home | area personale         schemi | tutorial | robotica | pic micro | recensioni         forum | chat irc         faq | contatti         store | Ordina PCB
username
password
cerca

 
FORUM: Elettronica Generale
Qui si parla di tutto....dall'analogico al digitale, dal software all'hardware, dal semplice crepuscolare al computer.


Puntatrici in AC o capacitive?
     
Autore Messaggio opzioni
rbacchi




una ogni 10 livelli


postato il:
21.09.2009, alle ore 22:00
Puntatrici in AC o capacitive? 

Ciao gente,
ho in mente di costruirmi una puntatrice, tipo quelle che utilizzano il MOT di un forno a microonde.
Ho trovato molti spunti in rete oltre che su Grix.
Spulciando appunto i vari articoli mi sono imbattuto anche in esemplari capacitivi, che permettono la saldatura di piastrini di piccole dimensioni (esempio contatti sui fondelli delle batterie).
DOMANDA:
Ci mi sa dire quale delle due versioni è più versatile per saldare dal piccolo al meno piccolo?
Una vale l'altra?
E' ovvio che in ogni caso la dimensione massima degli oggetti da saldare dipenderà dalla potenza dei componenti utilizzati per la realizzazione, ma penso che con un po' di elettronica si riesca anche a domare una puntatrice in AC.
Istruitemi per favore!
Ciao



Se lo puoi fare fallo e non t'arrabbiare,
se non lo puoi fare, pazienza e non t'arrabbiare
teslacoil




una ogni 10 livelli


postato il:
22.09.2009, alle ore 10:09
Per quello che ti posso dire, ho provato due puntatrici AC ed una puntatrice professionale a doppia scarica capacitiva da 250 + 250 joule max capace di erogare fino ad un massimo di 6V - 6kA interamente regolabile.

diciamo semplicemente che NON c'e' paragone tra una saldatrice a doppia scarica capacitiva ed una in AC, tuttavia sui grossi spessori una saldatrice a scarica capacitiva dovrebbe accumulare decine di kilojoules, e diverrebbe di certo un problema a causa della mole di condensatori richiesti.


ad ogni modo, la saldatrice a doppia scarica capacitiva e' formata da due banchi di condensatori, due circuiti di carica regolabili, due circuiti di commutazione di moderata corrente, un trasformatore a piu' primari a moderata tensione ed elevata corrente ed un secondario a bassa tensione e corrente mostruosa.

si possono usare due scariche di eguale intensita' a polarita' invertita cosi' pure come una scarica a minore intensita' seguita da una ad intensita' maggiore (sempre invertita di polarita') finanche una tripla o quadrupla scarica (usando energie prima crescenti e poi decrescenti e sempre invertendo di segno la polarita' tra una scarica e la successiva)


NONOSTANTE LE INVERSIONI DI POLARITA', SE LE SCARICHE NON SONO BILANCIATE IN ENERGIA IL NUCLEO DEL TRASFO TENDERA' A MAGNETIZZARSI, per ovviare a questo problema e' necessario inserire un sistema che inverta la polarita' delle scariche ad ogni puntata.




e-mail: webmaster@teslacoil.it
Sito internet: http://www.teslacoil.it
Moderatore dell' ALTATENSIONE Mailing List http://www.altatensione.tk
rbacchi




una ogni 10 livelli


postato il:
22.09.2009, alle ore 15:07
Ciao Teslacoil,
grazie per la risposta.
Vorrei due chiarimenti:
1) cosa intendi per
"...NON c'e' paragone tra una saldatrice a doppia scarica capacitiva ed una in AC..." ?; la prima fa saldature più salde?
2) non ho afferrato il discorso dei vari primari/secondari e il discorso del nucleo che si magnetizza. Dagli schemi che ho trovato ho capito che in pratica consistono in un grosso condensatore (1F) che viene caricato da un alimentatore e scaricato nei puntali con MOSFET/IGBT di dimensioni poderose con regolazione della tensione iniziale e della durata dell'impulso.

Confido ancora nella tua pazienza (oltre che alla tua mostruosa sapienza ed esperienza): se è per me il Nobel è tuo!
Ciao e grazie ancora.



Se lo puoi fare fallo e non t'arrabbiare,
se non lo puoi fare, pazienza e non t'arrabbiare
teslacoil




una ogni 10 livelli


postato il:
22.09.2009, alle ore 18:44
1) la differenza sta tutta nella precisione e nella ripetibilita' della puntata, che una volta impostata rimane sempre uguale.
per piccole saldature va certo meglio la doppia scarica capacitiva, per saldature grosse va bene sia la doppia scarica capacitiva che l' AC (e quest'
ultima e' piu' semplice ed economica).


