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FORUM: Elettronica Generale
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Calcolo dei condenzatori bypass
     
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i2viu




una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli


postato il:
22.09.2009, alle ore 18:58
Io quando parlo di Ip parlo della corrente che passa nelle due resistenze
tra Vcc e massa che ho chiamato Rb1 e Rb2

Certamente che Ip determina poi la polarizzazione della base
e infatti la tensione su Rb2 è pari a Vbe + Ve e per calcolarla
sarà Rb2 = (Vbe + Ve) / Ip
dove per semplicità di calcolo Ip va scelta molto più alta di Ib
così da poter trascurare Ib



by i2viu Vittorio C.
http://www.webalice.it/crapellavittorio/
rl992





postato il:
25.09.2009, alle ore 15:49
Ciao...questo è l'ultimo chiarimento che mi interessa possibilmente sapere in quanto ho ancora dei dubbi.Il transistor è un elemento attivo cioè che funziona tramite alimentazione e va polarizzato in modo che la base l'emettitore e il collettore siano sottoposti a giuste tenioni e correnti.
Allora sulla polarizzazione del collettore non ho dubbi inq uanto la corrente va scelta in base alle caratteristiche del transistor e tramite resistenza va fornita quella giusta,per la polarizzazione di base ancora non capisco perchè la tensione li deve essere 10volte minore della tensione di alimentazione.Per quanto riguarda la polarizzazione di base la corrente che deve circolare deve essere corrente di collettore/guadagno con una tensione di 0.65v(credo sia valore standar per tutti i transistor poi se sbaglio correggetemi),perchè allora alla tensione di base va sommata quella di emettitore e la corrente di base va aumentata dalle 20 alle 100 volte????Così non si odificano i valori di polarizzazione del transistor in quanto faremo scorrere sulla base una corrente e una tensione più alta???
Per quanto riguarda i condensatori,essi svolgono la funzione di disaccoppiamento del segnale sinusoidale da quello continuo,e si comporta da filtro passa alto dove il suo valore dovrebbe essere calcolato tramite la bassa frequenza che vogliamo far passare e la resistenza che scarica a massa.Perchè come valore resistivo calcoli 1k mentre dovrebbe essere il parallelo tra rb2 ed re che sono effettivamente di 4k7 e 560ohm??Poi perchè diminuisci questo valore per 10 volte???Così non modificherai le caratteristihe del filtro con la conseguenza che esso non faccia più passare la frequenza desiderata??Per ultimo volevo chiedere ad es:

se io ho un transistor con max corrente di collettore 1A ma io la fisso ad 20mA e un guadagnop di 100 e in ingresso a questo amplificatore inserisco un segnale sinusoidale di 50mA non succede che la corrente di collettore supera 1A rovinando il transistor???e il segnale sinusoidale di uscita come si calcola sapendo quello di ingresso???grazie a tutti
i2viu




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postato il:
25.09.2009, alle ore 17:02
Premesso che per fare le cose veramente in modo superlativo bisognerebbe avere le curve di risposta del transistore prescelto e poi tirare la retta di carico in base alla tensione di alimentazione e poi ricavare la Ic la Ib e la Vbe per procedere ai calcoli delle varie R.....

Il 10 volte minore della Vcc è per la Ve ma anche questo valore è solo un valore dedotto dalla pratica senza dover diventare matti ..si è visto che
con valori vicini ad un decimo si hanno dei buoni risultati anche sulla stabilità termica....

Poi sì la Vbe è circa 0,65V per essere circa ad una conduzione intermedia cioè Vc circa metà Vcc....

Per la corrente di base non è lei ad essere aumentata ma è quella che voglio far circolare nelle due Rb1 e Rb2 che per non tribolare a tener conto di Ib basta che sia Ip (corrente di partitore) >> di Ib

Per le capacità di accoppiamento e l'impedenza d'ingresso
ho scritto "...l'impedenza d'ingresso anche solo quella dovuta alla giunzione base emettitore Hie e riteniamola circa 1K..."

avremmo dovuto fare parallelo tra 27K e 4K7 e Hie che riteniamo attorno ad 1K o poco più ... la 560 ai fini di questo calcolo sarà a sua volta un corto circuito dovuto a Ce e non se ne tiene conto....

