Io da smanettone proverei ad iniziare dal contrario.
Op amp a guadagno variabile, ruota bilanciata e velocità controllabile.
Fai girare e vedi se si accende il led che dovrebbe indicare il punto.
Che non dovrebbe accendere mai.
poi prova con sbilanciamento e vedi che fa e dove indica il punto e cosi' via.
Anche il viaggio più lungo inizia con un piccolo passo.
Si vis pacem, para bellum!!!
Mark Zuckerberg ha reso suoi schiavi milioni di persone senza che se ne rendessero conto. F.G.
<Avete vinto voi,ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice> Da Mediterraneo.
Inferno,Canto III,verso 51 Virgilio dice.........
ipervale
postato il: 17.09.2023, alle ore 16:57
Secondo me, considerando che mi pare di aver capito che non si tratta di un
circuito didattico, la soluzione migliore è quella fornita da @rbacchi.
Con un micro, hai il vantaggio di fare una volta sola il circuito e di poter
ottimizzare e raggiungere i tuoi obiettivi solo modificando il codice
di analisi della tensione letta.
Valentino
double_wrap
postato il: 17.09.2023, alle ore 18:48
zio bapu: [CUT]'nessuno' ha fatto uno screen di un oscilloscopio collegato al sensore di misura...[CUT]
Effettivamente uno sguardo all'oscilloscopio del segnale generato da una piccola, ma reale, massa eccentrica sgombrerebbe il campo da millanta ipotesi
"se peso cado, ma se cado non peso"
adamatj.altervista.org
molivotti
postato il: 02.10.2023, alle ore 23:10
Per qualche giorno mi sono trovato in una zona priva di rete per cui non ho potuto interagire con voi, ora che leggo i vostri interventi mi rendo conto che vi siete sbizzarriti, ognuno seguendo la propria linea di pensiero con soluzioni più o meno complicate.
Come vi avevo accennato l'idea mi è sorta ricordando il sistema di bilanciamento ruote di auto a lampada strobo usato da un gommista in un'epoca in cui l'elettronica era essenzialmente valvolare, si utilizzavano i triodi come differenziali, comparatori, invertitori di fase, ecc; visto che funzionava impeccabilmente e la circuiteria era giocoforza relativamente semplice, mi sembra impossibile che dopo 50 anni per replicare quella funzione sia necessario mettere insieme un circuito molto complesso come qualcuno ha proposto.
Mi sembra che la cosa più sensata l'abbia detta zio bapu; appena ho un pochino di tempo vedrò di strumentare un asse con una qualche sorta di sensore (in qualche cassetto dovrei avere ancora alcuni estensimetri avanzati da un lavoro svolto anni fa su delle celle di carico), farci girare a un estremo un disco con centro di massa eccentrico e analizzare all'oscilloscopio il segnale che ne esce, poi ve ne renderò edotti.
schottky
postato il: 04.10.2023, alle ore 10:56
E' che il problema che hai descritto tu è parecchio diverso.
Nel caso dell'equilibratura della ruota la velocità di rotazione è assolutamente costante e nota, piò cambiare ma rimanendo sempre ncostante e nota. Inoltre non occorre che il lampo sia sincronizzato con il massimo di nulla, basta ce sia sincronizzato con il passaggio di un punto preciso della ruoto (punto scelto a priori) con un preciso punto fisso cosa facilissimamente realizzabile.
Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
double_wrap
postato il: 04.10.2023, alle ore 15:40
molivotti: [CUT] ricordando il sistema di bilanciamento ruote di auto a lampada strobo usato da un gommista in un'epoca in cui l'elettronica era essenzialmente valvolare, si utilizzavano i triodi come differenziali, comparatori, invertitori di fase, ecc; visto che funzionava impeccabilmente e la circuiteria era giocoforza relativamente semplice, mi sembra impossibile che dopo 50 anni per replicare quella funzione sia necessario mettere insieme un circuito molto complesso come qualcuno ha proposto.[CUT]
La differenza della complessita' sta, come ha evidenziato schottky, fra il sincronizzare <esattamente nel punto di massimo o di minimo> del segnale di elongazione dell'asse e il sincronizzare <in un punto qualunque>, ad esempio la posizione di una macchia di vernice bianca letta da un fotosensore.
Come sempre dipende da <cosa> si vuole.
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