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FORUM: Elettronica Generale
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Riferimento per amplificatore d'errore
     
Autore Messaggio opzioni
ipervale





postato il:
15.03.2023, alle ore 15:41
Riferimento per amplificatore d'errore 

Carissimi,

ho questa domanda da porVi: in via teorica, la tensione di riferimento per l'amplificatore d'errore di un ipotetico alimentatore deve avere un valore particolare oppure si può scegliere un valore arbitrario?

Spiego meglio, parole grosse lo so :)

ammettiamo di aver un riferimento fatto con uno zener a 4,3V da dare al nostro amplificatore d'errore.
Questo può essere usato sia per stabilizzare una tensione di 5V e sia per stabilizzare una tensione di 50V.
Ora mi sembra intuitivo che l'amplificatore d'errore tra i due casi lavorerà con una dinamica diversa, tipo a 5V sarà più veloce nel riequilibrare il comparatore che a 50V.

Ecco la domanda potrebbe essere proprio questa: se devo fare un alimentatore con tensione fissa a 50V quale dovrebbe essere la tensione di riferimento dell'amplificatore d'errore per avere le migliori prestazioni di stabilità ed eventualmente ripple?

O più in generale, quale deve essere la tensione di riferimento dell'amplificatore d'errore rispetto alla tensione da monitorare per avere le migliori prestazioni?

Valentino
rbacchi




una ogni 10 livelli


postato il:
15.03.2023, alle ore 19:53
Ciao, la tensione di riferimento deve essere tale da essere compatibile con il range che vuoi. L'operazionale lavora probabilmente come un amplificatore non invertente quindi con guadagno >=1 per cui non potrai avere tensioni di uscita inferiori a vref. Potresti anche ottenere una retroazione per avere 50V con il riferimento che hai a disposizione; poi per avere tensioni inferiori parzializzi il riferimento. Questo era il modo per avere range ampi con il 723.
Il tutto deve essere compatibile con i range di ingresso e uscita dell'operazionale che scegli.



Se lo puoi fare fallo e non t'arrabbiare,
se non lo puoi fare, pazienza e non t'arrabbiare
schottky





postato il:
16.03.2023, alle ore 16:22
Il valore della tensione di riferimento non c'entra nulla con la velocità del loop di retroazione. Nel circuito che hai disegnato che ha, come giustamente ha scritto rbacchi, strutturalmente guadagno superiore a 1 pui avere solo9 tensioni maggiori di Vref. Si possono però usare schemi alternativi per avere valori inferiori al riferimento. Quando non ci sono limiti sulla tensione di zener, come nel tuo caso è preferibile schegliere una tensione attorno ai 5,5V perchè questi zener hanno un coefficiente termico praticamente nullo per valori inferiori è negativo e per valori superiori positivo.


Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
ax77





postato il:
17.03.2023, alle ore 00:03
Occhio pero' che quello schema funziona solo di principio. La realizzazione potrebbe essere un meraviglioso oscillatore senza i dovuti accorgimenti.


Il circuito ha sempre ragione

Il 555 sta all elettronica come arduino all informatica: entrambi loro malgrado.
schottky





postato il:
17.03.2023, alle ore 09:15
Giusta la notazione di @ax77, così come lo schema va considerato di principio anche nella scelta dei componenti, l'amplificatore differenziale è rappresentato come un OP-AMP, ma va da se che se hai una tensione di ingresso elevata (cosa necessaria per avere una regolazione a 50V) sarà difficile trovare un ic adatto allo scopo (magari un OPA454 che però costicchia) probabilmente è meglio uno schema tradizionale con il differenziale realizzato a transistor


Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
ipervale





postato il:
17.03.2023, alle ore 11:41
Ciao,
grazie per le risposte.
Quindi in definitiva il valore di tensione del riferimento non ha nessuna correlazione con il valore della tensione che voglio stabilizzare.
L'unica cosa e che sia stabile e possibilmente non sensibile alla temperatura.
Giusto?

Valentino
rbacchi




una ogni 10 livelli


postato il:
17.03.2023, alle ore 13:10

Quindi in definitiva il valore di tensione del riferimento non ha nessuna correlazione con il valore della tensione che voglio stabilizzare.


È un'affermazione un po' troppo forte.
Hai molta libertà nel scegliere la tensione di riferimento, poi il circuito va progettato di conseguenza



Se lo puoi fare fallo e non t'arrabbiare,
se non lo puoi fare, pazienza e non t'arrabbiare
ax77





postato il:
18.03.2023, alle ore 00:12
ipervale:
Ciao,
grazie per le risposte.
Quindi in definitiva il valore di tensione del riferimento non ha nessuna correlazione con il valore della tensione che voglio stabilizzare.
L'unica cosa e che sia stabile e possibilmente non sensibile alla temperatura.
Giusto?

Valentino


che sia stabile... hai detto niente...
in buona sostanza un alimentatore e' un amplificatore, dove al posto del segnale musicale hai una tensione di riferimento.



Il circuito ha sempre ragione

Il 555 sta all elettronica come arduino all informatica: entrambi loro malgrado.
schottky





postato il:
18.03.2023, alle ore 07:53
Comunque se il problema è quello della ricerca delle massime prestazioni in funzione del riferimento scelto iniziamo a dire che lo zener non è la migliore delle soluzioni.
Esistono prodotti da tutte le case di semiconduttori riferimenti di tensione più affidabili, stabili e precisi di qualsiasi diodo zener si va dall'uso di un semplice integrat 78xx usato come solo riferimento ai classici TL431 che in pratica sono degli zener regolabili ad alta precisione e stabilità (che per inciso costano pochissimo e si trovano su ogni switch mode power supply) ai moderni riferimenti di tensione (come i modelli REFxxx della Texas Instruments). Come altra soluzione puoi pensare ai circuiti integrati specifici per costruire alimentatori come la serie della Linear (attualmente Analog Device) o rimanendo sempre sul classico al LM10 che contiene tutto ciò che hai disegnato sullo schema tranne la parte di potenza cioè contiene un riferimento di tensione ad alta stabilità e precisione compensato in temperatura e un amplificatore operazionale in un unico contenitore.
Il difetto di queste ultime soluzioni è che a meno di casi particolari non si può usare lo schema più semplice perche sopportano tensioni al massimo do 40-45V e per avere tensioni più elevate si debbono usare soluzioni con l'integrato floating, problema che però, come ti avevo detto è presente anche nello schema che hai postato.
Per renderti conto di queste soluzioni puoi dare un'occhiata al Datasheet del LM10 https://www.ti.com/lit/gpn/lm10



Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
ipervale





postato il:
24.03.2023, alle ore 08:37
Ciao ragazzi,

allora adesso mi avete un po confuso, vediamo di chiarire due aspetti che forse sono sfuggiti:

1) sono interessato ad un solo discorso teorico, non devo realizzare nulla, niente botti insomma :)
2) volevo sapere se in fase progettuale è rilevante scegliere la tensione di riferimento in base alle caratteristiche dell'alimentatore voluto.

Detto questo facciamo un esempio: se devo progettare un alimentatore da 50V (tensione fissa) quale tensione di riferimento bisogna scegliere per avere il minor ripple possibile e stabilità se l'alimentatore è sottoposto a rapidi variazioni di carico? Oppure la tensione di riferimento non c'entra niente?
segui questo thread con grixFC, per questa funzione devi aver installato il software grixFC

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