rcc.roberto:
Certo che se tua nonna era favorevole ai fascisti, sicuramente l'ha vista con un occhio diverso.

Lancillotto:


Non era favorevole al fascismo, mia nonna viveva in una cascina durante la guerra dove si lavorava la terra.
Io non c'ero come immagino tu, possiamo solo basarci su quello che ci hanno raccontato chi ha vissuto il periodo.

Poi come in tutte le cose immagino ci fossero estremismi da entrambe le parti, ribadisco il mio consiglio nel documentarsi privi di ogni pregiudizio, solo così si può apprendere in maniera neutra un parte di storia che è perlopiù ancora sconosciuta sebbene molto recente

Fine OT

still:
Forse non ci capiamo. Fascismo a parte, che comunque non c'entrava nulla con questo discorso, ma è l'asso nella manica sfoggiato alla fine quando qualcuno non ha più argomenti.
Gli immigrati che arrivano qui sono assolutamente prepotenti. Pretendono di essere accolti senza neppure sapere chi siano, non vogliono essere identificati, vogliono essere mantenuti con vitto e alloggio, il diritto ad essere curati, ad avere il loro luogo di culto ecc. A qualcuno dava fastidio il crocifisso nelle scuole, qualcun altro voleva che una piscina pubblica fosse chiusa a noi un giorno a settimana perché le loro donne potessero fare il bagno senza essere guardate dagli altri. Uno pretendeva per la moglie partoriente la camera singola in ospedale perché le visite dei familiari delle altre donne non erano tollerate.
In conclusione il mio pensiero è semplice: tu vieni a casa mia se ti invito e non perché lo decido tu: ci vieni facendo sapere chi sei, vieni e lavori, paghi le tasse e rispetti le nostre leggi e le nostre usanze. Altrimenti te ne stai buono buono nella tua terra e lasci vivere noi a casa nostra come vogliamo.
Il resto sono solo chiacchiere inconcludenti