home | area personale         schemi | tutorial | robotica | pic micro | recensioni         forum | chat irc         faq | contatti         store | Ordina PCB
username
password
cerca

 
FORUM: Elettronica Generale
Qui si parla di tutto....dall'analogico al digitale, dal software all'hardware, dal semplice crepuscolare al computer.


MIXER & Co.
     
Autore Messaggio opzioni
clros





postato il:
25.04.2017, alle ore 13:25
schottky:
Anche se la funzione è in linea di principio analoga, il funzionamento di un mixer per radioapplicazioni e quello di un moltiplicatore (tra l'altro a quatro quadranti) che esegue una operazione matematica è men diversa,



A questo punto solo per curiosità, potresti dettagliare meglio?

sostituire un AD633 con un circuito a discreti si potrebbe anche fare ma comporterebbe un circuito ENORMEMENTE più complesso ENORMEMENTE più costoso e di traratura ENORMEMENTE più complicata.


Sempre per curiosità, potresti dettagliare anche questa parte, per favore?
schottky





postato il:
25.04.2017, alle ore 13:39
Circa il primo punto un mixer per radiofrequenza si limita a miscelare, cioè a iniettare imsieme i due segnali su un componente nonlineare, se si trattasse di un circuito lineare si otterrebbe solo il segnale somma (con eventuale attenuazione, amplificazione al variare delle frequenze) la nonlinearià invece fa sorgere una serie di componenti che nel segnale originale nonc'erano tra cui il prodotto, facendo l'analisi frequenziale si traovano i segnali con frequenze somme/differenze che sonno alla base della modulazione/demodulazione. Un MOLTIPLICATORE ANALOGICO vero è proprio invece è un circuito tale che applicando ai suoi ingressi i segnali a(t) e b(t) fornisce sull'uscita il segnale a(t)*b(t) E BASTA, nel caso sia a quattro quadranti accetta in ingresso seganli sia positivi che negativi fornendo indipendentemente dai segni la giusta uscita.
Circa il secondo punto puoi leggere questo articolo:
https://1drv.ms/b/s!AmzZ8n6Q9cEDgswy7DieZUam_xswaQ



Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
schottky





postato il:
25.04.2017, alle ore 13:42
E' appena il caso di notare che i circuiti che stanno nell'artcolo sono "di principio" e la loro implementazione comporta ulteriori complessita (polarizzazioni, stabilizzazioni etc.)


Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
clros





postato il:
25.04.2017, alle ore 14:06
Grazie per le dettagliate risposte e per il materiale fornito.

Sono estremamente ignorante e per questo credo di non aver capito alcuni punti:

schottky:
Circa il primo punto un mixer per radiofrequenza si limita a miscelare, cioè a iniettare imsieme i due segnali su un componente nonlineare, se si trattasse di un circuito lineare si otterrebbe solo il segnale somma (con eventuale attenuazione, amplificazione al variare delle frequenze) la nonlinearià invece fa sorgere una serie di componenti che nel segnale originale nonc'erano tra cui il prodotto, facendo l'analisi frequenziale si traovano i segnali con frequenze somme/differenze che sonno alla base della modulazione/demodulazione.["e]

Somme e differenze le trovo all'uscita di un mixer a radiofrequenza (MOSFET doppio gate)? Ho capito bene? Perché è questo (la differenza) che io voglio ottenere...

[quote]
Un MOLTIPLICATORE ANALOGICO vero è proprio invece è un circuito tale che applicando ai suoi ingressi i segnali a(t) e b(t) fornisce sull'uscita il segnale a(t)*b(t) E BASTA, nel caso sia a quattro quadranti accetta in ingresso seganli sia positivi che negativi fornendo indipendentemente dai segni la giusta uscita.


Non mi serve un moltiplicatore analogico. Sto usando un AD633 per ottenere (anche) la differenza in frequenza dei due segnali di ingresso...

schottky





postato il:
25.04.2017, alle ore 15:16
clros:


Non mi serve un moltiplicatore analogico. Sto usando un AD633 per ottenere (anche) la differenza in frequenza dei due segnali di ingresso...



(anche) ? In che senso, se non dici ESATTAMENTE cosa ti serve, cosa vuoi che ti si dica. Double_wrap ti ha mandato una completa descrizione della messa a punto dei mixer tramite mosfet dual gate, io un completo articolo su come realizzare moltiplicatori analogici. Non si capisce proprio cosa ti serve.
Poi usare AD633 è complesso? molto più semplice di qualsiasi circuito a discreti, il senso degli integrati a larga scala è proprio quello realizzare funzioni complicate in modo semplice.
Comunque da quello che ho capito vorresti la "pappa pronta" ma per realizzare qualcosa che non vuoi dire. Ti assicuro che è un pò difficile



Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
clros





postato il:
25.04.2017, alle ore 16:01

(anche) ?


