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FORUM: Elettronica Generale
Qui si parla di tutto....dall'analogico al digitale, dal software all'hardware, dal semplice crepuscolare al computer.


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SmartIdIoT





postato il:
25.01.2019, alle ore 13:22
gironico:
schottky:
Penso che @caccamo2 si stato, come al suo solito, brutale ma corretto, a me quando ho visto quell'intrico di fili su cui corre la 230 mi si sono rizzati i capelli in testa.


Neanche più di tanto brutale, gli ha detto le cose come stanno. Come io del resto gli ho suggerito che quell'alimentatore, in questa applicazione è stitico... quindi creare problemi.

MB54:
MB54:
...affidabilità. ...A gennaio del 2018 ho messo un ESP286 su una usb di un server sql, alimentato da linea protetta.


Da un poco non dava sue notizie. Ho mandato un telegramma, nessuna risposta. Sono andato a vedere... morto dopo meno di un anno a fare nulla.

Per curiosità seguirà autopsia all' ESP-01 ed al suo adattatore. Sarà un caso, ma ha vissuto meno di un anno con quasi 20 reset ingiustificati. Non ci affido le mie orchidee....



Facendo un grat grat a pelle, di Esp-01 installati da più di 1 anno ne ho. Morti neanche uno, qualcuno una tantum si resetta. Personalmente, forse avro' sbagliato io, sono rimasto deluso per i reset in un'applicazione usando Nodemcu lolin. Dalle mie esperienze è una board non stabile. Trovo molto migliore e più affidabile i wemos(che poi parliamoci chiaro il chip esp12 è il medesimo), ma qualche componente di contorno deve fare la differenza tra le due...


Per quanto riguarda l'alimentatore ho fatto le mie ricerche e credo possa andar bene per alimentare l'esp32 a patto di avere alcune accortezze. Vorrei fare qualcosa di simile a questo:



Il modulo in se è utilizzato per alimentare sistemi simili:



Ed alcuni hanno anche fatto dei test per valutare un po questo alimentatore:

http://lygte-info.dk/review/Power%20Mains%20to%2…

https://skippy.org.uk/quick-look-at-the-hlk-pm01/

Probabilmente per la scheda relè è vero che sono troppo risicati e propapilmente cambiero alimentatore, se ne trovo uno affidabile anche di recupero come suggerivi, a casa conserviamo tutto.

Comunque delle accortezze per dare maggiore stabilità a questi dispositivi possono essere prese e sto cercando di studiarle per poi applicarle tutte.


Mi piacerebbe sapere quando possa essere affidabile per esempio una cosa del genere già fatta:





Per finire ho credo di aver intercettato un problema con il collegamento alle relay board. In teoria avrebbero bisogno di logica 5v e non 3.3v come è in grado di fornire il mio modulo. In più credo di aver fatto un mix fra le due terribile...come dicevo oggi provo a risistemare tutto e vi aggiorno con foto e schema.
MB54




una ogni 100 livelli


postato il:
25.01.2019, alle ore 14:18
Per usare i moduli relay a 3,3V (comando al led, non mi riferisco alle bobine) vedi come ho fatto in
http://www.grix.it/viewer.php?page=12868

cortocircuita le 8 resistenze da 1000 ohm in serie al led dei fotoaccoppiatori. Ovviamente i relay vanno alimentati a 5 o 12 volt, secondo il tipo. I miei a 3,3 V non scattano (1 solo su 8 e .. appena appena).

Circa il gusto all ESP-01 avevo contattato il chip a inizio dicembre, magari è guasto da oltre 1 mese.
Imho sono frequentemente le saldature, normalmente schifose su questo genere di moduli ultra low cost. Verificherò.
gironico




una ogni 100 livelli


postato il:
25.01.2019, alle ore 14:32
dall'ultima foto che hai postato, c'è una sorta di consigli che ti abbiamo/ho suggerito:

Allargando la foto, non riesco a vedere i componetni, ma posso andare a naso di esperienza:

Sulla Sx un convertitore DC/DC che può fornire 3A( facciamo 2-2.5A) Pprobabile che sia quello che ti ho suggerito: un lm2576-05 o addirittura che ti esce direttamente a 3.3V. Cio, comunque comporta un alimi ac/dc eserno come ti avevo detto.

non riesco a vedere un regolatore tipo lm1117, per questo deduco quanto scritto sopra. Da qui non posso capire se i relè lavorano a tensione dell'alim esterno che deve avere una specifica adatta.

Esempio 220Ac/12DC. In questo caso i rele potrebbero essere con bobina a 12V e il regolatore potrebbe lavorare a 3.3V.

