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FORUM: Elettronica Generale
Qui si parla di tutto....dall'analogico al digitale, dal software all'hardware, dal semplice crepuscolare al computer.


mi date un cosiglio su questo kit per alimentatore variabile?
     
Autore Messaggio opzioni
oldwolf





postato il:
20.04.2021, alle ore 12:06
Ringrazio per le risposte.
Non l'ho preso in ottica di risparmi, ma per fare passare il tempo. Problemi fisici importanti e poi il covit mi costringono a casa molto più di tanti delinquenti...
Ora è diventata una sfida tra me e il kit :-).
Io , da ignorante in materia, pensavo che se posso abbassare il voltaggio del trasformatore in ac prima del ponte di due o tre v forse riesco ad andare avanti.
Qualcuno potrebbe indicarmi dove trovare le modifiche per provare?
Grazie infinite.
MB54




una ogni 100 livelli


postato il:
20.04.2021, alle ore 12:28
Se hai un toroidale, leva qualche spira
oldwolf





postato il:
20.04.2021, alle ore 13:01
indicativamente quante?
Uppure vado per tentativi, -1 -2 ecc.?
MB54




una ogni 100 livelli


postato il:
20.04.2021, alle ore 13:31
Ricordo 0,13 Vac (a vuoto) per spira, ma dipende dal rapporto spire primario/secondario, dalla regolazione del trasformatore, e alla fin fine dalla potenza.
Levane 5 e misura Vac a vuoto prima e dopo (supponendo che i 230 siano costanti o quasi). Poi fai le proporzioni.
Se è un trasformatore a presa centrale devi levare uguale numero di spire su ambo i rami.
MB54




una ogni 100 livelli


postato il:
20.04.2021, alle ore 13:38
Avevo iniziato a preparare un articolo su questo kit, ovviamente mai finito.

Ti allego un pezzo, allo stato in cui si trova. Prevedeva tre livelli di upgrade (a parte la sostituzione dell' integrato, che la più ovvia, ma non la trovavo eticamente corretta (in fondo è un gioco, e uno si da le sue regole). Tieni conto che i 230 possono arrivare per contratto anche oltre +10% ed hai il problema della 'regolazione' del trasformatore che a vuoto o quasi può fornire ulteriori +10/15%. La sfiga ci vede bene.


***************************
L’ articolo originale, a firma R.Lawrence, è stato pubblicato su Practical Electronics nel lontano 1978, numero di ottobre. Lo schema è visibile a pag.41 di questo link.
https://americanradiohistory.com/Archive-Practical-Electroni…
Controllo in tensione:0-30V, controllo in corrente: 2 mA-2 A, meno di 1 mV di ripple, regolazione 0,001%., reesistenza di uscita < 0,001 ohm.
Il circuito impiegava componenti tipici dell’ epoca: 2N3055, µ741 ecc. Il riferimento di tensione era dato da uno zener da 400 mW da 5,6V, tensione scelta perché coincidente alla massima stabilità termica dello zener. IC1 raddoppia questa tensione, successivamente portata a 30V da IC2. Il vantaggio di questa soluzione è la possibilità –tramite un potenziometro- di modificare la tensione in uscita da IC2 dai 30 V massimi fino a 0 V effettivi, Un trimmer consente di azzerare l’ offset dell’ IC: quindi 0V di riferimento significa esattamente 0V, e non 15 mV o altro valore. La caduta di tensione su una resistenza da 0,47 ohm in serie alla massa consente tramite un comparatore (IC3, soglia regolata da un potenziometro) di limitare la massima corrente in uscita: un loop secondario verso il secondo degli amplificatori della tensione di riferimento di cui sopra, consente di segare la tensione quando la corrente raggiunge il limite impostato. TR1 esegue una funzione fondamentale: durante lo spegnimento impedisce impulsi spuri all’ uscita: quando la tensione sul ramo negativo collassa, TR1 mette a massa l’ uscita di IC2 a 30V, azzerando di fatto l’ uscita dell’ alimentatore. Affinché IC2 e IC3 siano in grado di gestire tensioni in uscita di 0V effettivi, tramite una pompa viene creata una linea di alimentazione negativa, stabilizzata da un diodo zener sempre da 5,6V.
L’ autore indica un trasformatore da 20-25V 2 A, e qui si evidenzia il grosso problema di questo circuito: il µA741 ha una Vcc ‘absolute max ratings’ di +-18V, diciamo 36V, che sono ampiament superati usando un trasformatore da 24-25V nonché una tensione negativa di 5,6V. In pratica i chips sono abbondantemente fuori specifica.