Ora mi potresti dire ma la 27K come fa ad essere in parallelo ..ebbene lo è perché l'alimentatore o batteria ai fini del segnale è un corto e allora anche la 27K sul ramo del positivo è come se fosse a massa e allora in parallelo alla 4K7....(se non ti convince pensa a cosa si mette in genere in parallelo tra il positivo e il negativo di un alimentatore ma anche su un normale circuito..un bel elettrolitico e questo ai fini dell'alternata è un CC)

Poi dico che Xc << di questo 1K ed ecco che allora il << in elettronica e consuetudine essere almeno 10 allora la R che uso nel calcolo e 100 Ohm

Tutte le scelte o approssimazione che faccio sono solo migliorative ai fini del passaggio delle frequenze infatti tutti questi calcoli in pratica non vengono quasi mai fatti perché basta mettere elettrolitici di qualche decina di microfarad e andrà sempre bene....

Sul discorso del transistore da 1A da usare per un pre credo sia improbabile
ma il discorso da fare non è tanto in corrente quanto in tensione...

Infatti un preamplificatore deve aumentare il livello in Volt (ovviamente poi esiste anche la corrente) e il ragionamento che si fa, anche negli amplificatori, è partire dall'alimentazione e dire ho 12Vcc ebbene se il mio transistore lavorasse in modo teorico e andasse dalla saturazione all'interdizione e a riposo il collettore ha una Vc pari a metà Vcc, avrei
la possibilità teorica di avere un segnale sinusoidale picco picco pari a Vcc

In realtà poi sappiamo essere in pratica un po’ meno perché non si riesce mai ne a saturare ne interdire completamente....

Ad esempio se alimento a 12V il massimo segnale ipotizzabile se il mio stadio è ben progettato potrebbe essere in grado di fornire circa 9 o 10Vpp

Quando avrò questi 9 o 10Vpp quando in ingresso ho un segnale Vpp di decine o centinaia di mV ....
Non esiste come per gli operazionali una formula diretta e immediata per il calcolo dell'amplificazione se non quella di fare tutto lo studio con le curve di risposta reali del transistore usato.

Strumentalmente invece è molto facile...con oscilloscopio osservo l'uscita
mandando all'ingresso una sinusoide di solito a 1Khz e alzando il livello d'ingresso fino a che l'uscita comincia a distorcere....
Leggo i due valori e posso calcolare il guadagno A = Vout/Vin

Per chiudere se il tuo Tr da 1A gli fai passare 20mA e sei con Vc a metà di Vcc non è che gli mandi 50 mA in ingresso ma anche li manderai tanto quanto basta per avere una sinusoide decente in uscita e la corrente in ingresso
si adegua a quanto necessita.....



by i2viu Vittorio C.
http://www.webalice.it/crapellavittorio/
rl992





postato il:
25.09.2009, alle ore 18:10
i2viu grazie davvero per la pazienza che hai!!!!comunque io pensavo che il transistor amplificasse in corrente e non in tensionee pensavo che la tensione alternata di uscita sarebbe stata proporzionale al guadagno cioè se facessi entrare 1 volt 1A per un guadagno di 100 all'uscita preleverei 100v 100A e che la potenza dell'amplificatore sarebbe staat v*i ovvero 100*100=1000watt...comunque i segnali di entrata possono essere del valore che si vuole o devono aver un certo limite per non rovinare il transistor o per non aver un segnale distorto????grazie ancora i2viu
i2viu




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postato il:
27.09.2009, alle ore 09:21
Si fondamentalmente il transistore è un amplificatore di corrente
ma dove cìè corrente c'è tensione ovviamente

Su uno stadio preamplificatore è ovvio che si fa ragionamenti sulla tensione infatti si vuole tanto in uscita mandando poco...
alla fine si ha comunque una variazione di corrente in base che si ripercuote in una variazione di corrente nel collettore a quest'ultima passando nelle R di collettore fa una caduta di tensione e io utilizzo questa variazione....

In un amopli o preampli non è che puoi mandare 1V e 1A e amplificare 100 entrambi non è così ... se fissi 1V di entrata la corrente in entrata dipenderà esclusivamente dalla impedenza di entrata.

In uscita invece si configurano i finali per avere una bassa impedenza d'uscita dando però quella tensione amplificata che abbiamo detto teoricamente arriva Voutpp = Vcc di alimentazione (sappiamo un po' meno)

Cioè i finali fanno da adattatore di impedenza cioè prendono la tensione che ho amplificato prima e me la ridanno come se provenisse da un generatore avente una R serie bassa e di conseguenza posso prelevare a parità di tensione più corrente e di conseguenza maggior potenza.

E sappiamo che la massima potenza si ha quando l'impedenza di uscita e quella delle casse sono uguali ...per comprendere questo basta
fare tre casi fisso una Vout ad esempio 20V supponendo una Rs = 4 Ohm
ora basta fare i calcoli con tre R carico (casse) diverse un caso 2 Ohm uno 4 e uno 8 e vedrai che la massima potenza si ha solo quando Rs e Rc sono uguali...