2) e' troppo complicato gestire i kA con MOS/IGBT/SCR; e' molto piu' semplice invece lavorare con capacita' di millifarad a centinaia di volt e gestire la commutazione di un po di decine di ampere che vanno poi a finire sul primario di un apposito trasformatore impulsivo avente secondario di qualche spira di sbarra di rame.

tipicamente le saldatrici professionali montano due banchi identici di condensatori ed hanno due circuiti di commutazione distinti (un banco + commutatore positivo ed un banco + commutatore negativo), l' uscita di questi banchi e' poi in parallelo e va a finire sul primario di un trasformatore di discesa impulsivo.

per gestire l' energia aumentano e diminuiscono la tensione di carica dei condensatori, per gestire la potenza istantanea possono in alternativa o variare il rapporto di trasformazione (usando un trasformatore d' uscita con primario a piu' prese) oppure variare la configurazione dei banchi di condensatori (per esempio, se ciascun banco e' formato da 4 condensatori hai la possibilita' di collegarli in tre modi diversi: tutti in parallelo, in parallelo-serie 2 a 2 oppure tutti e 4 in serie)



A meno che le due scariche capacitive NON siano identiche tra loro (e molto spesso sono diverse, la prima generalmente la si setta piu' debole) e' assolutamente necessario che ad ogni puntata si invertano le polarita' dei cicli altrimenti il trasformatore finira' per magnetizzarsi in breve tempo.

(esempio, prima puntata 100J positivi seguita da 250J negativi,
seconda puntata 100J negativi seguita da 250J positivi,
terza puntata 100J positivi seguita da 250J negativi,
quarta puntata 100J negativi seguita da 250J positivi
ecc.....)


per essere valida la saldatura a doppia scarica capacitiva e' necessario che le due scariche siano in rapidissima successione l' una dall' altra, il pezzo NON deve avere il tempo di raffreddarsi ma al contrario la prima scarica deve preriscaldare e presaldare il pezzo per prepararlo alla seconda scarica, che e' la saldatura vera e propria.



e-mail: webmaster@teslacoil.it
Sito internet: http://www.teslacoil.it
Moderatore dell' ALTATENSIONE Mailing List http://www.altatensione.tk
rbacchi




una ogni 10 livelli


postato il:
22.09.2009, alle ore 21:06
Ciao Teslacoil,
grazie per la risposta.
Per puntatrici capacitive intendevo macchinette più semplici di quelle citate da te, che sicuramente sono di taglio professionale. Come ti dicevo, spulciando in rete ho trovato diverse soluzioni, di cui qualcuna capacitiva.
Premetto che lo spirito che mi spinge ad entrare in possesso di un tale attrezzo è quello dell'hobbista più che del professionista; mi piacerebbe averla per usarla chissà quando. Quindi è del tutto fuori luogo, per quello che mi riguarda, la classe di apparecchi a cui ti sei riferito. Ti propongo un link, con tanto di video, su uno dei modelli che ho trovato, che sfruttano la scarica diretta (e sempre dello stesso segno) di un condensatore di 1-2 Farad (tipo smanettoni autoradio):

http://www.ultrakeet.com/index.php?id=article&name=cdWelder_…

Se hai modo di buttarci l'occhio, magari poi fammi sapere la tua opinione.

Tornando al modello AC, se lo corredassi di un controllo a microprocessore e pilotaggio a Triac, con conteggio esatto dei periodi (quindi dosando esattamente il tempo) credi che sarebbe ancora una macchinetta grossolana?

Un'ultimo dubbio: se anzichè il trasformatore di un forno, ne utilizzassi uno tradizionale, magari più grosso, funzionerebbe ugualmente? Ti chiedo questo perchè mi sembra di aver letto che nel MOT ci sono degli shunt (ma non ho capito bene dove)?

Attendo con ansia una tua risposta!
Ti saluto cordialmente.



Se lo puoi fare fallo e non t'arrabbiare,
se non lo puoi fare, pazienza e non t'arrabbiare
teslacoil




una ogni 10 livelli


postato il:
23.09.2009, alle ore 14:31
Quella dell' articolo e' una puntatrice-tagliatrice decisamente ben fatta ma decisamente piccoletta (OK, per le laminette delle batterie va benissimo ma per lamierini da 1mm la voglio vedere!!!), e' tutt' altro che semplice da realizzare e completa.


Una puntatrice AC con triac e conteggio dei semiperiodi e' sicuramente sufficiente per la maggior parte degli utilizzi cmq.



e-mail: webmaster@teslacoil.it
Sito internet: http://www.teslacoil.it
Moderatore dell' ALTATENSIONE Mailing List http://www.altatensione.tk
Bambinz




una ogni 10 livelli


postato il:
20.10.2011, alle ore 17:21
Riesumo questa discussione.
Sapete dove trovare uno schema di una puntatrice capacitiva non troppo complessa ?
Un altra domanda , Su quale principio funziona la tagliatrice del sito sopra ? Avete degli schemi di versioni senza pic o con pic standard es 16f873.
Grazie mille a tutti
Bambinz




una ogni 10 livelli


postato il:
22.10.2011, alle ore 12:42
Nessuno sa niente? :)
segui questo thread con grixFC, per questa funzione devi aver installato il software grixFC

torna su
     

Come utente anonimo puoi leggere il contenuto di questo forum ma per aprire una discussione
o per partecipare ad una discussione esistente devi essere registrato ed accedere al sito




 







 
 
indietro | homepage | torna su copyright © 2004/2024 GRIX.IT - La community dell'elettronica Amatoriale