Questo progetto è stato ripreso molti anni dopo sul web in questa pagina.
http://www.electronics-lab.com/project/0-30-vdc-stabilized-p…
Nello schema cambia poco: anziché i 741 sono usati i TL081, cambiano i valori dei componenti della pompa per creare la tensione negativa, viene indicata un massimo di 3 Aac in ingresso ed un massimo di 3Adc in uscita. Di questa pagina vale la pena leggere anche i commenti, poiché vengono via via evidenziati i problemi.
Questa pagina è stata adocchiata dai vari assemblatori di kit cinesi, che si sono scatenati in una serie di proposte molto interessanti dal punto di vista pratico ed economico, ma direi per nulla attente al progetto.
Il circuito è stato anche commentato sui vari forum e sono stati indicati upgrade di vario tipo; la pagina probabilmente piu’ interessante è la seguente, dove l’ autore (PaulV) si è sbizzarrito in una serie di ben 6 revisioni del circuito. Articolo da leggere con attenzione, compresi i commenti.
http://www.paulvdiyblogs.net/2015/05/tuning-030v-dc-with-03a…
Interessante anche notare come l’ aggiunta di un modulo per la misura della corrente e della tensione in uscita ( con switching incorporato) peggiori di parecchio il rumore dell’ alimentatore
Non volendo farmi prendere la mano dal perfezionismo, descrivo anche le modifiche che ho implementato. La filosofia alla base è la solita: quelli bravi sviluppano il progetto originale, quelli un poco meno bravi ci fanno le pulci, quelli meno bravi ancora ( e parlo di me) leggono le ‘pulci’ e ci fanno qualche modifica, per il gusto di non pensarsi come dei banali copiatori.


BUON SENSO
Il circuito originale era per 2 A in uscita, poi è diventato da 3 A, i venditori del kit su ebay lo hanno sempre proposto per 30V 3 A e così io l’ ho comprato un paio di anni fa. Rimasto due anni in un cassetto, qualche giorno fa ho spacchettato il kit e l’ ho riesumato. Occhieggiando su Bangood l’ ho visto proporre a 6 euro (ottimo prezzo) come 0-30V 1 solo amper; Banggod rinvia alla scheda del produttore che però indica 3 A, Gli amper vanno e vengono. E questo sarebbe il meno: sui forum in molti hanno chiesto come fare per portare la massima corrente a 5 A ed addirittura di 10.
Link1 banggog
Link 2 banggood

Ora il problema non è solo la corrente, la qualità del cablaggio, il numero di transistor di potenza, la corrente nei diodi, la corrente di ripple dei condensatori e quanto altro: il problema è principalmente termico. Se si vogliono anche solo 3 A a 1V, i transistor finali devono dissipare il calore prodotto da oltre 100W: non bastano 2 o 3 transistor ed un radiatore da 0,8 °K/W, occorre anche essere certi della qualità dello scambio termico. Pensare a 5 o a10 A mi pare senza senso per un alimentatore lineare così semplice.


PRIMO SOCCORSO: LA SOLUZIONE DELLA SERVA
Senza troppi sbattimenti i problemi da risolvere e le soluzioni MINIME sono, a mio avviso:
1. limitare la tensione del secondario del trasformatore a 20 V, meglio 18: i TL081 avranno ottime probabilità di sopravvivere per anni. Non è tanto questione di volt quando l’ alimentatore fornisce corrente importante, ma di tensione a vuoto. Tutti i trasformatori hanno un parametro che si chiama regolazione, ed indica in % il rapporto fra la tensione di uscita a vuoto e sotto carico nominale. Un discreto trasformatore toroidale fornito da distributori primari ha una regolazione dichiarata del 10%: 24 V al carico nominale, diventano 26-27 a vuoto. La tensione nominale è inoltre indicata a 230Vac sul primario, ma la rete può arrivare a 240 circa: in queste condizioni, a vuoto, il trasformatore fornirà circa 28Vac. Rettificando e livellando con le consuete megacapacità, diventano potenzialmente una Vcc degli IC di circa 38V (quando il carico non assorbe corrente). E siamo al limite dei TL081. Ma la Vss non è a massa, ma a -5,6V: arriviamo quasi a 44V anziché 38. Se il trafo è scarso, la regolazione sarà superiore, es. il 15%: a vuoto gli IC saranno alimentati a oltre 45 V totali, ai quali aggiungere spike ed altre stranezze di rete, possibili tolleranze del trasformatore ecc. Direi: no buono.
2. La pagina di PaulV elenca anche qualche componente totalmente sbagliato come dimensionamento e/o fornitura nei kit. Terribile l’ errore su R2, ma anche altri due - tre componenti sono da sostituire o da assemblare correttamente.
Già nel funzionamento a vuoto questi componenti scaldano :
R2 scalda terribilmente. Dissipa 1W ed è fornita da ¼ W. Meglio mettere almeno un 2 W, tenendola sollevata dalla PCB
R3 è meglio portarla ad 1W
R1 dissipa 2W ed è da 2W. Ho preferito fare un parallelo di xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx, questo comporta un incremento di corrente assorbita a vuoto e una migliore dissipazione.
Se il carico assorbe molta corrente, anche R7 scalda molto. Con 3 A di assorbimento dissipa quasi 5W, ed è da 5W. Non solo si scalda, non solo va tenuta sollevata dalla PCB, ma il suo coefficiente termico comporta uno slittamento del settaggio della corrente massima. Si possono mettere due R in parallelo da 1 ohm, ovvero componenti con maggiore potenza dissipabile. Ho preferito una soluzione diversa, su cui tornerò dopo.

