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FORUM: chiacchiere
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diegobincoletto




una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli


postato il:
31.08.2020, alle ore 18:22
Caro Schottky, ho 64 anni e sto ancora lavorando, sono un lavoratore fragile?

Ho contatti tutti i giorni con varie persone e rischio quanto un dipendente pubblico, e ho anche dovuto lavorare per tutto il periodo di lock-down.

Per tua informazione ora sono un DIPENDENTE in un'azienda privata e non godo dei vantaggi degli statali, posso essere licenziato in qualsiasi momento.

Nonostante lavorassi in lock-down ho anche accettato di avere lo stipendio ridotto per un paio di mesi, io so cosa significa far quadrare il bilancio di un'azienda per garantirmi un futuro.

Vista l'età ho vissuto tutto il periodo caldo dal '68 in poi.
Ho visto le scuole auto gestite, il sei politico, la guerriglia in strada, gli attentati, le brigate rosse, quelli di estrema sinistra, estrema destra e gli anarchici.
Purtroppo ho vissuto anche i vari governi che si sono succeduti, un po' meno quando ero all'estero.

Se pensi che dormissi ti sbagli, non ho bisogno di leggere su internet quello che è successo in quegli anni o farmelo raccontare da chi non c'era!

Successivamente sono stato coinvolto in molte attività in Italia e all'estero, che mi hanno pernmesso di VIVERE le situazioni reali di quei momenti e posti, non semplicemente sentire i telegiornali o leggere su internet.

Se questo non vale niente, fate voi, io non ho problemi in merito.



Scusate, passavo di qua\'...
L'unica rivoluzione possibile
è quella di migliorare se stessi.
schottky





postato il:
31.08.2020, alle ore 19:02
Io ho sempre lavorato ne pubblico, fino a 71 anni quando sono andato in pensione e da allora sto continuando a lavorare (in modo ridotto ovviamente) GRATIS per la mia amministrazione di cui sono orgoglioso di far parete. Anch'io ho girato un bel pezzo di mondo, e se avessi trovato posti che preferivo ci sarei rimasto, perchè non lo hai fatto tu?. Ho conosciuto decine di imprenditori di tutti i tipi, da giovani fondatori di startup a cui sono stato ben lieto di dare la mia consulenza. Ad aziende alquanto farlocche che per 'progetto di ricerca' intendevano prendere soldi dallo stato, e poi presentare un pò di cartacce scopiazzate e rendiconti in cui riportavano l'attività lavorativa persone che nel frattempo facevano tutt'altro che lavorare a quel progetto. Questa purtroppo è una costane nel nostro paese se vogliamo cercare i maggiori sprechi statali li dobbiamo cercare nei finanziamenti dello stato ai privati, che tra l'altro per la maggior parte li fanno scomparire all'estero.
Guarda che non sei l'unico a conoscere un certo mondo e forse a conoscerlo' dall'esterno si ha una visione più chiara di chi c'è invischiato dentro.
E comunque quale '68? eri in baby.



Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
diegobincoletto




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postato il:
31.08.2020, alle ore 20:37
Nel 68 avevo 12 anni, abbastanza per vedere cosa succedeva.
Nel '70 ho iniziato le superiori e ho vissuto il resto.

Per quanto riguarda la tua esperienza come consulente di piccole aziende private, perdonami se te lo dico, non e' la stessa cosa di rischiare i propri soldi e dover procurare lavoro per 15-20 persone, magari lavorando 15 ore al giorno 7 giorni la settimana con viaggi estenuanti in mezzo mondo.

In quanto ad aziende furbacchione ed imprenditori disonesti ne ho conosciuti molti, spesso ci facevano concorrenza sleale grazie a 'scorciatoie' varie.

Il peggiore era un professore universitario che aveva creato una ditta dove faceva lavorare studenti, tesisti e ricercatori gratis.
Vendeva le apparecchiature a meta' prezzo rispetto a noi e girava in ferrari gialla.

Noi si doveva stracciare i prezzi per sopravvivere e pagare le spese con una quindicina di dipendenti, pagando tasse e contributi.

In altri casi siamo stati estromessi da appalti e finanziamenti per mancanza di 'padrini'.
Per non parlare dei molti laureati che abbiamo svezzato a nostre spese e poi finiti regolarmente a lavorare per ditte con 'agganci' che ottenevano appalti e finanziamenti a fondo perduto e potevano pagarli piu' di noi.



Scusate, passavo di qua\'...
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schottky





postato il:
01.09.2020, alle ore 10:30
Mi sa che rafforzi il mio concetto: valutare certe realtà aziendali è più facile e più chiaro se viene fatto dall'esterno (anche se molto da vicino)

Circa il '68 io, avendo dieci anni più di te l'ho vissuto appieno, compresa l'occupazione della mia facoltà per 54 giorni (tra l'altro facoltà all'epoca tutta di maschietti, quindi senza gli aspetti romantici dell'occupazione). E' stata una esperienza bellissima, di giovani che credevano in ciò che dicevano. Poi le cose non sono andate come avrebbero dovuto, ma in ogni caso abbiamo fatto avanzare sotto molti aspetti il Paese.



Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
diegobincoletto




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postato il:
01.09.2020, alle ore 11:42
Concordo che le intenzni, come nella maggioranza dei casi, era buono.
Purtroppo la politicizzazione e le ideologie hanno contribuito molto al disastro avvenuto dopo.