Sulla dx presumo un modulo wifi... non riesco a leggere, mi fa ricordare un esp32. Posso intuire solo una porta usb con un convertitore seriale/usb... un ch34 o un ft232? bohhh

AD occhio c'è tutto quello che vuoi realizzare... almeno rispetto a come sei partito. Se la devi acquistare, dato che già hai in mano il 90% del materiale, si tratta solo di sostituire l'alimentatore Ac/dc.



La vita è troppo breve per bere vini mediocri
MB54




una ogni 100 livelli


postato il:
25.01.2019, alle ore 20:04
SmartIdIoT:
[
quote](MB54):.. morto dopo meno di un anno a fare nulla.
Per curiosità seguirà autopsia all' ESP-01 ed al suo adattatore.


Facci sapere se riesci a scoprire cosa è andato storto anche se capisco che spesso non è facile da individuare...[/quote]

Riparazione banale. Presumo per mancato rilassamento del rame durante la fabbricazione del laminato (anche i metalli si stressano!!) una delle piste si era sollevata dal epossidica, interrompendosi. Ripristinato con un pezzetto di filo sono iniziati i telegrammi di risposta alle mie suppliche precedenti.

Bel giardino e bella orchidea.




zio bapu




una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli una ogni 10 livelli


postato il:
25.01.2019, alle ore 20:47
SmartIdIoT:
schottky:
Penso che @caccamo2 si stato, come al suo solito, brutale ma corretto, a me quando ho visto quell'intrico di fili su cui corre la 230 mi si sono rizzati i capelli in testa.


Brutale non è l'aggettivo giusto a mio parere, direi più che altro sgarbato, aggressivo e presupponente...è un peccato perchè non metto in dubbio le sue competenze tecniche, solo che il rapporto insulti/consigli non può essere 1:1
Beh, me se sono gratis... tu prendi uno e lascia l'altro.

Per quanto riguarda la potenza degli alimentatori per comandare i rele:
Tieni presente che se comandi un aggeggio che deve fare APRI e poi CHIUDI, tu stai usando due rele, ma non funzioneranno mai assieme, quindi la corrente che ti necessita e' solo quella di un solo rele.



mandi
SmartIdIoT





postato il:
25.01.2019, alle ore 21:15
MB54:
SmartIdIoT:
[
quote](MB54):.. morto dopo meno di un anno a fare nulla.
Per curiosità seguirà autopsia all' ESP-01 ed al suo adattatore.


Facci sapere se riesci a scoprire cosa è andato storto anche se capisco che spesso non è facile da individuare...


Riparazione banale. Presumo per mancato rilassamento del rame durante la fabbricazione del laminato (anche i metalli si stressano!!) una delle piste si era sollevata dal epossidica, interrompendosi. Ripristinato con un pezzetto di filo sono iniziati i telegrammi di risposta alle mie suppliche precedenti.

Bel giardino e bella orchidea.




[/quote]



Chissà se questo difetto di fabbricazione ha da sempre influito sull'affidabilità del modulo. Chissà se anche i reset migliorano, comunque sullo stress dei materiali e dei metalli ne so qualcosina visto che ho delle basi di meccanica.

Le orchidee le cura mia mamma ma non in serra, dentro casa dietro una finestra come puoi intuire. L'ho postata giusto per far notare che spesso si scoprono interessi comuni. Se posso chiederti come gestisci la tua serra? Usi illuminazione artificiale e controlli il clima?

Uno dei motivi che mi ha spinto a progettare qualcosa di mio è che in commercio non ho trovato delle soluzioni che tenessero in considerazione fattori importanti come il VPD (vapor pressure deficit), parametro che influisce in modo determinante sulla traspirazione delle noste amate piante. In certi casi per simulare determinati periodi dell'anno è richiesta una certa escursione termica fra giorno e notte, anche di 10°C. Per questo motivo è opportuno regolare adeguatamente l'umidità.

Per quanto riguarda la soluzione per la relay board mi sembra geniale! Confesso che fra le ricerche che ho fatto oggi ho anche cercato di capire se esistesse qualche soluzione analoga, applicabile immediatamente con quello che possiedo già senza però rischiare di manomettere la relay board con le mie grandi abilità di saldatore. Alla fine però sembra essere la cosa più semplice e logica. Per essere certo di fare la cosa giusta posto una foto della mia board:



Le resistenze alle quali ti riferisci sono le dispari R1 R3 ecc..se ho capito bene posso ponticellare, posso anche rimuovere del tutto la resistenza smd e con lo stagno collegare i 2 pad?

