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FORUM: Elettronica Generale
Qui si parla di tutto....dall'analogico al digitale, dal software all'hardware, dal semplice crepuscolare al computer.


individuazione punto di massimo (o minimo) di una sinusoide
     
Autore Messaggio opzioni
rcc.roberto



[pagine pubblicate]

postato il:
07.09.2023, alle ore 07:52
Se amplifichi il segnale e lo squadri, ottieni una onda quadra di ampiezza costante. Poi puoi utilizzare il fronte di salita o quello di discesa.
schottky





postato il:
07.09.2023, alle ore 08:31
il problema è che vuole il punto di massimo, non di zero, è per quello che gli avevo suggerito lo sfasatore a 90°, ma poi abbiamo assodato che l'onda è tutt'altro che sinoidale.


Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
zio bapu




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postato il:
07.09.2023, alle ore 17:24
Domanda:
Ma se il massimo corrispondesse alla metà esatta della semionda, si potrebbe usare un duplicatore di frequenza e comparare la presenza di tensione sulla sinusoide con un passaggio per lo zero del duplicatore?
Non li ho mai usati, ma i duplicatori duplicano una frequenza precisa o si 'autocentrano'?



mandi
rcc.roberto



[pagine pubblicate]

postato il:
07.09.2023, alle ore 20:32
schottky:
il problema è che vuole il punto di massimo, non di zero, è per quello che gli avevo suggerito lo sfasatore a 90°, ma poi abbiamo assodato che l'onda è tutt'altro che sinoidale.


Ma una volta amplificato e squadrato ha sempre un max allo stesso livello, allora poi basta un trigger.
schottky





postato il:
08.09.2023, alle ore 09:14
Ma trovi sempre gl zeri non i massimi


Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
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una ogni 100 livelli
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postato il:
11.09.2023, alle ore 19:33
La questione e' effettivamente intrigante.

Visto che il segnale NON sembra essere sinuosoidale (e quindi ci sono falsi massimi e fals minimi) e' impossibile individuarne il <massimo> senza avere esaminato TUTTO il periodo.
Si possono pero' fare ipotesi ragionevoli per <predire il massimo>
1) il segnale e' SIMMETRICO rispetto allo zero o a un valore medio
o in alternativa
2) l'ampiezza varia in modo trascurabile fra due periodi successivi

Si possono adottare varie soluzioni:
A) in analogico si puo' usare un rivelatore di picco per valutare il massimo nel <primo semiperiodo> e poi usarlo per triggerare il livello durante il <secondo semiperiodo> (c'e' da aggiustare i segni ma sono banalita'). Il rivelatore di picco viene azzerato sul <secondo zero crossing> del segnale per inseguire le variazioni di ampiezza

B) in digitale si puo' campionare un <semiperiodo> in un buffer, poi nel <secondo semiperiodo> si scansiona il buffer per cercare il massimo ed infine nel successivo <primo semiperiodo> (oltre a campionare di nuovo) si fa il trigger sul massimo trovato prima.
Con un segnale a 100 Hz basta campionare a 20.000 campioni/secondo per avere una buona risoluzione (100 cp per semiperiodo), ce la fa tranquillamente un micro.

Il gioco e' lo stesso: si analizza un periodo (o un semiperiodo) e si sincronizza sul succesivo, C'e' un ritardo massimo di un periodo che dovrebbe essere accettabile alle luce delle ipotesi di sopra


Tuttavia la domanda resta la solita: <di cosa> serve trovare il <massimo di un segnale periodico> per attivare uno stroboscopio a 100 Hz? Conoscendo l'origine del segnale magari ce' una via piu' agevole dalla sincronizzazione (necessariamente predittiva) sul <massimo>

Ad ogni modo e' un bel giochino!



"se peso cado, ma se cado non peso"
adamatj.altervista.org
rcc.roberto



[pagine pubblicate]

postato il:
11.09.2023, alle ore 20:39
Io sono anche curioso di sapere il PERCHE' occorre attivarlo sul picco massimo?!?!
molivotti




una ogni 10 livelli


postato il:
14.09.2023, alle ore 00:10
Ok, dato che vi ho intrigato, vi dico qualche cosa in più,
il mio interesse è rivolto al bilanciamento di un disco in rotazione; intendo far ruotare il disco su un asse da strumentare (si possono sfruttare molte tecniche di strumentazione: estensimetrica, induttiva, piezoelettrica, capacitiva, ecc.) ciò che si ottine è comunque un segnale pseudo sinusoidale la cui frequenza dipende dalla velocità di rotazione del disco e l'ampiezza dalla forza centrifuga ganerata della massa eccentrica in rotazione; di quel segnale va individuato il massimo (o il minimo la cosa è indifferente) per generare un impulso di comando per innescare una lampada strobo (può anche essere un led di potenza), in tal modo è possibile visualizzare direttamente sul disco la direzione di eccentricità e correggere aggiungendo o togliendo massa nelle zone individuate.
A una prima analisi si potrebbe pensare che anche un semplice passaggio per lo zero sarebbe sufficiente (sarebbe safasato di 90° e basterebbe tenerne conto) c'è però il problema che in una sinusoide ci sono due passaggi per lo zero per cui non si ha una risposta univoca.
Non è che in commercio non ci siano macchine per il bilanciamento, tutti i gommisti ne hanno una ed anche molto sofisticata che effettua pure il bilanciamento dinamico e che individua la posizione e la quantità di massa da aplicare, a me non serve così tanta tecnologia, mi è sufficiente il bilanciamento statico e questo si può fare semplicemente in modo meccanico come ho sempre fatto con ottimi risultati, ma vorrei provare a implementare un accrocchio elettronico.
schottky





postato il:
14.09.2023, alle ore 11:09
Dei passaggi per lo zero basta beccarne uno, da lì in poi uno sì e uno no.
In termini pratici squadri il segnale ottenendo tutti gli zeri e poi usi un divisore per due a quel punto discriminare se hai preso i 90° in anticipo o in ritardo è facile.



Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
rbacchi




una ogni 10 livelli


postato il:
14.09.2023, alle ore 12:05
Si potrebbe usare un micro che seguendo l'andamento del segnale con il convertitore AD, individua il punto di interesse e lo segnala nel ciclo successivo, presumendo che in un giro la velocità non cambi tanto.


Se lo puoi fare fallo e non t'arrabbiare,
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