Ovviamente i segnali di entrata in V devono essere di ampiezza adeguata per non distorcere se uno stadio ha bisogno di 100 mV massimi per un segnale d'uscita pulito e non distorto non è che mandandone il doppio brucio il transistore al massimo distorce e basta ...

Nell'amplificatore di potenza sostanzialmente capita la stessa cosa però
se esagero con l'ingresso faccio lavorare i finali in condizioni massime che potrebbero se non dimensionato a dovere far passare correnti superiori al dovuto e i finali potrebbero bruciare e rovinare pure le casse acustiche...



by i2viu Vittorio C.
http://www.webalice.it/crapellavittorio/
jekson




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postato il:
27.09.2009, alle ore 10:16
i2viu:
Si fondamentalmente il transistore è un amplificatore di corrente
ma dove cìè corrente c'è tensione ovviamente

Su uno stadio preamplificatore è ovvio che si fa ragionamenti sulla tensione infatti si vuole tanto in uscita mandando poco...
alla fine si ha comunque una variazione di corrente in base che si ripercuote in una variazione di corrente nel collettore a quest'ultima passando nelle R di collettore fa una caduta di tensione e io utilizzo questa variazione....

In un amopli o preampli non è che puoi mandare 1V e 1A e amplificare 100 entrambi non è così ... se fissi 1V di entrata la corrente in entrata dipenderà esclusivamente dalla impedenza di entrata.

In uscita invece si configurano i finali per avere una bassa impedenza d'uscita dando però quella tensione amplificata che abbiamo detto teoricamente arriva Voutpp = Vcc di alimentazione (sappiamo un po' meno)

Cioè i finali fanno da adattatore di impedenza cioè prendono la tensione che ho amplificato prima e me la ridanno come se provenisse da un generatore avente una R serie bassa e di conseguenza posso prelevare a parità di tensione più corrente e di conseguenza maggior potenza.

E sappiamo che la massima potenza si ha quando l'impedenza di uscita e quella delle casse sono uguali ...per comprendere questo basta
fare tre casi fisso una Vout ad esempio 20V supponendo una Rs = 4 Ohm
ora basta fare i calcoli con tre R carico (casse) diverse un caso 2 Ohm uno 4 e uno 8 e vedrai che la massima potenza si ha solo quando Rs e Rc sono uguali...

Ovviamente i segnali di entrata in V devono essere di ampiezza adeguata per non distorcere se uno stadio ha bisogno di 100 mV massimi per un segnale d'uscita pulito e non distorto non è che mandandone il doppio brucio il transistore al massimo distorce e basta ...

Nell'amplificatore di potenza sostanzialmente capita la stessa cosa però
se esagero con l'ingresso faccio lavorare i finali in condizioni massime che potrebbero se non dimensionato a dovere far passare correnti superiori al dovuto e i finali potrebbero bruciare e rovinare pure le casse acustiche...


eh magari me lo avessero spiegato così bene ai miei tempi...
ma che ne dite di fare un corso di elettronica completo su Grix?
è vero che ci sono i tutorial ma non sono collegati fra loro e messi in ordine

potrebbe essere un'idea utile anche a coloro che si lamentano perchè non hanno abbastanza conoscenze di elettronica e non possono pubblicare articoli
nazzy





postato il:
27.09.2009, alle ore 11:43
mi sai mire se STP9NK60ZFP è un triac scr otiristor?
icom 7400





postato il:
30.07.2015, alle ore 15:37
Si è ipotizzato una Ic di 2mA per la serie BCxxx.

Per altre serie si può prendere in considerazione sempre 2mA?

Inoltre la nuova elettronica molti anni fà propose una serie di passaggi per

calcolare le 4 resistenze di polarizzazione Tr configurazione emettitore comune.

La Rc (resistenza di collettore la calcolava 1/5 della resistenza di carico

Mentre la Re (resistenza di emettitore) la calcolava facendo Rc/Gain

In questo caso hanno applicato la formula inversa gain= Rc/Re

Mentre la resistenza di base collegata alla massa (Rb2) la calcolavano facendo

Rb1 = (Hfe*Re):10

Ed infine per la resistenza collegata alla base e alla Vcc la formula che

propongono è la seguente : Vcc*Rb2/0,65+VRe *VRb2

Per voi possono essere valide queste formule ?

Inoltre potete spiegarmi i passaggi per arrivare alla ultime due formule di calcolo

Grazie
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