Infine mi piacerebbe per quello che vale fare una misurazione per compararla ad una scheda relè non modificata, pensavo di comapare il voltaggio all'entrata del FA fra una comandata da logica a 5V e una modificata comandata a 3.3V. Ha senso?


SmartIdIoT





postato il:
25.01.2019, alle ore 21:21
zio bapu:
SmartIdIoT:
schottky:
Penso che @caccamo2 si stato, come al suo solito, brutale ma corretto, a me quando ho visto quell'intrico di fili su cui corre la 230 mi si sono rizzati i capelli in testa.


Brutale non è l'aggettivo giusto a mio parere, direi più che altro sgarbato, aggressivo e presupponente...è un peccato perchè non metto in dubbio le sue competenze tecniche, solo che il rapporto insulti/consigli non può essere 1:1
Beh, me se sono gratis... tu prendi uno e lascia l'altro.

Per quanto riguarda la potenza degli alimentatori per comandare i rele:
Tieni presente che se comandi un aggeggio che deve fare APRI e poi CHIUDI, tu stai usando due rele, ma non funzioneranno mai assieme, quindi la corrente che ti necessita e' solo quella di un solo rele.


Proprio gratis non sono, mi costano in termini di serenità XD Comunque io ascolto e prendo tutto ciò che gentilmente mi viene offerto in termini di consigli però shhh altrimenti si va avanti col rapporto 1:1

Comunque non ho capito bene cosa intendi dire con la storia dei due relè perdonami
caccamo2





postato il:
25.01.2019, alle ore 22:14
SmartIdIoT:
Uno dei motivi che mi ha spinto a progettare qualcosa di mio è che in commercio non ho trovato delle soluzioni che tenessero in considerazione fattori importanti come il VPD (vapor pressure deficit), parametro che influisce in modo determinante sulla traspirazione delle noste amate piante. In certi casi per simulare determinati periodi dell'anno è richiesta una certa escursione termica fra giorno e notte, anche di 10°C. Per questo motivo è opportuno regolare adeguatamente l'umidità.

Non vedo il problema, l'escursione termica notte giorno si regola con le ore di luce e buio nel timer per l'illuminazione artificiale, e al massimo se serve esistono i termostati e gli umidostati notte / giorno con cui puoi forzare una maggiore escursione. Non e' necessario regolare per forza l'umidita', va benissimo anche la temperatura. Il tuning manuale giornaliero di questi parametri e' assolutamente sufficiente, non serve, e non sarebbe possibile automatizzare l'intero processo se non in maniera estremamente costosa.
Questo e' il motivo per cui non trovi nulla, il gioco non vale la candela, l'ora uomo costa meno ed e' ancora insostituibile, soprattutto in sistemi industriali per cui le soluzioni commerciali sono pensate, sai bene che a chi fa pomodori non frega nulla del vpd.
Se pensi di poter fare un programma dettagliatissimo e di lasciarlo andare da solo anche solo per una settimana, scordatelo, dovrai comunque seguire per ore ogni giorno le reazioni e correggere di conseguenza, le curve che ti aspetti non sono mai come quelle reali.



...
SmartIdIoT





postato il:
25.01.2019, alle ore 23:50
caccamo2:
SmartIdIoT:
Uno dei motivi che mi ha spinto a progettare qualcosa di mio è che in commercio non ho trovato delle soluzioni che tenessero in considerazione fattori importanti come il VPD (vapor pressure deficit), parametro che influisce in modo determinante sulla traspirazione delle noste amate piante. In certi casi per simulare determinati periodi dell'anno è richiesta una certa escursione termica fra giorno e notte, anche di 10°C. Per questo motivo è opportuno regolare adeguatamente l'umidità.

Non vedo il problema, l'escursione termica notte giorno si regola con le ore di luce e buio nel timer per l'illuminazione artificiale, e al massimo se serve esistono i termostati e gli umidostati notte / giorno con cui puoi forzare una maggiore escursione. Non e' necessario regolare per forza l'umidita', va benissimo anche la temperatura. Il tuning manuale giornaliero di questi parametri e' assolutamente sufficiente, non serve, e non sarebbe possibile automatizzare l'intero processo se non in maniera estremamente costosa.
Questo e' il motivo per cui non trovi nulla, il gioco non vale la candela, l'ora uomo costa meno ed e' ancora insostituibile, soprattutto in sistemi industriali per cui le soluzioni commerciali sono pensate, sai bene che a chi fa pomodori non frega nulla del vpd.
Se pensi di poter fare un programma dettagliatissimo e di lasciarlo andare da solo anche solo per una settimana, scordatelo, dovrai comunque seguire per ore ogni giorno le reazioni e correggere di conseguenza, le curve che ti aspetti non sono mai come quelle reali.