C'è chi è ateo, io sono apolitico, se così si può definire.
Apprezzo e condivido alcuni principi di base comuni a sinistra, un po della destra e del centro, anche della chiesa.

C'è stato un certo Josè Silva che subito dopo la guerra ha analizzato tutte le principali religioni monoteiste ed ha estratto i principi comuni.
Ha creato quello che è conosciuto come Silva Method, che io ho seguito quando vivevo a Londra negli anni '80.
Lo scopo del suo lavoro è stato di scorporare tutte le regole, insegnamenti e pratiche specifiche delle religioni.
In questo modo ha creato qualcosa che può essere accettato da chiunque indifferentemente dal credo religioso e fede politica, spesso anche questa legata alla religione.
Alla sua morte il suo lavoro è stato purtroppo commercializzato e snaturato.

Questo per dire che si possono fare delle buone cose anche non essendo legati a religioni o indottrinamenti politici.

Non capisco quelli che si dichiarano atei e poi abbracciano una fede politica.

Fare politica non significa iscriversi ad un partito e seguirne i diktat (infatti si dice 'per partito preso').



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caccamo2





postato il:
01.09.2020, alle ore 12:20
diegobincoletto:
bla bla bla

continui ad accusare gli altri di seguire ciecamente ideologie politiche.
In realta' sei tu quello fissato con l'ideologia anti-comunista perche' hai subito il lavaggio di cervello da berlusconi e dagli americani, come il resto degli italiani d'altronde.
Quelle idee te le sei fatte nel 68 quando avevi 12 anni, e cosi' sono rimaste.
Chissa' quanto ci potevi capire a quell'eta'.



...
diegobincoletto




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postato il:
01.09.2020, alle ore 15:23
caccamo2:
diegobincoletto:
bla bla bla

continui ad accusare gli altri di seguire ciecamente ideologie politiche.
In realta' sei tu quello fissato con l'ideologia anti-comunista perche' hai subito il lavaggio di cervello da berlusconi e dagli americani, come il resto degli italiani d'altronde.
Quelle idee te le sei fatte nel 68 quando avevi 12 anni, e cosi' sono rimaste.
Chissa' quanto ci potevi capire a quell'eta'.


Se la maggioranza degli italiani sono anti-comunisti come dici tu, ci sarà una ragione, non certo Berlusoni visto che lo erano ben prima che quel personaggio apparisse.

Ti informo che non mi sono fermato all'età di 12 anni...



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caccamo2





postato il:
01.09.2020, alle ore 15:38
diegobincoletto:
Se la maggioranza degli italiani sono anti-comunisti come dici tu, ci sarà una ragione, non certo Berlusoni visto che lo erano ben prima che quel personaggio apparisse.

Gli americani hanno fatto una massiccia propaganda anti-comunista da molto prima di Berlusconi, questo e' l'unico motivo, non ce ne sono altri.

Basta vedere cos'e' successo ai balcani dopo la morte di Tito per capire quando fallimentare sia il liberismo. Prima una decina di etnie e religioni diverse convivevano pacificamente, dopo, 10 anni di massacri, no ma il problema e' il comunismo eh si certo!! lol






...
schottky





postato il:
01.09.2020, alle ore 17:10
Il dibattito tra comunismo e anticomunismo è ormai fuori dall'ordine del giorno nella politica attuale vuoi per il motivi riportati da caccamo2 (anche se la maggior parte di noi non c'era tutti abbiamo visto i manifesti e compreso il tenore della campagna elettorale del '48) ma anche per altri motivi, come le operazioni di ricatto bastone/carota del capitalismo italiano nei confronti dei lavoratori dipendenti e dei politici/mafiosi nei confronti dei cittadini più poveri. e anche gli errori storici della sinistra parlamentare (il seguire pedissequamente le direttive del PCUS e la strategia del comunismo in un solo paese) e anche di quella extraparlamentare con le sue deviazioni terroristiche.

Eppure proprio il momento attuale con le sue difficoltà pandemia /ambiente / disuguaglianza sociale ci dimostra continuamente come la superiorità del modello economico collettivista rispetto a quello capitalista.

Si lo so che il mondo sta andando da un'altra parte, ma questo non dimostra che vada bene, del resto in qualsiasi ambito, il mondo sta letteralmente andando a rotoli: pensiamo a spreco e inutilizzo delle risorse globali, riscaldamento globale, inquinamento salvaguardia idrogeologica e quant'altri ne volete mettere sono tutti problemi per la cui soluzione è necessaria la massima solidarietà sociale mentre nel mondo attuale trionfa l'egoismo e l'individualismo



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diegobincoletto




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postato il:
01.09.2020, alle ore 17:16
caccamo2:
Basta vedere cos'e' successo ai balcani dopo la morte di Tito per capire quando fallimentare sia il liberismo. Prima una decina di etnie e religioni diverse convivevano pacificamente, dopo, 10 anni di massacri, no ma il problema e' il comunismo eh si certo!! lol


Proprio un bell'esempio, io ci sono stato in Jugoslavia a quei tempi, varie volte.

Ti sfido a trovare molti cittadini di quelle part che vorrebbero ripetere l'esperienza.

Comunque ti rimane sempre la Corea del Nord per trasferirti in un ambiente di tuo gradimento.



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