519A.pd…



Il circuito ha sempre ragione

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ax77





postato il:
02.09.2025, alle ore 14:48
Si', e' collegato a RP1D, pero' il condensatore dovrebbe essere collegato in primo luogo a gnd, e non chiudersi a gnd attraverso il DTR del FT232. Dopodiche' ci vorrebbe un diodo col catodo perso il positivo di alimentazione.

Forse sono io che non capisco piu' nulla. Boh.



Il circuito ha sempre ragione

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double_wrap




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postato il:
02.09.2025, alle ore 15:17
Spero di aver capito la tua domanda.
Quando uso gli atmega328P stand alone collego un condensatore da 100 nF fra il reset dell'atmega e il DTR del convertitore USB/TTL (qualunque sia il chip).
Questo dovrebbe servire a resettare l'atmega, avviare il bootloader e predisporlo al caricamento del codice quando parte la connessione via seriale COM fra PC e convertitore USB/TTL.

Nello schema che hai allegato si vede che il reset dell'atmega (IN) è collegato sia a Vcc con una resistenza da 10 K sia al RST (OUT) del FT232 tramite un condensatore C4 da 100nF, che e' proprio quello che faccio io.

Per il reset del FT232 non mi sono mai posto problemi perche' uso delle board gia' cablate.





"se peso cado, ma se cado non peso"
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primok




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postato il:
02.09.2025, alle ore 18:21
Quel condensatore da 100 nF ha la funzione di permettere il reset automatico del microcontrollore (ATmega328P) quando viene avviata una nuova programmazione via USB.

Funziona così:

Il chip USB–seriale (FT232RL nello schema) ha un pin DTR (o RTS) che, quando il PC apre la porta seriale per caricare un nuovo sketch, viene portato a livello basso.

Quel segnale passa attraverso il condensatore da 100 nF verso il pin RESET dell’ATmega.

L’impulso breve che ne risulta (perché il condensatore lascia passare solo la variazione di livello logico, non il livello costante) genera un reset sul micro.

In questo modo, quando l’IDE (per esempio Arduino IDE) apre la porta seriale, il micro si resetta automaticamente e parte il bootloader, pronto a ricevere il nuovo firmware.

Senza quel condensatore, saresti costretto a premere manualmente il pulsante di reset ogni volta che vuoi caricare un programma.

Primok



Più piccola è la mente più grande è la presunzione.
amilcare.c



[pagine pubblicate]

postato il:
02.09.2025, alle ore 18:27
Quella circuitazione è nota come derivatore RC


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ax77





postato il:
02.09.2025, alle ore 20:42
Anzitutto grazie a tutti quelli che sono intervenuti per le delucidazioni.

double_wrap:
Spero di aver capito la tua domanda.


Si' double, grazie.

double_wrap:

Quando uso gli atmega328P stand alone collego un condensatore da 100 nF fra il reset dell'atmega e il DTR del convertitore USB/TTL (qualunque sia il chip).
Questo dovrebbe servire a resettare l'atmega, avviare il bootloader e predisporlo al caricamento del codice quando parte la connessione via seriale COM fra PC e convertitore USB/TTL.


Sto guardando informazioni sulla RS-232 sia dal mio vecchio libro di telecomunicazioni (Kostopoulos, Corso di Telecomunicazioni), sia da wikipedia.

https://en.wikipedia.org/wiki/Data_Terminal_Ready

Il segnale DTR indica che il DTE (cioe' il caro buon vecchio computer) e' pronto per trasmettere o ricevere dati. Il segnale e' attivo alto, quindi con livello di tensione positivo. Pagine 654 e 655 del Kostopoulos.

Il fatto che il segnali torni a livello basso indica al modem che la comunicazione puo' essere terminata (wikipedia).