Ti ringrazio per l'intervento.
Mi rendo conto che dal tuo punto di vista certi controlli 'eccessivi' possono sembrare inutili ma ti assicuro che non è così. Le tecniche di coltivazione indoor si stanno evolvendo tantissimo e considerare fattori come VPD e CO2 diventa indispensabile se vuoi massimizzare i risultati col minimo impiego di risorse.
In più mi fai notare come ritieni impossibile poter automatizzare un intero processo, io la vedo un po' diversamente nel senso che è proprio questo il gap che vorrei (nel mio piccolo) parzialmente colmare.
L'uomo al momento non si sostituisce, e su questo non ci piove, ma è anche vero che secondo me deve fare solo ciò che è necessario, se possibile trovo opportuno delegare alle macchine tutto ciò che è possibile (in modo affidabile).

Il mio progetto punta a fornire uno strumento con alcune utili funzionalità non presenti in prodotti simili, non mi riferisco a soluzioni puramente industriali ma a qualcosa accessibile anche per chi per esempio fa indoor anche solo per passione. Sicuramente un campo un po' di nicchia ma secondo me in forte espansione, in più fare qualcosa di davvero buono per un utilizzo in coltivazioni indoor amatoriali potrebbe aprire la strada verso qualcosa di più serio.

Partendo dal timer per l'illuminazione ad esempio solitamente le soluzioni sono 2. C'è chi usa timer meccanici che però restano fermi se per caso salta la luce e quando riprendono sfasano tutto con risultati terribili, altrimenti ci sono quelli digitali ma che per quanto ne so non ti avvisano quando la batteria si scarica e prima o poi succede.

Io per gestire l'ora userei modulo RTC con batteria ricaricabile, in grado di sincronizzarsi quando necessario tramite internet. Mi sembra molto meglio, trovo difficile così che la centralina possa perdere l'ora anche a seguito di un blackout o in assenza di collegamento internet.

Proprio a tal proposito io voglio che la mia centralina sia indipendente dalla connesione Internet. Questa servirà solo per cambiare parametri a distanza o consultare dati e per ricevere notifiche (mail ad esempio) nel caso di disconnessione del dispositivo, errore o parametri inaspettati.

Ribadendo il concetto che non vuole essere una soluzione priva di supervisione umana ma trovo molto comodo e sicuro poter avere informazioni in tempo reale sulle condiioni di un ambiente che inevitabilmente non puoi controllare fisicamente h24.

Per quanto riguarda l'ultima affermazione, la fase di speriemntazione che immagini è già iniziata e questo mi ha portato ad incappare nei problemi che hai descritto, anche con un software apparentemente funzionale le cose non andavano sempre come mi aspettavo. Ma adesso le cose vanno decisamente meglio te lo assicuro (ho perso giornate di osservazione continua come ipotizzavi). Adesso il mio attuale limite è l'hardware e capisco che non sono molto preparato in materia ma mi serve così 'poco' per iniziare a testare in modo più serio, forse sottovaluto l'impresa ma voglio credere di riuscire ad ottenere 8CH programmabili tramite ide arduino per comandare al max 1500W di cui 1000W di carico puramente resistivo.
Pensi davvero che con la giusta guida non possa realizzare qualcosa del genere pur ignorante come sono? Sappi che tutti i consigli che vorrai darmi in merito al progetto saranno ben accetti. Perdona il poemetto.


un consiglio, cerca di fare post più corti, sintetici e rapidi da leggere.
La maggior parte di utenti, quando vede tanta prolissità non legge neanche, col risultato che, invece di spiegarti bene, diminuisci i lettori.
Roberto
caccamo2





postato il:
26.01.2019, alle ore 13:49
SmartIdIoT:
Ti ringrazio per l'intervento.
Mi rendo conto che dal tuo punto di vista certi controlli 'eccessivi' possono sembrare inutili ma ti assicuro che non è così. Le tecniche di coltivazione indoor si stanno evolvendo tantissimo e considerare fattori come VPD e CO2 diventa indispensabile se vuoi massimizzare i risultati col minimo impiego di risorse.
In più mi fai notare come ritieni impossibile poter automatizzare un intero processo, io la vedo un po' diversamente nel senso che è proprio questo il gap che vorrei (nel mio piccolo) parzialmente colmare.
L'uomo al momento non si sostituisce, e su questo non ci piove, ma è anche vero che secondo me deve fare solo ciò che è necessario, se possibile trovo opportuno delegare alle macchine tutto ciò che è possibile (in modo affidabile).

