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OSCILLATORE FACILE tipo: livello:
Propongo lo schema per la realizzaizione di un oscillatore ad alta frequenza che va dalle Onde lunghe alle VHF, quindi con un escursione notevolissima. Secondo vantaggio e di avere una bobina senza prese intermedie per consentire il rapid
 
 



 

 

OSCILLATORE FACILE

Prefazione


Propongo uno schema insolito rispetto a quelli che si trovano in rete, perchè particolarmente versatile, semplice e senza tarature varie e spazia in un area ben vasta di frequenze

Lo schema descrive la semplice componentistica, ed il circuito, per realizzare questo oscillatore, ad alta frequenza, che va dalle Onde lunghe alle VHF, quindi con un escursione notevolissima di funzionamento. 

Ancora un vantaggio di questa circuitazione a 2 FET è avere una bobina senza prese intermedie per consentire il rapido cambio della stessa attraverso un facile sistema ad innesto.

La bobina (L) va da una cinquantina di spire e oltre a qualche spira appena, consentendo all'oscillatore una escursione notevole di banda operativa, dalle onde medie (500KHz. 1600KHz.) alle VHF (gamma radio private > da 88 a 108 MHz. e oltre).

Descrizione

Lo schema prevede pochi componenti reperibilissimi ma, proprio per consentire questa massima semplicità e l'esiguo numero di parti, come accennato non 1 ma 2 transistors FET identici.

Sono presenti:

1 - Impedenza di alta frequenza da 1 milli-Henry o 2-3 VK 200 in serie (eventualmente una resistenza da 8-10KOhm.)
1 - Condensatore da 33 picofarad (per la retroazione del segnale)

1 - Condensatore da 1000 picofarad (segnale in uscira).

1 - Bobina (vedi testo).

1 - Condensatore variable da 100pf max. o superiore (capacità non critica).

2 - Transistors FET (ad effetto di campo) modello > 2n3819

Piedinatura dei FET vista dall'alto con i reofori (i filini) posti dalla parte opposta all'osservatore.

 

Funzionamento


Il principio di funzionamento è realativamente semplice.

Saprete come funziona un oscillatore: non è altro che un amplificatore monostadio reazionato. Cioè il segnale in uscita dall'amplificatore viene riportato in entrata con la stessa fase.

Questo crea una "reazione a catena" ed il rumore termico iniziale, amplificato dai FET, rientra e viene ulteriormente amplificato, fino all'oscillazione.

Il loop di segnale generato passa attraverso il circuito selettivo, costituito da bobina e capacità variabile, e si trasforma, ben presto, in un emissione monofrequenza comandata dai valori della bobina e del condensatore variabile in parallelo.

 

Nello schema in figura si nota la semplicità di costruzione.

L'alimentazione va da 6 a 12 Volt o maggiore (fino a 15 Volt. per miglior sicurezza dei FET). Tensione tipica 9-12 Volt.

 

 



L'uscita è prelevata dal source (emettitore) del secondo transistor fet. Il condensatore C2 porta in uscita il segnale e non è di valore critico (come del resto tutti i componenti) semplificandone notevolmente la reperibiltà.

Per C2 va bene qualunque valore da 50 - 500 pF a 10 KpF (10.000 picofarad). Più bassa è la frequenza emessa, maggiore è il valore.

 

Note:

La bobina da 1 mH (L1) può essere sotituita con impedenze VK 200 della Philips (con nucleo in ferrite). Finanche con una resistaenza da  8-10 KOhm. In questo caso il segnale che fornirà l'oscillatore sarà minore.

La bobina L (che determina la gamma di emissione) sarà prodotta affiancando 50 spire di filo da da 05 a 1 mm. su diametro in plastica, o cartone, di 1cm.

Con un condensatore variabile da 250 picofarad (massimo) potete spaziare le Onde medie e controllare l'emissione da una radiolina a transistor, facilmente reperibile.

 

Il montaggio dell'oscillatore può avvenire "in aria" collegando con della colla "Attack" le teste dei 2 transistors su una basetta di legno o di bachelite ed i componenti tra loro come da schema. Se la basetta è di rame su bachelite considerate il (-) dell'alimentazione, ed alcuni componenti che vanno a massa, collegati alla lastrina di rame.

A montaggio ultimato controllate bene se avete collegato correttamente la componentistica, inserite l'alimentazione, accendete la radiolina in onde medie a centro banda e girate il condensatore variabile fino a sintonizzare l'emissione dell'oscillatore (la cosiddetta portante) sulla frequenza sintonizzata sulla radio. Poi potete procedere a variare le spire della bobina (sostituendola con altre) onde cambiare gamma di frequenza.

Con meno spire, più si va in alto in  frequenza. Si sale in frequenza girando l'asse del condensatore variabile in modo da estrarre le lamine rotanti (rotore) da quelle fisse (statore).

Per aumentare la portata dell'oscillatore, collegate uno spezzone di filo all'iscita (Out.).

p.s. > durantele saldature, non indugiate troppo, in particolare nel montaggio dei componenti sui 2 fet.

 

Ok Buon divertimento.

 

Per ogni vostra esigenza, non esitate a contattarmi > info@aeritel.com 

 

'73 de Riccardo Giuliani - Ik7FMO - Altair

 

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p.s. eccomi, finalmente, con la fatidica foto dellla realizzazione

del minioscillatore a fet, come promesso nei giorni scorsi.

 

 Ho usato una bobina per Onde medie ed un pezzo di ferrite all'interno (ex Radiolina a transistors).

Ma qualunque altra bobina con una 50na di spire (come scritto sopra) va bene.

L'alimentazione è visibile in basso + e - (il - a massa sul rame). Basta una piletta da 9 Volt.

L'uscita non è prelevata dal source del secondo Fet ma via link presente (poche spire) sulla bobina stessa (dato che c'era). Un polo a massa, l'altro sul reoforo in alto a destra.

Per potenziare il tutto basta uno stadio separatore a Fet ed un amplificatore a larga banda.

 

Che ne dite?

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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Questa pagina è stata creata da aeritel
il 20/06/2011 ore 15:42
ultima modifica del 25/06/2011 ore 20:33
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