Riparazione - Modifica
Tester Digitale DT-830B
Intro
Spesso usando strumenti economici, si corre il rischio di usarli all'estremo delle loro possibilità, e può succedere, come è successo a me, di "bruciare" un tester di quelli cinesi da 5 euro, ma pur sempre un aspetto scocciante, considerando che mentre si lavora da fastidio non sapere di aver superato il limite dello strumento usato.
Mi è successo di "bruciare un tester digitale cinese modello DT-830B duramte una prova intensiva di carico di un alimentatore con 10 A, ma giunto verso i 7,5 A dopo alcuni minuti, si è surriscaldata la pista di connessione dalla boccola sullo stampato del tester.
Ho pensato a come ripararlo (o tentare di ripararlo), il tester digitale cinese tipo DT-830B, che vedete qui in immagine.

Descrizione
Non so se sia successo a qualcun'altro, ma facendo delle prove di durata di carico del mio alimentatore, improvvisamente ho sentiro odore di ciarpame elettronico che bruciava, ed avvistata una colonna di fumo indiano con cui uno dei tester digitali DT, usato come amperometro a 10A fondo scala, mi comunicava la sua dipartita.
Stamattina sono andato dal mio "pusher" cinese di elettronica a Porta Portese ed ho acquistato altri due DT con l'intenzione di sostituire il primo andato in fumo.
Però poi aprendo il multimetro e vedendo cosa era successo, ho pensato di tentare di ripararlo, in quanto apparentemente sembrava che si fosse fusa solo la pista dei 10 A.
Ma ahimè, non solo si era fusa la pista dei 10 ampere fs, ma anche la pista di alimentazione e la plastica della porzione di manopola che era posizionata sulla portata 10A.
A questo punto, armato di buona volontà, ho deciso di sostituire le due piste con fili di rame smaltato ed ho sperato che fosse sufficiente.
Così ho pulito accuratamente la parte di cs bruciacchiato, ho pulito dalla vernice le estremità delle due piste, le ho stagnate.
Ho preso poi due spezzoni di fili di rame smaltato, una da 1mm di sezione ed un'altra da 0,25 mm, li ho tagliati a misura, spellate le due estremità con un picolo tool a batteria, originariamente serviva per le unghie, ma avendo una fresa sferica lo trovo molto utile per pulite sia le piste che i fili smaltati ed altro, ed infine li ho saldati alle estremità delle relative piste bruciate.
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Ho poi fissato il tutto con un puntino di colla a caldo, stabilizzandoli meccanicamente.
Bhe, per la storia, non è bastato...
purtroppo il DT era propio defunto!
Considerazioni
Memore però dell'esperienza precedente, ho deciso di "rinforzare" i miei DT per la portata dei 10A, per evitare altre "fusioni fredde!".
Inoltre controllerò in tutti i miei "cinesi" se le piste relative alla misura di alte correnti sono compatibili con la misura, come avviene nel mio Fluke!!
Ecco come ho proceduto:
Ho aperto il DT, togliendo le due viti sul fondo, ho estratto la pila, non è necessario smontare lo stampato dalla sua sede, in quanto le piste da modificare sono raggiungibili dalla parte del dorso, ho tagliato a misura due spezzoni di filo smaltato da 1 mm di sezione,
li ho puliti alle estremità servendomi sempre di uno strumentino cinese per le unghie, molto carino perchè è una mini-fresetta circolare che è utilissima anche per pulire le piste dalla vernice per la successiva saldatura.
Ecco lo strumentino, che oltretutto va con due pilette AA size, quindi non ha fili ingombranti che danno fastidio durante l'uso.
Puliti dunque i due spezzoni alle estermità. ho ravvivato le saldature sui due terminali delle piste della parte di misura a 10A fs, saldare le estremità ed applicate in parallelo alle piste preesistenti.
Qui potete osservare il lavoro finito.
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Altro inconveniente del DT è rappresentato dai terminali,
che non hanno le sezione sufficiente per sopportare i 10 A per il tempo lungo occorrente per fare prove varie di carico.
Allora anche in questo caso ho sostituito i cavi con i classici fili rosso/nero da 1,5 mmq di sezione, più che sufficiente per sopportare i fatidici 10 A per tempi lunghi utilizzando banane e coccodrilli tradizionali. ed ecco finalmente come appare, dentro e fuori il DT rinnovato!
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Spero di aver dato un'idea di come cavarsela in questi frangenti.
Unica attenzione, quando fate saldature su questi stampati, oltremodo fragili, state attenti a non scaldare troppo, altrimenti fate danni, spesso non riparabili.
Buon lavoro a chi ne avesse bisogno,
ma comunque consiglio a coloro che posseggono questa tipologia di strumenti di fare questa modifica, per evitare di perdere strumentazione che peraltro, finchè dura e viene ben usata, è utilissima e abbastanza affidabile.
Eccovi allora il fratellino maggiore, mooltoooo più bello e spero affidabile, dopo aver fatto qualche prova
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Sempre meglio di niente...