Scusa, qui ho sbagliato. Intendevo dire una cosa diversa.
Come ho risposto prima a double_wrap: "A valle mi interessa ottenere solo la differenza dei segnali."


In che senso, se non dici ESATTAMENTE cosa ti serve, cosa vuoi che ti si dica. Double_wrap ti ha mandato una completa descrizione della messa a punto dei mixer tramite mosfet dual gate, io un completo articolo su come realizzare moltiplicatori analogici. Non si capisce proprio cosa ti serve.



Ma prima dell'ultimo mio messaggio, pensavo di essere stato chiaro.
Riporto la risposta a double_wrap:

"A valle mi interessa ottenere solo la differenza dei segnali. Per questo avevo pensato che (forse) un mosfet doppio gate potesse svolgere la stessa funzione... "


Poi usare AD633 è complesso? molto più semplice di qualsiasi circuito a discreti, il senso degli integrati a larga scala è proprio quello realizzare funzioni complicate in modo semplice.


Non ho mai detto/scritto che usarlo è più complesso, ho scritto che l'AD633 è più complesso circuitalmente (come circuito interno) e più costoso (arriva anche a 9 euro al pezzo!)

Comunque da quello che ho capito vorresti la "pappa pronta" ma per realizzare qualcosa che non vuoi dire. Ti assicuro che è un pò difficile


Lo ripeto: voglio capire se si può usare un transistor doppio gate (con necessaria rete di polarizzazione) per sostituire un AD633.

Adesso, con le tue risposte sono terribilmente confuso; non ho mai usato l'AD633 come moltiplicatore analogico, non mi interessa farlo e non sapevo nemmeno che si potesse fare.

LA mia domanda ("Per questo avevo pensato che (forse) un mosfet doppio gate potesse svolgere la stessa funzione... ") rimane...
schottky





postato il:
25.04.2017, alle ore 17:16
Lo vedi che sei poco chiaro
A valle mi interessa ottenere solo la differenza dei segnali.

Se è questo che vuoi fare ti serve un circuito così:


Ma immagino che tu intendevi differenza di frequenze, e qui serv e sapere quali frequenze e per quale scopo. Devi demodulare in segnale modulato? stai costruendo un ricevitore radio? che tipo di modulazione? è supereterodina o sincrodina?
In ogni caso una volta chiarito quello che devi fare basta ceracre su un motore di ricerca e scegliere il circuito che meglio asseconda le tue esigenze.

Una risposta certa si può dare:
voglio capire se si può usare un transistor doppio gate (con necessaria rete di polarizzazione) per sostituire un AD633

ASSOLUTAMENTE NO, se poi tu lo sottoutilizzi e ti basta un circuito diverso è un'altro discorso, ma la sostituzione NON SI PUO' FARE



Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
schottky





postato il:
25.04.2017, alle ore 17:18
Alla Analog Devices non perdono tempo a progettare e costruire cose inutili.


Il vantaggio di essere intelligente e' che si puo' sempre fare l'imbecille, mentre il contrario e' del tutto impossibile. -- W. Allen
double_wrap




una ogni 100 livelli
una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli


postato il:
25.04.2017, alle ore 18:02
Lo so che le domande sembrano banali ma le pongo ugualmente:

1) che ampiezza (volt) e che frequenza (hertz) ha ciascuno dei due segnali in ingresso al mixer/moltiplicatore che devi realizzare?

2) ciascuno dei due segnali in ingresso e' puramente sinusoidale oppure ha un qualche contenuto armonico, che so musica, voce o contengono solo qualche tono magari un mark ed uno space, e' modulati in ampiezza, frequenza o fase, in sintesi che spettro ha?






"se peso cado, ma se cado non peso"
adamatj.altervista.org
clros





postato il:
25.04.2017, alle ore 18:41
schottky:

Ma immagino che tu intendevi differenza di frequenze,


Si, intendevo questo. Sono stato poco preciso.


e qui serv e sapere quali frequenze e per quale scopo. Devi demodulare in segnale modulato? stai costruendo un ricevitore radio? che tipo di modulazione? è supereterodina o sincrodina?


A questo non so rispondere...



segui questo thread con grixFC, per questa funzione devi aver installato il software grixFC

torna su
     

Come utente anonimo puoi leggere il contenuto di questo forum ma per aprire una discussione
o per partecipare ad una discussione esistente devi essere registrato ed accedere al sito




 







 
 
indietro | homepage | torna su copyright © 2004/2024 GRIX.IT - La community dell'elettronica Amatoriale