Ora, ammettendo che inizialmente non ci sia nessun cavo di comunicazione collegato fra l'ardua schedina e il pc, il DTR dovrebbe starsene buono a 0V: in questo caso, il uC atmel si ritrova la classica cella RC passa basso sul pin di reset, e il ciclo di reset viene eseguito normalmente.

Qualora, a schedina accesa e reset ultimato, il pin DTR venisse attivato, significherebbe che su di esso ci dovrebbero essere circa 5V o poco meno (rispetto a gnd).
Il condensatore C4 pero' e' carico e, siccome la tensione su di esso e' una funzione continua, significa che per un breve istante (bisognerebbe fare un' analisi di transitorio), sul pin di RESET dell'atmel ci sarebbero poco meno di 10V. Non mi sembra una cosa cosi' carina.
Il salvataggio sembrerebbe avvenire in calcio d'angolo: il pin RESET dell'atmel regge fino a 13V, perche' quel uC prevede anche la programmazione parallela a tensione piu' elevata (HVPP).

Mettendo pero' il classico diodo Schottky con anodo sul reset del uC e catodo sui 5V (come del resto suggerito dalla stessa Atmel), sarebbe interessante vedere cosa succede.

Altra considerazione riguarderebbe poi il pulsantino di reset: Atmel, a pagina 8:

https://ww1.microchip.com/downloads/en/AppNotes/00002519A.pd…

dice di mettergli in serie una R da 330ohm per evitare disastri (facendola breve). Nello schema elettrico della schedina della resistenza non c'e' traccia.

Se sto sbagliando da qualche parte riusciresti a dirmi dove per favore?

double_wrap:

Nello schema che hai allegato si vede che il reset dell'atmega (IN) è collegato sia a Vcc con una resistenza da 10 K sia al RST (OUT) del FT232 tramite un condensatore C4 da 100nF, che e' proprio quello che faccio io.

Per il reset del FT232 non mi sono mai posto problemi perche' uso delle board gia' cablate.



Sarebbe interessante provare cosa succede con un generatore di burst.
Sarebbe anche interessante vedere come si comporta la schedina in situazioni normali: non ne ho nessuna sottomano, pero' se ne avro' occasione..... intanto la prendo a scatola chiusa e buonanotte, non posso fare nulla di diverso.



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postato il:
02.09.2025, alle ore 21:18
Pensavo che, d'altra parte, se il DTR proposto all'uscita dal FT232 fosse attivo basso (come sembrerebbe guardando con attenzione il datasheet, che certo non brilla per chiarezza), allora il reset effettivamente arriverebbe all'atmel all'attivazione del DTR.

A quel punto i 10V sul pin di reset dell'atmel arrivano quando il DTR torna a livello alto.

Il problema, semmai, e' se all'accensione della schedina il DTR e' alto. A quel punto, all'accensione, l'unica capacita' vista dal piedino di reset dell'atmel si direbbe quella parassita data dalle piste o poco altro.



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postato il:
03.09.2025, alle ore 10:21
Praticamente tutte le board arduino con a bordo un convertitore USB/TTL sono fatte in quel modo. Alcune hanno una piazzola che <apre> la linea RTS, C4, RESET impedendo il reset automatico (e l'attivazione temporanea del bootloader) quando si attiva la connessione seriale. In tale situazione, come detto da Primok, serve pigiare il tasto di reset PRIMA dell'avvio della programmazione per avviare il bootloader.

In molti casi isolare il reset automatico puo' essere utile per evitare il reset al runtime ogni volta che si attiva una comunicazione seriale USB, ad esempio per connettere qualcosa di esterno.

Se ci si pensa ogni volta che sulla IDE si apre il monitor seriale per visualizzare un flusso di dati DALL'atmega l'atmega viene resettato: a seconda dei casi e' un vantaggio o uno svantaggio.

La citata piazzola serve appunto per abilitare il reset da usb <SOLO> in programmazione, poi in runtime la si apre e si hanno attive solo le le linee TX ed RX del convertitore SENZA il reset alla connessione.








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