Il mio progetto punta a fornire uno strumento con alcune utili funzionalità non presenti in prodotti simili, non mi riferisco a soluzioni puramente industriali ma a qualcosa accessibile anche per chi per esempio fa indoor anche solo per passione. Sicuramente un campo un po' di nicchia ma secondo me in forte espansione, in più fare qualcosa di davvero buono per un utilizzo in coltivazioni indoor amatoriali potrebbe aprire la strada verso qualcosa di più serio.

Partendo dal timer per l'illuminazione ad esempio solitamente le soluzioni sono 2. C'è chi usa timer meccanici che però restano fermi se per caso salta la luce e quando riprendono sfasano tutto con risultati terribili, altrimenti ci sono quelli digitali ma che per quanto ne so non ti avvisano quando la batteria si scarica e prima o poi succede.

Io per gestire l'ora userei modulo RTC con batteria ricaricabile, in grado di sincronizzarsi quando necessario tramite internet. Mi sembra molto meglio, trovo difficile così che la centralina possa perdere l'ora anche a seguito di un blackout o in assenza di collegamento internet.

Proprio a tal proposito io voglio che la mia centralina sia indipendente dalla connesione Internet. Questa servirà solo per cambiare parametri a distanza o consultare dati e per ricevere notifiche (mail ad esempio) nel caso di disconnessione del dispositivo, errore o parametri inaspettati.

Ribadendo il concetto che non vuole essere una soluzione priva di supervisione umana ma trovo molto comodo e sicuro poter avere informazioni in tempo reale sulle condiioni di un ambiente che inevitabilmente non puoi controllare fisicamente h24.

Per quanto riguarda l'ultima affermazione, la fase di speriemntazione che immagini è già iniziata e questo mi ha portato ad incappare nei problemi che hai descritto, anche con un software apparentemente funzionale le cose non andavano sempre come mi aspettavo. Ma adesso le cose vanno decisamente meglio te lo assicuro (ho perso giornate di osservazione continua come ipotizzavi). Adesso il mio attuale limite è l'hardware e capisco che non sono molto preparato in materia ma mi serve così 'poco' per iniziare a testare in modo più serio, forse sottovaluto l'impresa ma voglio credere di riuscire ad ottenere 8CH programmabili tramite ide arduino per comandare al max 1500W di cui 1000W di carico puramente resistivo.
Pensi davvero che con la giusta guida non possa realizzare qualcosa del genere pur ignorante come sono? Sappi che tutti i consigli che vorrai darmi in merito al progetto saranno ben accetti. Perdona il poemetto.

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un consiglio, cerca di fare post più corti, sintetici e rapidi da leggere.
La maggior parte di utenti, quando vede tanta prolissità non legge neanche, col risultato che, invece di spiegarti bene, diminuisci i lettori.
Roberto|

io invece ho apprezzato che tu abbia speso qualche parola in piu' per spiegare il tuo punto di vista.
Tuttavia continuo a credere che tu abbia scelto l'approccio sbagliato per l'hardware e ti stia concentrando su problemi superflui.
Per esempio prima di passare al vpd e alla co2 dovresti pensare ad automatizzare la soluzione di nutrimento che ha un impatto sul risultato molto piu' apprezzabile.
Per l'hardware ti ho gia' dato il mio consiglio, una scheda con 8 relay per pilotare anche solo 1500W di carichi e' una fonte di problemi interminabile, non escludo che si possa fare solo che puo' essere molto lungo e dispendioso farlo funzionare e metterlo in sicurezza e poi ottieni una roba che dura poco, soprattutto con quei relay.
Nella tua realizzazione ci sono delle cose che vanno fatte assolutamente
-eliminare la millefori e sostituire il legno con delle placche metalliche singole per ciascuna board, il processore meglio in una scatola metallica.
-ridurre il numero di prese in uscita ed aumentare i cavi, non fare usare una sola corda per collegare le prese tra loro.
-aggiungere i fusibili, gli snubber sui relay e i filtri emi sulle prese
-i cavi della 230 li sposti, non li fai passare sotto la scheda del processore
-gli alimentatori li separi, saldi dei fili e li metti dentro della guaina termo restringente
-quando arrivi con i fili dalla scheda relay aggiungi su un ogni pin di comando due diodi veloci uno verso massa e uno verso alimentazione, poi aggiungi un paio di tvs sull'alimentazione
e vediamo se migliora







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