DAY HOSPITAL
Proprio volendo è utile aumentare la capacità del filtro, con un altro 3300 µF/50 VL: i diodi non gradiscono troppo, ma rimangono in zona sicura. Un fusibile sul secondario aiuta. L’ aggiunta di un secondo transistor di potenza aiuta se si vuole andare oltre i 2 A, anche se poi quasi tutto dipende dal dissipatore e dal cablaggio. Ovviamente una resistenza da 0,2 ohm in serie agli emettitori.
Molti hanno aumentato la capacità in uscita, dai 10 µ a 470µ o anche a migliaia di micro farad. Io invece l’ ho levata del tutto, mettendo solo pochi nF. Ovviamente alte capacità migliorano il rumore dell’ alimentatore: se lo scopo del limitatore di corrente è proteggere l’ alimentatore stesso non c’è problema. Ma se lo scopo è proteggere il carico, gli elettrolitici sono in grado di distruggere quasi tutto. Supponiamo di provare un circuito con 4-5 transistor accoppiati in continua, protezione a 30 mA: un improvvido corto (facile facile che avvenga durante i test) scaricherà gli elettrolitici sulle povere giunzioni, che torneranno sabbia ancora prima che la protezione se ne accorga. La mia scelta, pertanto: nessun elettrolitico sull’ uscita.

oldwolf





postato il:
20.04.2021, alle ore 19:10
Ringrazio ancora tantissimo quanti aiutano con pazienza questo povero ignorante in materia con ancora tanta voglia di imparare (ho persino tirato fuori i libri e gli appunti di fisica 2).
Ora mi studio e cercherò di capire l'articolo e poi vediamo...
user469





postato il:
16.05.2024, alle ore 23:02
Salve sono iscritto al forum dal 2014 ed ho appena comprato il kit.
Ieri ho letto tutto il post e mi sembrava di avere visto i link del kit su siti stranieri, comunque ho visto che consigliano di usare il TLE2141 al posto del TL081 ovviamente modificando un po' il circuito ma io vorrei anche mettere se possibile due TR finali tipo 2N3055 ma non so come fare la modifica o a quale sito riferirmi. Grazie
user469





postato il:
16.05.2024, alle ore 23:13
lo schema che vorrei usare ma non trovo la lista componenti
bergio70



[pagine pubblicate]

postato il:
17.05.2024, alle ore 06:46
... senza la lista componenti è difficile dare una risposta attendibile.



La risposta dipende solamente dalla domanda.
Rispondo nello stesso luogo e nei termini che ritengo più opportuni.
Se la cosa non piace a qualcuno... non so che farci.


http://iw1au.altervista.org/au_AXR.html

Molti altri non mi sopportano, e la cosa è reciproca.

http://www.iw1axr.eu

Daniele
amilcare.c



[pagine pubblicate]

postato il:
17.05.2024, alle ore 16:09
https://www.electronics-lab.com/community/index.php?/topic/4…
lo schema proviene da qui ed è presente anche la lista dei componenti



http://www.elettroamici.org/

Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione.
Perché la tua coscienza è quello che tu sei,
la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te.
E quello che gli altri pensano di te è problema loro.
Charlie Chaplin

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