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  MB54
postato il:
18.07.2019, alle ore 20:25 |
Anche l' occhio vole la sua parte... |
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Elettrotecnico88
postato il:
19.07.2019, alle ore 08:08 |
Buongiorno a tutti,
Questo dovrebbe essere lo schema definitivo, o almeno lo schema dal quale svilupperò il PCB. Ho sostituito i trasformatori con i relativi morsetti, inserito un deviatore per passare la triodo ad ultralineare, ed un interruttore per togliere o inserire la retroazione negativa.
Una volta saldati i componenti farò le prove, ed eventualmente li sostituirò con altri più adeguati.
Scusate se non si legge bene ma appena avrò i valori definitivi dei componenti lo farò per bene.
Grazie a tutti |
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Elettrotecnico88
postato il:
19.07.2019, alle ore 08:10 |
Dimenticavo, i morsetti sui catodo delle valvole servono per misurare le varie correnti di bias, e di norma vanno cortocircuitati. |
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MB54
postato il:
19.07.2019, alle ore 10:05 |
E' la saga del morsetto. 
Manca almeno un pallino (catodo finale fra cap e R), ma è una dimenticanza.
Da capire la CR locale sulla 83. Indipendentemente dall' inserimento della CR globale, ti rimane sempre CR locale su R6. Può essere un bene ma anche un male se non voluta o prevista (aumenta la già alta Rint della 83). |
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Elettrotecnico88
postato il:
19.07.2019, alle ore 10:21 |
Aggiungo subito il pallino mancante! Secondo te dunque potrebbe essere utile portare r5 a 2kohm ed r6 a 100 Ohm ? In questo modo la controreazione locale dovrebbe esse minima |
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MB54
postato il:
19.07.2019, alle ore 11:29 |
Dopo si ridurrebbe l' effetto della CR globale.
Direi che non è il caso di preoccuparsi. Poichè l' effetto di una R interna troppo alta si verifica in dipendenza dalle capacità di carico ( elettrodi e parassite) e queste non le sai (in parte da d.s., ma molto da cablaggio).... come detto ciò può essere indifferente se il taglio é molto fuori BW, oppure utile se si affianca a C12, oppure dannoso se il taglio è in piena BW.
Poi vari effetti si sommano. Imho inutile pensarci adesso: lasci come è e poi verifichi (misura o orecchio, auguri). Curerei il layout fra la placca di U1 e la griglia di U2, tenendo la massa lontana dalle piste.
Metti mano al saldatore...
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Elettrotecnico88
postato il:
27.07.2019, alle ore 12:48 |
Ciao ragazzi, scusate l'assenza ma mi sono goduto una settimana di meritate ferie dopo otto mesi di lavoro no-stop. Ho portato il PC con me al mare ed ho provato a fare lo sbroglio dello stampato, solo che ho incontrato i seguenti problemi: per realizzarlo di dimensioni umane devo usare la doppia faccia, e io non la so realizzare, e poi da elettrotecnico tutta quella corrente di filamento delle finali preferisco farla passare in un cavo, piuttosto che in delle piste che per ora mi risultano anche difficili da calcolare. Seguo i preziosi consigli di MB54 riguardo il cablaggio, quindi stamperò delle basette sulle quali saldare saldamente tutti i componenti simili e che non corrono il rischio di influenzarsi a vicenda, e collego con del rame rigido da 1,5. Se tutto va bene inizio a saldare durante il fine settimana. Grazie mille per consigli e pazienza, vi tengo aggiornati! |
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MB54
postato il:
27.07.2019, alle ore 15:43 |
 Elettrotecnico88: Seguo i ... consigli di MB54 riguardo il cablaggio, quindi stamperò delle basette sulle quali saldare saldamente tutti i componenti simili e che non corrono il rischio di influenzarsi a vicenda, e collego con del rame rigido da 1,5. .
Mai detto.
La tua idea è derivata da una tecnica di assemblaggio molto usata fino all' inizio dei '60, quando tutti i componenti erano grandicelli e di dimensioni simili (condensatori in vetro, resistenze in carbone ecc.) Anziché ritagli incisi di pcb si usavano rettangoli in bakelite (e simili) che sui due lati lunghi montavano file di occhielli a saldare per i componenti, con inoltre due fissaggi a vite alle estremità per ancorarli al telaio. Imho bisogna avere le idee ben chiare sulle lunghezze ammissibili per i cablaggi.
https://antiqueradio.org/art/ClaviolineKeyboardRecapping.jpg
Una variante attualmente molto utilizzata nei prototipi RF è il 'manhattan style', in cui si usa una pcb vergine come piano di massa contino e dei ritagli (tipo 10x10 mm o simili) per saldare i reofori, ovviamente con il rame in alto e isolati dalla massa alla quale sono incollati dal lato del laminato.
https://www.google.com/search?rlz=1C1AOHY_itIT772IT772&q=pcb…
Gli amper su una pista dipendono dalla larghezza, dallo spessore del rame e dal massimo riscaldamento ammesso.Con rame 35µm, per dT:20°, larghezza 1 mm e L=150 mm la pista è adatta per 3A. Con 2mm di larghezza e 2,2A la pista si riscalda di soli 10°C. Con 1,5A la pista si scalda di 5°.
Buon lavoro. Parti dall' alimentatore, poi la 83, poi la 81 poi la finale (con collaudi intermedi)
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